Pagine

22 novembre 2016

American Horror Story - Roanoke

Mondo Serial

Lo scorso anno, in quell'Hotel infestato da Lady Gaga, non ho voluto soggiornare.
American Horror Story mi sembrava arrivato al capolinea, sempre più trash, sempre meno horror, sempre più attento a promuoversi e reinventarsi, a giocare con lo spettatore invece di prendersi sul serio.
Poi la svolta.
Nessuna promo in grande per la stagione 6, nessun titolo ufficiale: il mistero.
E poi, il mondo social in brodo di giuggiole, e la curiosità, che come sempre, avanza.
Così sono tornata sui miei passi, ignorando quell'Hotel, per tornare nel mondo di Ryan Murphy e Brad Falchuk, che tra mille nuovi progetti, sembrano dimenticare quelli più longevi.
E la sorpresa, piacevole, c'è stata.



Roanoke è qualcosa di diverso, indubbiamente, da quanto visto finora.
Roanoke è un mockumentary che di paura ne mette parecchia, utilizzando i vecchi ma efficaci espedienti di una casa infestata da spiriti vendicativi, di notti buie e tempestose da affrontare con l'ansia, mescolando il tutto con interviste ai veri protagonisti di queste avventure nella casa infestata di cui sopra, a ricostruzioni con attori neanche fossimo su RealTime.
Si va avanti così, scoprendo poco a poco i segreti di una coppia innamorata, di una sorella e cognata problematica, mentre gli spiriti vogliono il sangue, i vicini buzzurri di quella casa fin troppo perfetta , pure.
Si va avanti forse troppo, lasciando spazio a inevitabili flashback per permettere a tutto il cast di aficionado di Murphy di partecipare, e proprio quando qualcosa inizia a scricchiolare, quando ci si chiede quanto ancora questa carneficina, queste notti di luna rossa sangue possano durare, tutto cambia.
E il mockumentary che registra un documentario, diventa un mockumentary in found footage, con la brillante idea di riunire attori per finzione con persone reali (ma pur sempre attori, per noi), nuovamente in quella casa.


Abbiamo visto anche noi, come milioni di trepidanti fan, una serie televisiva, la sua prima stagione, e vista l'impennata degli ascolti, ora ne vedremo la costruzione della seconda.
E qui finzione e realtà si mescolano, le telecamerine sparse ovunque distolgono un po' la tensione, anche se la paura, e il sangue, non mancano.
Come per la prima parte, però, anche questa seconda inizia a scricchiolare, in un crescendo di uccisioni che riportano al sapore trash che non vorremmo sentire, che si concludono non certo nel migliore dei modi con la protagonista meno amata al centro di un finale parecchio stiracchiato.
Di difetti, inevitabilmente, ne ha ancora American Horror Story, ma a sua discolpa c'è da applaudire per il coraggio e il genio dietro alla produzione di una stagione simile, che mostra la sua finta produzione in un continuo gioco di rimandi e scatole cinesi che non si sa quando finirà.
A primeggiare, as always, Sarah Paulson e Lily Rabe e la sopra le righe Kathy Bates, in disparte -per questa volta- Lady Gaga e il roco Cuba Gooding Jr., che deve ringraziare Murphy per il ritorno in grande sulle scene.
Con uno solo show ne abbiamo assistito ad almeno 4, cosa volere di più?
Il trash, a piccole dosi, lo si digerisce ancora.


10 commenti:

  1. Al momento si colloca al secondo posto nell'indice di gradimento personale delle stagioni. E pensare che la prima puntata non mi era piaciuta, l'avevo trovata noiosissima. Poi ho rischiato di morire di tachicardia. Unica pecca, il finale, poco incisivo, per il resto tanta, tantissima roba.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il finale ha deluso pure me, sarà che Lee non mi è mai stata troppo simpatica. L'inizio invece mi ha stregata, e poi, tanti tanti brividi. Che ansia. Sì, una delle stagioni migliori!

      Elimina
  2. Sono d'accordo. I difetti ci sono stati, così come alcune puntate sottotono, però ci sono state anche almeno un paio di trovate geniali che l'hanno resa una stagione decisamente interessante. La migliore dai tempi della seconda, a mani basse.
    Viva il trash! :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Tenendo conto delle streghe trash, del circo non-sense e di quell'hotel in cui non voglio proprio soggiornare, vince facile, ma sì, geniale e spaventosamente bella in molti punti. Viva i brividi di trash!

      Elimina
  3. Remo contro.
    Per me, la più brutta e insensata delle sei.
    Sotto le frattaglie, niente. :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Perchè agli horror sei più abituato di me o perchè non sei più abituato a questo trash? Mah. Io me la sono goduta ;)

      Elimina
  4. Adoro il trash, ma ho paura di farmela sotto dalla paura!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io, a casa da sola, un po' me la sono fatta sotto. Non hanno aiutato né i film thriller né i libri improvvisamente spaventosi che hanno accompagnato la visione della serie, ovviamente.

      Elimina
  5. pensa che, scoglionata dall'Hotel, mi ero data alla macchia...
    mi sa che ho sbagliato, e che ora mi tocca il recupero...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Pure io, che di quell'Hotel non ho mai visto nulla. Qui, invece, si rifanno alla grande, ti tocca il recupero ;)

      Elimina