Amanti diversi, l'amore da cercare per salvarsi, l'amore della normalità in famiglia.
È la settimana di San Valentino e se serve un po' di romanticismo lo si trova sul piccolo schermo:
The Lovers
In Breve: Lui è un giornalista politico molto apprezzato abituato alla Londra più posh.
Lei è una commessa di Belfast che pensa al suicidio.
Due mondi distanti, che si scontrano e si salvano e si innamorano.
Lui cercherà di capire l'Irlanda del Nord da cui la madre è scappata, lei cercherà di trovare una ragione per non farla finita, diventando la sua amante.
Chi c'è: c'è il bel Johnny Flynn e a me è bastato per vedere la serie.
Ma c'è anche Roisin Gallagher dai modi burberi e schietti e Alice Eve, fidanzata ufficiale, ovviamene ignara dell'attrazione clandestina in corso.
Funziona? Fino ad un certo punto.
Avrei preferito un approfondimento maggiore verso i troubles e il passato di un Paese ancora diviso rispetto alle dichiarazioni romantiche in diretta TV e i baci sotto la pioggia che sembrano anche troppo esagerati.
Ma i toni, gli accordi, l'alchimia, quelli ci sono.
Momento Migliore: tra una gita in campagna e una giornata in incognito a Londra pieni di situazioni imbarazzanti, direi che è meglio scegliere un confronto in Chiesa perché anche la religione, da quelle parti, ha il suo peso.
Tornerà? Il finale conclusivo ma comunque aperto non dà indizi.
Per il momento, resta classificata come miniserie.
Tore
In Breve: Tore ha 27 anni, orfano di madre, non sembra avere ambizioni.
Vive e lavora con il padre in un'agenzia di pompe funebri, non cerca l'amore, gli basta la migliore amica con i suoi figli.
Ma quando morirà anche il padre, si troverà in un limbo di nuove esperienze, depressione e solitudine con cui riuscire a fare i conti.
Chi c'è: è una serie Netflix svedese, quindi i nomi non sono così noti.
Ma quello del protagonista, William Spetz già star in patria, è da tenere d'occhio: bravo e intenso, nei momenti più folli, nel dolore più grande.
Funziona? Sì, anche se qua e là si eccede.
Tore sbaglia, Tore si lascia andare, vende il cane del padre, si ubriaca e si droga, si innamora degli uomini sbagliati.
Ma cerca solo di stare a galla, come può, senza cercare aiuto.
E per raccontarlo i momenti videoclip, come l'algoritmo Netflix vuole, non mancano.
Momento Migliore: cosa possono avere in comune un ventenne orfano e un'ottantenne vedova? Il dolore, e il bisogno di non pensarci.
E poi, ovviamente, un cane da riprendersi.
Tornerà? William Spetz che è anche creatore e sceneggiatore della serie non ha ancora fatto sapere se una seconda stagione ci sarà.
Il finale, però, è bello e speranzoso così.
Voto: ☕☕½/5
Breeders - Stagione 4
In Breve: Ancora Ally e Paul, ancora i loro problemi quotidiani tra figli che crescono in fretta, rabbia lavorativa repressa e genitori di cui occuparsi.
Si fa un salto in avanti notevole, e i bambini che avevamo conosciuto e gli adolescenti che avevamo imparato a conoscere, sono ora dei giovani adulti che prendono decisioni anche più grandi di loro.
Come tenere a bada il tempo che passa in fretta?
Chi c'è: ancora Martin Freeman, ancora Daisy Haggard, e ancora la loro famiglia speciale, che cresce ma non perde di smalto nella Londra più normale.
Funziona? Sì, anche se inizialmente il salto in avanti spaventa e disorienta.
Ava e Luke sono maggiorenni, sono fidanzati.
Ma con le crisi dietro l'angolo, le decisioni avventate e i continui confronti di coppia, Breeders continua ad essere un faro su una normalità su cui è bello soffermarsi.
Episodio Migliore: tra l'inizio che si prende gioco delle nostre certezze e una vacanza al mare che richiama The White Lotus, scelgo e sceglierò sempre i momenti dedicati a quel burbero di Jim, a quella svampita -in senso buono- di Jackie, che sempre si scelgono.
Tornerà? No, questa era l'ultima stagione.
Non c'è più bisogno di un nido, il testimone è stato passato.
Il finale può sembrare un po' frettoloso e non chiude tutte le storie aperte, ma lascia con dei momenti e degli insegnamenti con cui a fatica si trattengono le lacrime.
Mancherete, Worsley!
Voto: ☕☕☕/5
Ho visto solo The Lovers che devo dire mi aveva convinto, specie perché l'ho vista quasi in concomitanza con Starstruck che, pur avendo tre stagioni, mi sembrava molto più annacquata rispetto a questa. Una seconda stagione non mi dispiacerebbe!
RispondiEliminaNemmeno a me anche se non si capisce mai con gli inglesi, quanto possano metterci. Ho patito giusto il finale romantico e quasi banale, che poteva essere gestito in modo diverso senza boicottare una carriera, ma alla fine mi è piaciuta.
EliminaHo amato The Lovers. Magari si poteva spingere di più sul lato drama, però il lato comedy mi ha regalato parecchie risate :)
RispondiEliminaTore tra alti e bassi, però tutto sommato originale e con un'intensità notevole. Per certi versi, nel suo eccedere, sembra quasi una serie italiana più che svedese XD
Tra baci sotto la pioggia e dichiarazioni in diretta nazionale, si è spinto troppo sul lato romantico a tutti i costi, un po' di dramma e serietà me li aspettavo, senza appesantire.
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