La Settimana di Halloween
Conoscere un uomo ricco, ma ricco davvero, ammaliarlo con poche parole, con l'abito giusto, farsi invitare nella sua isola privata e passare un lungo weekend a base di cene, divertimento e flirt.
Non è il sogno di molte?
Diciamo che è un sogno pericoloso, perché il weekend in questione potrebbe trasformarsi in un incubo, in un weekend anche troppo lungo, dove il flirt non sembra mai arrivare al sodo, dove qualche pezzo non sembra andare al posto giusto.
Che sta succedendo alla memoria di Frida?
Chi sono le altre compagne di viaggio, sconosciute anche loro ai ricchi e ricchissimi amici del magnate Slater King che lì le ha invitate?
Lì, in un'isola privata da cui non si può uscire, tanto bella quanto insidiosa, con serpenti velenosi, fiori inebrianti e un lusso che finisce per dare alla testa?
Siamo nel 2024 e vedere giovani donne prendere una decisione piuttosto azzardata come andare in un'isola privata con degli sconosciuti ci fa drizzare le antenne.
Ma l'incubo che Zoë Kravitz ha deciso di mettere in scena, è ben peggiore delle aspettative.
Ed è una goduria.
Soprattutto visiva, con un occhio davvero niente male per un'esordiente, che tra carrelli e arredi, tra colori sgargianti e metaforici, un montaggio tagliente e indizi sparsi fa ben sperare.
Cosa tutt'altro che banale per una figlia d'arte famosa tanto per la sua bellezza che per i ruoli aitanti e che per il suo esordio alla regia ha scelto quello che potrebbe essere incasellato come un rape&revenge movie, anche se ci vuole un po', e ci vuole pure uno spoiler per arrivarci.
Se la prima parte sembra una romcom con molti sospetti da non sottovalutare, la seconda parte con presa di coscienza fa seguire il film sul filo del rasoio, partecipi del destino della protagonista e delle altre donne presenti in quello che finirà per essere un bagno di sangue ma anche una vendetta da servire in modo ben più sottile.
Viene facile pensare, oggi, ai Freak Off Parties di Sean Diddy Cobbs, ma vista la modalità sonnifera portata avanti da Slater, un pensiero a Bill Cosby e alla madre Lisa Bonet insieme nei Robinson rende un filo più personale questa storia femminile di vendetta.
Zoë prende il compagno di vita Channing Tatum e pur non riuscendo nell'impresa di rendermelo affascinante, lo cala perfettamente nel ruolo dello stronzo. Assieme a quelle facce da sberle di Simon Rex e Christian Slater.
La scena, però, gliela rubano Naomi Ackie e Adria Arjona, protagoniste magnetiche che di bianco vestite e inebriate dall'alcool, invitano a fare il tifo per il loro destino.
Fiori, serpenti, alcool e polaroid, la Pussy Island (che doveva essere il titolo previsto del film, fortunatamente cambiato) è infestata.
Ma è anche la meta ideale per godere di un gran bell'esordio.
Voto: ☕☕☕/5
Un esordio potente e angosciante, da riguardare il prima possibile!
RispondiEliminaChe bomba! Non me lo aspettavo.
RispondiEliminabellissimo film^^
RispondiEliminaho rivisto anche molto dei Lotofagi della mitologia greca :)
Intitolandolo Pussy Island sarebbe stato ancora più forte e d'impatto, ma pure così sa il fatto suo
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