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19 dicembre 2023

The Crown - Stagione 6 (L'Ultima)

Mondo Serial

Sette anni.
Sei stagioni.
Tre cast ad alternarsi.
Una sola regina.
Quella che abbiamo imparato a conoscere e amare, quella che è servita a Peter Morgan per raccontare il Regno Unito e il mondo, l'amore e la devozione verso una nazione ma soprattutto verso un ruolo.
Si arriva a quest'ultima giro con un po' di paura.
Come raccontare gli ultimi anni? Quando fermarsi prima di non avere l'approvazione del tempo passato?


Ha fatto bene Netflix a dividere in due l'uscita di quest'ultima stagione, con i primi 4 episodi a essere una miniserie a sé dedicata all'elefante nella stanza dal momento in cui la serie è stata concepita: la morte di Lady Diana.
Ci si concentra su di lei, sull'amore che nasce con Dodi Fayed, con la stampa di mezzo e un padre opprimente, con tutte le decisioni sbagliate prese in una notte di agosto parigino e con un lutto che una nazione intera, prima che i figli e l'ex marito, devono superare.
Ci si affida alla bravura di Elizabeth Debicki, a una ricostruzione fedelissima di tutte le foto uscite sulla stampa, e anche lì dove molti hanno storto il naso, non si sbaglia. Non è un fantasma quello che fa visita a un Carlo attonito, sono rimorsi di coscienza, è la ricerca del perdono.
Chiuso questo capitolo, lasciato sedimentare per qualche settimana, si passa ad altro, e purtroppo ci si rende conto che il passato così prossimo funziona poco.
Mancano le storie, i momenti salienti, che si cercano e si creano, senza però trovare il modo giusto per raccontarle o anche solo gli attori in grado di tenere la prova.


Sembrano notizie di ieri l'amore tra William e Kate, la svastica di Harry, il matrimonio fra Carlo e Camilla, il successo e poi il le proteste contro Tony Blair.
Sono storie recenti, così fresche da non avere il mordente della scoperta, la possibilità di essere approfondite visti gli articoli, i servizi, le pagine già scritte su queste storie conosciute.
Purtroppo, lì dove The Crown aveva sempre fatto la differenza, qui si fa trovare manchevole.
Dov'è finita la scrittura delicata, quella che va a cercare altri punti vista, che trova un modo speciale per raccontare una storia già nota? Che sceglie episodi singoli, per parlare del tutto, che indaga e scova, e che riporta alla luce?
La si trova in soli due episodi, nello sguardo di due fotografi diversi (Two Photographs, 6x02) e in un flashback che racconta un passato impossibile da recuperare (Ritz, 6x08) e che saluta quel personaggio complicato e splendido, relegato spesso in un angolo come quello di Margaret. Anche se la notte di uscita libera era già stato un film delizioso.


C'era da aspettarselo che la creatura di Peter Morgan zoppicasse proprio sul finale, un finale rivisto e riscritto con la morte della Regina avvenuta a settembre 2022 che porta a un confrontarsi con se stessa.
Sono altri fantasmi rispetto a quello tanto discusso di Diana, sono l'occasione per riportare su schermo le più umane e più incisive Claire Foy e Olivia Colman, ma questo fan-service scricchiola sotto più punti di vista.
Non si discute la sontuosità della messa in scena, con la sola scena finale di una lunga fuoriuscita a colmare la delusione.
Non si discutono nemmeno gli attori, anche se meno rispettosi, meno intensi.
Ma questo lungo viaggio si conclude in calando, come se le carte migliori fossero già state giocate.
Si ribadiscono concetti di dovere e di servizio alla Corona, del peso dei secondi rispetto ai primi, in una storia che si ripete e di cui si conoscono gli spettri presenti.


Manca il giudizio del tempo a questa stagione, mancano i fatti e anche la precisione lasciandosi andare a ricami più personali e forse fantasiosi.
Chissà.
Spiace lasciarla così una Regina che non c'è più, spiace vederla andare via non più nel pieno delle sue forze.
Forse era giusto fermarsi prima, che un funerale organizzato con anticipo rischia sempre di avere delle sbavature.

Voto: ☕☕½/5

1 commento:

  1. Con il senno di poi, avrei voluto più episodi del passato, chissà quante piccole storie sono state sacrificate nella dura scelta di sceneggiatura. I tempi moderni non hanno lo stesso fascino, e quest'ultima stagione sottotono lo ha dimostrato.

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