Ai tempi di The Blair Witch Project già ero uno fifona, già il genere mockumentary non mi convinceva, con la sua fotografia sporca, con le sue inquadrature traballanti.
Mi accontentai dell'episodio-omaggio di Dawson's Creeek, e ancora, quel film diventato un cult, è una lacuna che non mi va di colmare.
Quando uscì Cloverfield, lo stesso, il genere horror non interessava una giovane snob come me, la telecamerina aveva prodotto tanti e troppi horror di serie B nel frattempo.
Ma.
C'era un ma che corrispondeva al nome di J.J. Abrams, in quegli anni diventato guru e idolo di chi seguiva assiduamente una serie chiamata Lost.
E allora, recuperato grazie al videonoleggio, Cloverfield mi fece sussultare (letteralmente) sulla poltrona di casa, e a sorpresa, mi coinvolse.
Sì, faccio parte di chi Cloverfield lo ritiene un gran bel film, come potete leggere QUI.
Cosa c'entra questa introduzione con il nuovo film, prodotto sempre dalla Bad Robots di J.J. Abrams e arrivato al cinema a sorpresa?
Niente.
O quasi.
Un po' come niente, o quasi, 10 Cloverfield Lane c'entra con il Cloverfield originale.
Può essere considerato un suo spin-off?
Un suo sequel?
Difficile dirlo.
Quel che è certo, è che quel Cloverfield che compare nel titolo, rovina tutto il film.
O meglio, ne rovina l'effetto sorpresa.
Perchè l'intera parte ambientata all'interno di un bunker, dove ci ritroviamo con Michelle, fidanzata in fuga, risvegliatasi con una gamba rotta, legata ad un materasso, e con l'inquietante Howard ad accudirla, è una parte che mette i brividi.
E mette e semina soprattutto i dubbi: Howard è un pazzo che crede arrivata la fine del mondo? che alla fine del mondo si è preparato costruendo questo bunker in cui si è rinchiuso e ha rinchiuso Michelle e Emmet? O è uno che ha saputo vederla lunga, preparandosi, proteggendo e salvando non solo Michelle, ma anche Emmet?
Un pazzo o un genio?
E il suo passato? Le sue bugie? I suoi scatti d'ira?
Non sappiamo a chi credere, a cosa credere, facendo ovviamente il tifo per Michelle, nei suoi mille tentativi di fuga al cardiopalma.
E il cuore batte veloce, il respiro si trattiene, il cervello si mette in moto alla ricerca delle risposte.
Quando queste arrivano, in quei 10 minuti che non colpiscono come vorremmo, che visto il titolo, quel maledetto titolo, sembrano anche troppo banali, allora le cose si mettono male.
Con il trash che avanza, l'impossibile pure.
Non era meglio usare solo la psicologia, per mettere i brividi?
Probabile, ma a quel punto il titolo 10 Cloverfield Lane non avrebbe avuto senso.
Ma non ha senso nemmeno buttare un intero film per il suo finale, troppo prevedibile, troppo esagerato, soprattutto se il resto funziona benissimo.
Funziona Mary Elizabeth Winstead, funziona alla grande l'inquietante John Goodman e funziona anche lo stropicciato John Gallagher Jr, e siamo buoni, funziona anche Bradley Cooper la cui voce è quella del(l'ex) fidanzato Ben, cameo a dare un tocco in più.
Funzionano i tempi, la colonna sonora d'ispirazione Danny Elfman, funzionano le soluzioni di sopravvivenza.
E allora, senza telecamerina, con la fotografia pulita e le inquadrature giuste, questo Cloverfield che Cloverfield 2 non sembra e non vuole essere, va bene così com'è, imperfetto fratellastro a sorpresa.
Regia Dan Trachtenberg
Sceneggiatura Josh Campbell, Matthew Stuecken, Damien Chazelle
Musiche Bear McCreary
Cast Mary Elizabeth Winstead, John Goodman,
John Gallagher Jr., Bradley Cooper (voce)
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A me, invece, neanche Cloverfield aveva fatto impazzire.
RispondiEliminaDel genere horror-con-telecamera-traballante preferisco Rec 1 e 2.
Su questo, però, concordiamo: già sai ;)
Mitico l'episodio di Dawson's in cui scopiazzava The Blair Witch Project. :)
RispondiEliminaQuanto a questo film, la parte finale magari non è il massimo, però nel complesso è nettamente superiore ai sequel-non-sequel e pure altri altri thriller-horror in circolazione.
Non l'ho ancora visto, ma se è piaciuto a te e Cannibal che come me avevate apprezzato "l'originale", ho buone speranze. Nonostante lui. ;)
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