Mai come quest'anno i premi del Leone di Caffè sono stati in linea con quelli della giuria presieduta da Guillermo del Toro. Certo, gli si può dire di aver premiato un amico, ma ROMA sa davvero emozionare, e quindi ben venga il suo Leone d'oro.
Fanno notizia come sempre i grandi esclusi, da Alessandro Borghi nella sezione Orizzonti (in cui anche quest'anno ho visto solo i non vincitori) al tanto acclamato e discusso Suspiria di Guadagnino. Niente Portman, vero, o Lady Gaga, ma la Colman vi farà impazzire, garantito.
Quanto agli uomini, Dafoe è un così perfetto van Gogh da mettere i brividi.
Ulteriori considerazioni le farò domani, a mente calma e fredda, per ora lascio spazio a loro, i vincitori:
Premio Speciale della Giuria
Miglior Sceneggiatura
The Ballad of Buster Scruggs di Joel e Ethan Coen
Premio Marcello Mastroianni al miglior attore esordiente
Baykali Ganambarr per The Nightingale di Jennifer Kent
Coppa Volpi miglior interpretazione maschile
Willem Dafoe per At Eternity's Gate
Coppa Volpi miglior interpretazione femminile
Olivia Colman per The Favourite
Gran Premio della Giuria
di Yorgos Lanthimos
Leone d'Argento per la miglior regia
The Sisters Brothers di Jacques Audiard
Leone d'Oro
ROMA di Alfonso Cuaròn
E ora alcuni premi delle sezioni collaterali:
Premio Orizzonti Miglior Film
Kraben Rahu di Phuttiphong Aroonpheng
Premio Orizzonti Miglior Regia
Premio Speciale della Giuria Orizzonti
Anons di Mahmut Fazil Coskun
Premio Orizzonti Miglior Attore
Kais Nashif per Tel Aviv on Fire
Premio Orizzonti Miglior Cortometraggio
Premio Orizzonti Miglior Attrice
Natalya Kudryashova per The Man Who Surprised Everyone
Premio Orizzonti Miglior Sceneggiatura
Jinpa di Pema Tseden
Kado di Aditya Ahmad
Premio Luigi de Laurentiis Miglior Opera Prima
The Day I Lost my Shadow di Soudade Kaadan
Sono molto soddisfatto, quest'anno, anche se dispiace per gli esclusi, soprattutto Suspiria. In quanto a Roma: felice per lo schiaffo morale che Venezia ha dato all'antipatica Cannes ospitando film prodotti anche da Netflix, ma l'amarezza di non poterlo vedere probabilmente sul grande schermo purtroppo resta. :-/
RispondiEliminaEro convinta che Suspiria si beccasse qualcosa, soprattutto per i gusti che ha del Toro. Ma non mi posso lamentare di questi premi, anzi, e se Netflix dà la libertà a Cuaròn di realizzare il suo "film più puro", ben venga in concorso ancora! Che poi, per chi al grande schermo ci tiene, in qualche sala uscirà ;)
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