Pagine

7 marzo 2023

Cortometraggi da Oscar

Continua la settimana che ci porterà agli Oscar e dopo aver visto i candidati per il Miglior Cortometraggio d'animazione, tocca ai cortometraggi in live action.
Anche qui le belle sorprese non mancano, la mia personale classifica:

Ivalu


Come si vive in Groenlandia?
Non troppo bene, purtroppo.
L'alcolismo impera, la depressione pure e i giovani vogliono andarsene, 
anche nel modo più drammatico e definitivo.
Il racconto è quello di una sorella che perde la sua migliore amica, la cerca in ogni nascondiglio, in ogni bellezza dell'isola che condividevano andando così a ricordare la radice di tutti i problemi.
Una buona dose di tristezza avvolge anche i paesaggi tolgono il fiato.


Night Ride


C'era in una notte di gelo norvegese, un tram guidato da una donna.
Una donna affetta da nanismo che quel  tram l'ha rubato e che diventa testimone dell'ennesimo sopruso ai danni di chi donna non lo è dalla nascita.
I toni vorrebbero essere quelli di una fiaba natalizia, ma oltre la denuncia e una quota di femminismo, mi è mancato il guizzo cinematografico a fare la differenza.


The Red Suitcase


Non è la solita valigia rossa che resta non reclamata sui nastri dell'aeroporto. 
È una valigia rossa che contiene una vita, che sta per cambiare un peggio.
È la valigia di una ragazza afghana, 16 anni, che sta per andare in sposa a Lussemburgo a un uomo molto più vecchio. 
Lei che è artista, lei che decide di no.
Liberando prima i suoi capelli, facendosi forza in un mondo a sé dove non conosce la lingua o il valore del denaro, cercando di sfuggire al suo pretendente.
Quasi un thriller, per una storia che può essere tristemente vera e che accade nell'indifferenza di chi non sa come aiutare, non aiuta.


An Irish Goodbye


Se Gli spiriti dell'isola non bastavano, c'è altra Irlanda da scoprire.
L'Irlanda alle prese con il lutto.
Quello di una madre che lascia solo un figlio con Sindrome di Down e suo fratello, che dall'Irlanda è scappato pur di non prendersi cura di lui e della fattoria di famiglia.
Che fare però se di andare dalla zia, Lorcan non ha voglia e se quella madre ha lasciato una lista di 100 desideri da compiere prima di morire?
Esaudirli assieme da bravi fratelli, trovando così il modo di conoscersi e smussare certi brutti angoli che gli irlandesi burberi sanno avere, come Brendan Gleeson ha mostrato.
Non troppo originale ma a suo modo genuino, diverte e commuove.


Le Pupille


Alice Rohrwacher decide di adattare e musicare la lettera di Elsa Morante a Goffredo Fofi che racconta un episodio natalizio che ha del fiabesco, ambientato in un'orfanotrofio ai tempi di guerra, dove una torta gigante arriva come regalo inatteso 
e che diventa pericolosa tentazione e modello educativo.
La sorella Alba si presta volentieri come suora bisbetica e devota, ma sono le piccole orfane a rubare il cuore di un corto diretto in modo molto pop, che si fa musical, 
si fa beffa con un'estetica precisa.
Aiuta la presenza della solita splendida Valeria Bruni Tedeschi.
Non solo per patriottismo, la si tifa.
(Lo si può vedere comodamente su Disney+)

Nessun commento:

Posta un commento