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5 agosto 2019

Il Lunedì Leggo - L'Inventore di Sogni di Ian McEwan

Scoprire un grande e scrittore con il suo romanzo per i più piccoli.
Se Ian McEwan lo conosco più per le trasposizioni cinematografiche dei suoi libri (Espiazione, Chesil Beach, The Children Act) che per i suoi scritti, rimedio con quelli che sono brevi racconti legati tra loro dal protagonista.
Peter, un bambino speciale, un bambino che sogna continuamente ad occhi aperti.
Non è stupido, non è lento, è semplicemente capace di perdersi nei suoi pensieri, di stare bene da solo, anche solo osservando fuori da un finestrino. 
Il problema è che non tutti gli adulti lo capiscono, ancor meno i suoi coetanei.
Mentre lui vola, cambia forma, gira il mondo, il mondo va avanti senza di lui e i guai sono in agguato.



Lo conosciamo così, mentre fantastica di proteggere la sorellina da lupi famelici, finendo per perdere la fermata dell'autobus e la sorella stessa.
Nel suo futuro lo attendono grandi invenzioni e un caotico laboratorio, ma ora ci vengono raccontati altri suoi sogni.
Peter diventa così un gatto, in un commovente omaggio al suo anziano William, diventa il suo cuginetto in fasce, scova ladri impensabili che si aggirano per il quartiere e sconfigge con intelligenza i bulli della scuola, segue gli ordini delle bambole della sorella e cancella i suoi genitori.
Sono piccole storie ma sono storie decisamente più pesanti delle avventure lette nelle scorse settimane, e un tantino più leziose. La morale, agli occhi degli adulti, è evidente.
Sono favole educative, che aiutano a superare lutti, a capire gli altri, genitori e fratellini compresi, con l'immedesimazione che si metafora dell'empatia.
In quest'ultima puntata dedicata ai più piccoli, i più piccoli sono davvero i lettori di riferimento, che troveranno un tantino inquietanti le illustrazioni di Anthony Browne che accompagnando il volume. O forse, anche qui, l'occhio adulto fa la sua parte, modificando il punto di vista e il piacere della lettura.

2 commenti:

  1. Lezioso e pesante, purtroppo, McEwan lo sembra quasi sempre. Dovrei approfondire, ho in casa proprio Chesil Beach, ma boh, lo temo. Anche con un romanzo per grandi e piccoli come questo di cui parli.

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    1. A questo punto vorrei affrontarlo nel suo territorio. Se c'ha regalato tutti quei bei film, qualcosa di bello lo troverò.

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