Tre Film Natalizi +1

Immancabili come il Natale, arrivano le commedie natalizie.

Quelle che sembrano fatte con lo stampino, prodotte in catena, ma da cui un paio di titoli si stagliano sempre.

Nelle grandi proposte tra cinema e piattaforme, ho voluto dare fiducia a questi tre titoli:

Falling for Christmas

Partiamo dal fondo, anche se c'è Lindsay Lohan.

Siamo alle prese con la classica commedia romantica e natalizia, anche se c'è Lindsay Lohan.

La solita storia che vede una ricca e viziata interpretata da Lindsay Lohan, redimersi per scoprire l'amore verso un ragazzo non così benestante ma dal cuore d'oro. 

In questa versione altamente originale, siamo nel mondo dell'hotelerie, con il grande resort di lusso di proprietà del padre di Lindsay Lohan che fagocita i clienti del piccolo e casereccio North Lodge, che rischia il fallimento.

Ci pensa Babbo Natale a sistemare le cose, causando un incidente sugli sci con relativa perdita di memoria che fa di Lindsay Lohan una svampita smemorata perfetta, che il buon gestore di quell'hotel, va da sé vedovo e con una figlia che lo vorrebbe amato, pronto ad ospitarla e renderla una tuttofare combinaguai.

Storia a sé fa il fidanzato ufficiale della Lohan ereditiera, influencer vanesio che capisce come stare al mondo e sopravvivere grazie a un boscaiolo tutto d'un pezzo.

Gli sviluppi sono facili da indovinare, gli effetti speciali imbarazzanti, le gag al limite dell'accettabile.

Ma c'è Lindsay Lohan, come si ripete dall'inizio, che torna a recitare dopo più di 10 anni e anche se lo fa in un film così dimenticabile e difficile da portare a termine, riesce a illuminare la scena con la sua sola presenza.

Non da tutte.

Voto: 🎄🎄/5

Violent Night

Ammetto che questa versione di Babbo Natale bastardo e mena duro, non mi stuzzicava.

Un po' per David Harbour e l'effetto Stranger Things che pensavo portasse, un po' per il sentore di un Natale come sfondo per una storia tuttazione.

Quanto mi sbagliavo e come sono felice di aver ascoltato i pareri della blogosfera!

Siamo infatti in una versione moderna di Mamma ho perso l'aereo (citato e omaggiato) solo molto più splatter.

In cui le botte, gli ingegni per bloccare i cattivi del caso -nella fattispecie una banda di rapinatori/rapitori che tengono la ricchissima famiglia Lightstone in ostaggio nella loro tenuta- vengono mostrati in tutta la loro cruente sanguinolenza.

Il tocco in più lo dà proprio Harbour, nei panni di un Babbo Natale ubriacone e senza più fiducia nell'umanità che si ritrova in trappola in quella tenuta avendo nella piccola Trudy un'alleata da proteggere.

Anche perché è la sola a credere in lui, che diventa mina impazzita non prevista dal piano perfetto di John Leguizamo.

E chi se lo aspettava un Babbo ex guerriero! 

E chi pensava che sbudellamenti, combustioni e botte da orbi facessero sentire lo spirito natalizio!

Una sorpresa godereccia che, anche se guardata con gli occhi socchiusi dal dolore, riesce ad entusiasmare.

Voto: 🎄🎄½/5

Spirited

Un altro adattamento de Il Canto di Natale di Dickens?

Me l'ero chiesta anch'io quanto fosse necessario, vista l'operazione animata di Netflix arrivata quasi in contemporanea.

Ma essendoci di mezzo il musical, Ryan Reynolds e soprattutto Will Ferrell, una chance gliel'ho voluta dare.

E ho ho fatto benissimo, perché è una rilettura moderna, in cui i fantasmi del passato, del presente e del futuro vivono in un mondo parallelo al nostro, in cui studiano anno dopo anno lo "Scrooge" da salvare.

Quello che Presente decide come obiettivo pur se classificato come non redimibile, è un media manager cinico e arrivista, che non guarda in faccia niente e nessuno per portare a casa voti, fama o influenza del suo cliente.

Salvarlo per Presente significa fare pace anche con il suo passato, in un crescendo di transfert che si fa amicizia, con l'amore di mezzo, in cui i numeri musicali tra balletti e canzoni trascinanti rendono tutto più colorato.

Sanno non prendersi sul serio Reynolds e Ferrell (che sbeffeggia pure il suo Elf), e sanno ballare e cantare e creare un film natalizio e buonista senza essere zuccheroso.

Divertente e folle, colorato e ricchissimo nella produzione che non si ferma neanche nei titoli di coda, è pronto per essere un nuovo classico.

Voto: 🎄🎄🎄/5

+ Chocolat

Lo ricordavo un film natalizio o al massimo autunnale, e questo la dice lunga sulla mia memoria e su quanto è passato dalla visione di quello che è ormai diventato un classico per signore.

Siamo invece in periodo di Quaresima, in un piccolo paesino francese dove una donna di mondo decide di aprire la sua cioccolateria sfidando un popolo di fervidi cattolici.

Tra sfide ai benpensanti, femminismo attivo e indipendenza da mariti violenti, Chocolat si dimostra un film ancora attuale e godibile, nonostante una fotografia smarmellata e la regia di Lasse Hallström che dimostra tutti gli anni che ha (ventidue!), con un Johnny Depp inquadrato ad ogni scena a sottolineare quanto sia Johnny Depp.

Lui, che entra in scena dopo un'ora di film e a ben guardare ci resta poco, nonostante il fascino innegabile qui al suo apice, non ha tolto la mia attenzione da una Juliette Binoche bellissima e bravissima e una Judy Dench battagliera.

E ovviamente da quei cioccolatini invitanti che anche sotto Pasqua possono fare Natale.

Resta una fiaba pasquale a cui ritornare volentieri, con o senza Promessa.

E con questo, sono riuscita a completare #LaPromessa2022 e ad evitare per il terzo anno di fila la visione di Olè.

Olè per me!

Non mi resta che augurare Buon Nasale a tutti i resistenti lettori del blog e a dare appuntamento a lunedì, per l'inizio delle classifiche di fine anno!