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29 agosto 2017

Game of Thrones - Stagione 7

Mondo Serial

Leviamoci subito il pensiero: questa non è stata una stagione perfetta.
Dei pregi -che sono comunque tanti- si parlerà più avanti ma è bene parlare di quei difetti che pure una non purista come me, pure una non fan sfegatata, ha trovato.
Dopo anni di lente evoluzioni, di parole e parole -che io, comunque, apprezzavo eccome- gli sceneggiatori han deciso di premere sul pedale dell'accelerazione e partire subito in quarta.
Finalmente, si dirà.
Poteva essere gestito meglio, dico io (e non solo).
Il fatto è che la temporalità va a farsi benedire, che i corvi, i draghi, le navi, viaggiano veloci, mai come ora, e la credibilità scricchiola. A procedere a passo morto (ahah) è solo l'esercito dei non-morti, che impiegano il triplo del tempo nonostante il loro numero, nonostante la velocità in battaglia, e arrivano giusti giusti al finale. Lo sanno, che la scarpinata al Nord è ancora lunga?
Punto due: ora che di libri su cui basarsi non ce ne son più, ci si basa sul fan service, accontentando ma anche un po' arrivando a conclusioni, alleanze e battaglie che tutti ci si aspettava.
Un bene, ovvio, perchè si tira un sospiro di soddisfazione, un male, a tratti, se evidenzia la mancanza di idee e di colpi di scena.



Detto questo, è meglio precisare: questa settima stagione è esaltante, è intrigante, mi è piaciuta.
Passo sopra a siparietti che un po' hanno stancato (Jamie-Bronn), passo sopra alla non così malvagia apparizione di Ed Sheeran, passo sopra ai pitali da pulire di Samwell, passo sopra a un episodio dei magnifici sette, o dell'A-Team (Beyond the Wall) che con i toni da commedia ha affossato un po' il livello del tutto, per non parlare di quel suo finale per cui farei partire subito la petizione: "Basta finali con occhi che si aprono", passo sopra pure all'assurdo piano di Giosnò di catturare un non-morto che io mica l'ho capito del tutto, ma ha dimostrato la sua efficacia.
Passiamoci sopra, sì, perchè finalmente i nodi vengono al pettine, le alleanze si formano, ci si rincontra.
Ed è emozione, a vedere gli Stark ancora in vita tutti assieme a Winterfell, è emozione vedere fuoco e ghiaccio insieme nella stessa stanza, anche se lei ha perso di carisma, lui di carisma non ne ha mai avuto, e lo mostra in quelle lunghe spiegazioni che mostrano i limiti della recitazione di Kit Harington.
Gli sceneggiatori accontentano poi pure me, che da anni mi chiedevo che fine avesse fatto Gendry con la sua barchetta, accontentano poi tutti quelli che volevano vedere un Drago, almeno uno, in battaglia: ed è qui che tutto ha un senso, che l'esaltazione va a mille, che la regia si diverte e ci diverte.
Le battaglie, che siano in mare, in castelli, su spiagge o fra la neve, restano il punto chiave, per buona pace di Tyrion lo stratega, che perde di smalto.
Sul campo da battaglia pure le sottili vendette e i giochi di potere cambiano livello, e Cersei solo qua e là torna ad essere la Cersei che conoscevamo, quella sadica e vendicativa.


Morti eccellenti: ci sono, e per alcuni è lutto, per altri è festa nazionale.
Intrighi amorosi: ci sono, a sfondo incestuoso, poi.
Problemi famigliari: ci sono, che tra sorelle non è facile andare d'accordo, soprattutto quando una delle due è una temibile assassina.
I sette episodi sono così esaltanti e appassionanti, sono la preparazione a una fine, a un lungo dispiegamento di storyline e tattiche, che stanno per giungere a conclusione, e vedere tutti insieme, nella stessa stanza, o nella stessa arena, o ancora sul campo di battaglia, soddisfa in pieno.
Non resta che aspettare giusto qualche anno, ora, per un'ultima stagione che promette scintille e che come si è visto, le sa poi mantenere.


2 commenti:

  1. Personalmente la ritengo una serie spettacolare, ma ormai praticamente una fanfiction.
    Di Martin ritengo non vi sia più nulla.

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  2. Stagione di alti e bassi, costellata da ottime sequenze di battaglie che hanno tolto un po' di ossigeno allo sviluppo di ciascun personaggio. I livelli rimangono sempre molto alti anche se un po' di fan service in meno non nuocerebbe...

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