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10 gennaio 2018

La Ruota delle Meraviglie

Andiamo al Cinema

Woody ci aveva abituato a passare da un'annata buona a una pessima. Avanti così, un dicembre dietro l'altro.
Ultimamente però, sembra avere la stessa polarità nello stesso film:
Un buono spunto, un'ottima realizzazione, ma manca qualcosa, qualcosa non torna (Café Society).
Un'idea di quelle intriganti, ma uno sviluppo che proprio non vale la candela (Irrational Man).
Atmosfere magiche ma storia che resta fin troppo leggera (Magic in the Moonlight).
Quest'anno, purtroppo, le cose non cambiano.


Da una parte infatti uno spunto interessante, una protagonista malinconica che si attacca alla vita, un narratore che è un Woody in erba, dall'altra una storia che sa di già visto, popolata da personaggi che sono in parte cliché, in parte poco approfonditi.
Da una parte, ancora, immagini splendide (merito del fido Vittorio Storario), luci che accecano e incorniciano una Coney Island paese dei balocchi in declino, dall'altra l'idea di trovarci nel solito elogio al passato, frettoloso e tipico di Woody.
Da una parte, infine, una Kate Winslet bella seppur provata dalla vita, eroina segnata, intrappolata, un Justin Timberlake in forma in tutto e per tutto, dall'altra una Juno Temple svampita come le solite giovani bellezze di Woody, un eccessivo ed esagerato Jim Belushi.


Insomma, ci sono i pro e ci sono i contro, ci sono tanti meriti quanti difetti nella storia di una donna di mezza età intrappolata in un matrimonio infelice, che si attacca alla bottiglia e all'avventura di un'estate -ora che l'estate sta finendo- per mettere a tacere le lamentele di un marito che non può più bere, le follie di un figlio piromane e quel mal di testa che l'attanaglia, e che aumenta con l'arrivo della figlia di quel marito, in fuga dalla mafia, da un altro matrimonio infelice.
E come sembra sempre più spesso, lo spunto -per quanto non originalissimo- è di quelli che prende, di quelli che si fanno seguire, che fanno pure palpitare un po' il cuore, di fronte ai sogni di sfondare come attrice chiusi in un cassetto, con gli abiti di scena chiusi in un armadio mentre la divisa di eterna cameriera è la norma.
Come sempre, però, Woody si perde, si stanca in fretta anzi, non sapendo che altro aggiungere, che altro approfondire, taglia corto, chiude senza chiudere, in quei suoi cerchi che non portano a nulla e che mettono in scena la vita, come una ruota panoramica, che parte piano, mostra il mondo, e ci riporta al punto di partenza.
Non ci stancheremo del Woody annuale, non ancora, capace com'è di far risplendere angoli di mondo e attrici che danno il meglio di sé, ma a quando qualcosa che sia più di un semplice compitino in cui non ci si applica a dovere?


Regia Woody Allen
Sceneggiatura Woody Allen
Cast Kate Winslet, Juno Temple, Justin Timberlake, Jim Belushi
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Voto: ☕☕/5

14 commenti:

  1. Lo vedrò prestissimo, sperando che questo Allen, quest'anno, mi convinca un po' di più. Male che va, due ore passate in compagnia di una Winslet sull'orlo di una crisi di nervi (che fa sempre bene).

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    1. La Winslet sempre brava fa sempre bene, anche quando il film non sa più come chiudersi. Insomma, il solito Allen.

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  2. In Questo momento il film è in visione, te ne saprò dire non appena decido di recensirlo, poi ti metto il link della mia rece ^^

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  3. A me gli ultimi film di Woody Allen non sono affatto dispiaciuti, andrò sicuramente a vedere anche questo.

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    1. Il mio ormai è un appautamento fisso, di dicembre. Non mi dispiace, ma allo stesso tempo non riesce mai a convincermi e a lasciare il segno da Midnight in Paris/Blue Jasmine in poi.

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  4. ci vado stasera
    Woody Allen per me merita comunque una possibilità...

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    1. Io la possibilità continuerò a dargliela, anche se qualcosa di più me lo aspetto, ogni volta.

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  5. io mio sono annoiata parecchio.

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    1. Noia no, ma quel finale tronco e che gira su se stesso mi ha fatto sbuffare, e presto dimenticare il resto del film.

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  6. Ho l'impressione che possa farmi all'incirca lo stesso effetto.
    La voglia di vederlo non è alle stelle, però non è nemmeno assente.
    Spero non mi stanchi troppo...

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    1. Il solito Woody che non fa mai male, ma non fa nemmeno gridare di gioia. Io speravo di poterlo mettere nei listoni, ma no. Aiuta ad incoraggiarti?!

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  7. Visto e piaciuto :)
    Certo, è nettamente più sbilanciato verso il drammone passionale rispetto al noir come avevo sperato in un primo momento, e i siparietti di Justin Timberlake all'inizio sembravano un po' fuori luogo, ma Belushi e la Winslet recitano da dio, tanto da legittimare (anzi, richiedere) una messa in scena così teatrale.

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    1. Con Belushi ho avuto un problema di doppiaggio, e lo ritengo un tantino troppo esagerato rispetto a una Winslet come sempre sbalorditiva. Non il Woody migliore, ma nemmeno il peggiore.

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