Ci sono film che la rete e i critici odiano.
Odiano.. oddio, diciamo che ne evidenziano i tanti difetti e assurdità, che finiscono per prevalere sui pregi, sulla solidità che comunque qua e là c'è.
Ci sono film che il pubblico non premia, che nei vari aggregatori di voti si fermano ben sotto la soglia della sufficienza.
Poi, però, in una sera particolare in cui ricerchi un film particolare, decidi di dare una chance a uno di questi film, e finisci per ringraziarlo, per piangere una valle di lacrime che fan bene.
Perché il film stesso ti ha fatto bene, nonostante quei difetti, quelle assurdità.
Il film in questione è Book of Love, titolo piuttosto insipido e banale tradotto letteralmente da noi ne Il Diario dell'Amore, ma originariamente presentato al Tribeca come The Devil and the Deep Blue Sea.
Il film in questione ha sì molti difetti, a partire dall'impresa che unisce il fresco vedovo Henry e la giovane orfana Millie: costruire una zattera partendo da spazzatura e materiali di recupero, avventurarsi per mare, con una meta precisa ma non per questo decisa. O meglio, ad avventurarsi deve essere solo lei, la sedicenne Millie, il cui padre proprio per mare è andato, senza più fare ritorno a casa.
Henry l'aiuta, per superare il peso di un lutto impossibile da superare -una moglie incinta del primo figlio- e per mantenere una promessa a quella moglie vulcanica e artistica così diversa da lui, architetto precisino e quasi noioso nella sua prevedibilità.
A fare da contorno, personaggi che sono macchiette che si allargano e prendono posto, sempre di più.
A fare da difetto, queste macchiette, questa dispersività nel racconto, il calcare la differenza tra moglie e marito con una Jessica Biel bellissima ma anche fin troppo "strana", e ovviamente la costruzione della zattera in sé.
A fare da difetto, queste macchiette, questa dispersività nel racconto, il calcare la differenza tra moglie e marito con una Jessica Biel bellissima ma anche fin troppo "strana", e ovviamente la costruzione della zattera in sé.
Ma, c'è la voce fuori campo di Maisie Williams, che racconta avventure e imprese per mare del passato, ci sono ricordi e flash che colpiscono al cuore, c'è quella genuinità che c'è, si sente, e porta alle lacrime, copiose.
Ancora una volta il cinema mostra come non ci sia un modo giusto o sbagliato per superare un lutto, mostra una storia non originale trattata con fin troppa originalità, ma mostra che si possono distruggere come creare cose, si possono fare nuovi incontri, nuove amicizie, romperne altre, andare verso l'orizzonte, per quanto folle possa sembrare.
Quindi, sono la prima ad additare quel finale che poteva essere gestito meglio, la prima a trovare simpatica ma a tratti eccessiva la fisicità di Jason Sudeikis -che ancora non so se è una certezza delle commedie indie o meno-, ma sono anche quella che si è trovata in una valle di lacrime nella sera giusta, che ha sbloccato il suo blocco emotivo, che al sognatore Henry, all'insofferente Millie, e pure alle spalle comiche di Pascal e Dumbass, ha finito per volere un gran bene.
Ci vuole un cuore quindi, spezzato e malconcio, al quale Justin Timberlake dedica la canzone che poi darà il titolo al film -The Book of Love-, per apprezzarlo, questo film.
Siete avvertiti.
Siete avvertiti.
Regia Bill Purple
Sceneggiatura Bill Purple, Robbie Pickering
Musiche Justin Timberlake
Cast Jason Sudeikis, Maisie Williams, Jessica Biel
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Voto: ☕☕½/5
Proprio imbattendomi in quelle critiche, è un titolo che non era mai entrato nella mia lista. E ora mi dispiace. Nella sera giusta, potrei apprezzare. Mi metto in cerca.
RispondiEliminaLa sera giusta è fondamentale, anche se i toni generali sono quelli che ci piacciono... mi fido poco a consigliarlo, visti quei voti, vista la predisposizione che avevo, non vorrei mai avessero ragione "gli altri".
EliminaUn film da fazzoletto facile! Il tema del mare è sempre suggestivo, ma questo film non lo metto in lista :)
RispondiEliminaCome scritto sopra, non lo consiglio spassionatamente perchè di difetti ce ne sono... ma con me -lacrimafacile- ha saputo colpire per bene.
EliminaRimango dell'idea che ho fatto bene ad averlo scartato...però son contento ti sia piaciuto, sempre meglio che un film piaccia che il contrario ;)
RispondiEliminaPartivo prevenuta e ben preparata a una possibile bocciatura, e invece... ;)
EliminaSudeikis mi piace, ciò che hai scritto mi ha incuriosito, gli aggregatori di voti sono utili ma è sempre meglio farsi un'opinione da sé, ci sono cose da 8 su IMDb che in me non hanno mosso nulla.
RispondiEliminadunque me lo segno, per una di quelle serate da cuore|sgualcito :)
Prepara i fazzoletti, e non darmi contro se ti trovi a dar ragione agli aggregatori ;)
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