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26 agosto 2025

Notte Horror 2025 - The Descent

Tremate Tremate, la Notte Horror è tornata!
E torna per un secondo giro perché ormai all'appuntamento doppio per un'estate da brividi non so dire di no.
Devo ringraziare la Bolla per avermi messo la pulce nell'orecchio per questo film del 2005, un film tutto al femminile prima che si iniziasse a gridare TUTTO AL FEMMINILE! un film che come spesso succede negli horror affronta l'elaborazione del lutto.
Un lutto davvero difficile da mandare giù, causato da un incidente tragico e assurdo in cui hanno perso la vita figlio e marito. Come può andare avanti Sarah?
Ci prova, e si ritrova a un anno dalla tragedia con le amiche di sempre, quelle con cui si organizzano escursioni ed esplorazioni, con l'aggiunta di due compagne di viaggio lì fondamentalmente per aumentare i personaggi coinvolti e le sacrificabili di turno.


Tutto, a questo giro, è organizzato da Juno, che quel lutto lo ha affrontato pure lei, in silenzio e di traverso, e che non sta certo a piangersi addosso, anzi, carattere forte e dominante guida il gruppo e lo inganna: non stanno esplorando delle grotte note nei Monti Catskill, ma stanno cercando un nuova via in grotte in cui nessuno, forse, è stato.
Idea geniale, soprattutto se nessuno là fuori è avvertito, soprattutto se gli attacchi di panico possono colpire, la claustrofobia pure e una frana chiude la possibilità di tornare indietro.
Basterebbe questo a rendere The Descent angoscioso: spazi angusti, lotte di gruppo, vie da aprirsi tra rocce e burroni, ma Neil Marshall si gioca anche la carta di presenze misteriose e temibili che nel buio di quelle grotte si muovono e hanno fame.


Se già 127 ore mi aveva fatto capire che queste avventure in solitaria non sono una buona idea, e se Tredici vite tratto da un'incredibile storia vera, mi aveva fatto trattenere il fiato per 147 minuti, qui la paura, l'ansia, il terrore vengono spezzate da un certo odio verso Juno e un certo malsano divertimento nel vedere come questo gruppo di donne cerca di farcela contro creature abituate a muoversi al buio come degli animali.
Continuo a pensare che di queste creature non si sentiva il bisogno, ma aumentano il terrore verso un'uscita che non sembra raggiungibile e cimiteri sotterranei in cui nascondersi.
Con un cast di semi-sconosciute scelte appositamente per essere più credibili nella classica storia "ispirata a fatti realmente accaduti" e che poco altro hanno fatto nella loro carriera, complici interpretazioni singole non sono certo memorabili quanto la dinamica del gruppo The Descent pecca di un'estetica molto anni 2000 agevolata dall'uso intelligente delle immancabili telecamerine.


Se si lascia ricordare, The Descent non è solo per la tensione che crea, ma anche per un finale doppio, stranamente. Per il pubblico americano abituato al lieto fine, a essere rincuorato, il lieto fine per Sarah c'è e sembra un filo troppo poco credibile, funziona meglio la coda finale destinata a noi europei, amara e nera, che si lega a doppio filo a un seguito di cui cui nessuno sentiva il bisogno e che infatti non è andato bene né con gli appassionati né al botteghino, motivo per cui me lo risparmio.
Preferisco restare legata a questo racconto buio e claustrofobico, a questo scontro di personaggi e di lutti, ben consapevole che d'ora in poi nelle grotte entrerò con il cuore più pesante.

Grado di paura espresso in Leone Cane Fifone:
3 Leoni su 5


1 commento:

  1. Anno 2005, l'horror per tutti è ancora quello anemico degli anni post-Scream, alcuni titoli riportano il sangue, uno di questi fa letteralmente fare un bagno nel sangue alla sua protagonista. Ancora oggi non amo guidare in coda dietro ai camion per colpa di questo è "Final Destination", in un mondo giusto Neil Marshall sarebbe lassù tra i migliori, ma non cambia il fatto che ha salvato il genere Horror. Grazie per aver portato questo gran compleanno nella Notte Horror ;-) Cheers

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