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31 agosto 2017

Venezia 74 - The Shape of Water

Capisci di aver visto un gran film quando ti ritrovi commossa di fronte a un ballo tanto assurdo quanto bello, tra una donna sognante, in abito da sera e scintillante nel bianco e nero, e un mostro marino, fatto di squame e muscoli.
Lo capisci quando quello stesso ballo ti ricorda la magia di La La Land, e sorridi romanticamente alla sua fine.
Ma per fortuna -che ripetersi non è mai un bene- il film di Guillermo del Toro è altro, ed è molto più di quel ballo e di quello strano amore.



E' un'altra fiaba romantica, sì, e gotica, è un amore fra diversi, ma è anche azione, comicità, e pure un po' politica. Tutto, però, ben bilanciato, reso al meglio da una regia da applausi che si muove sinuosa, che mostra senza mai essere volgare, e che costruisce soprattutto una scenografia da applausi che vale da sola la visione.
Così è anche per la musica, che rischia di diventare il prossimo Oscar per Desplat, che continua a comporre in modo zuccheroso e leggero, tirando fuori dal suo cilindro nuovi classici.
Così è anche per gli attori, una Sally Hawkins da Oscar, che non ha bisogno di parole, muta com'è la sua Elisa, un'Amelie altrettanto disincantata, ma basta il suo sguardo, i suoi gesti, per farcela amare tanto quanto si odia il solito perfetto sadico Michael Shannon. Perfette spalle comiche, poi, il tenero Richard Jenkins e un'Octavia Spencer che sì, farà sempre la solita parte da Octavia Spencer, ma ha le battute migliori, i tempi comici migliori, e non stanca davvero mai.
In tutto questo, mi accorgo di non aver ancora parlato della trama, affascinata dalla bellezza del lato tecnico.
E potrebbe sembrare che la trama, di per sé, conti poco di fronte a queste perfezioni, e invece, in quella che come detto è una favola gotica, ambientata ai tempi della guerra fredda e della corsa allo spazio, c'è altrettanta magia.
Seguiamo infatti la muta Elisa nelle sue giornate tutte uguali, che iniziano nel cuore della notte, i suoi turni di pulizia in una base militare, l'amicizia con le colleghe, con il vicino di casa, solitario artista grafico, e la vediamo scoprire, provare pena, poi amicizia e infine amore, verso una strana e spaventosa creatura in quella base rinchiusa. E volerla salvare dalle grinfie di un agente senza cuore, trovare quel cuore dalla parte dei russi, o almeno, in uno dei loro agenti, e organizzare un piano di fuga.
Non è solo azione, non è solo amore, non è solo un affresco strano di strani personaggi, è un film che ti porta in un altro mondo, con le sue screpolature, le sue povertà, il suo sapersi arrangiare, e trovare nell'altro e nella sua diversità, e pure nei sogni del cinema, la salvezza.
Proprio come una fiaba, quella più bella.

10 commenti:

  1. Leggendo la tua recensione mi vien volta di vederlo

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    1. Mi invidio da sola, so già che distruggerà un sacco di cuori :)

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  3. Deve essere bellissimo 😍 lo guarderò sicuramente quando uscirà nei cinema!😊

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    1. Si, merita lo schermo più grande e i fazzoletti affianco :)

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  4. Non sono un gran fan di del Toro, ma per questo film già solo dopo aver visto il trailer ho le lacrime pronte. :)

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    1. Lacrime, cuore spezzato e occhi sognanti: prepara tutto;)

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  5. Lo vado a vedere in settimana, non vedo l'ora!

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  6. Lisa, è un film di grande spessore con qualche forzatura che Guillermo del Toro poteva risparmiarsi.
    E' proprio vero che l'amore pur essendo cieco può cambiare il mondo, razzismo e intolleranza per i diversi.

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