Pagine

16 settembre 2019

Il Lunedì Leggo - La Simmetria dei Desideri di Eshkol Nevo

Ci sono 4 amici davanti a una partita di pallone.
Decidono di giocare anche loro.
Di scrivere tre desideri ciascuno, di tenerli segreti tutti a parte uno, e di condividerli poi di lì a 4 anni, davanti a un'altra partita di pallone, davanti a un Mondiale diverso in cui chissà, Israele potrebbe qualificarsi, i loro sogni avverarsi.
Inizia così il racconto di un'amicizia che va avanti in realtà da sempre. Dai banchi di scuola nella polverosa Haifa, passando per gli anni nell'esercito fino alle piccole e grandi conquiste della caotica Tel Aviv.
Sono Churchill, Amichai, Ofir e Yuval.



Sono un affermato avvocato, un padre di famiglia, un viaggiatore pronto ad andarsene e un traduttore, incastrato in una vita che gli sta stretta, e che si fa nostro narratore.
Non sanno che i desideri che hanno espresso stanno tessendo dei fili che li muovono e li spronano, facendosi moniti nei confronti di loro stessi e degli altri.
Tutto cambia quando Yara, di cui Yuval è follemente innamorato, lo lascia per mettersi con il suo migliore amico, Churchill.
Tutto cambia quando Ofir parte per l'India trovando se stesso e una nuova famiglia.
Tutto cambia quando una semplice operazione si fa tragedia.
Tutto in 4 anni, in cui come le onde del mare, tornano e vanno, si trovano e si perdono, facendo delle partite di pallone della loro Maccabi Haifa un appuntamento quasi fisso, con cui scandire il tempo.

Eshkol Nevo l'ho scoperto tra le pagine di Vanity Fair, autore di piccoli racconti, l'alfabeto a fare da ispirazione.
Lui, che si definisce allievo di Amos Oz, ha quel tocco lieve ma profondo che gli invidio.
Volevo scoprirlo sul lungo, con un romanzo.
Lo riscopro leggero e divertente, capace però di affondi e di momenti di poesia e di buio.
Lo riscopro vero e proprio tessitore del destino dei suoi protagonisti, e che gioca sulla natura del romanzo che stiamo leggendo. Scritto da Yuval con arguzia e con logica, ma mai pubblicato, fatto revisionare -forse- da quell'amico traditore che ora aspetta un miracolo.
Scoprire cosa è successo, scoprire quella ragnatela in cui i 4 di Haifa sono volutamente intrappolati, è un piacere che si gusta in fretta, in cui le bombe della capitale stanno sullo sfondo, il ricordo di una divisa pesa ancora sul cuore di chi non vuole ammettere quanto la Storia li abbia cambiati.
Stretti nella loro cerchia, chiusi nel loro mondo fatto di un'amicizia consolidata in cui gli altri -che non conoscono eroi, linguaggi, riti- faticano ad entrare, io lettrice mi sono ritrovata in famiglia.

2 commenti:

  1. Per fortuna è un romanzo che ho acquistato da pochissimo, approfittando degli ultimi sconti Beat. Non vedo l'ora di leggerlo.
    Ispira molto anche l'altro dell'autore, da cui trarrà un film il prossimo Moretti. :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Avevo letto, motivo per cui nel dubbio "libro o film?" avevo scelto questo. È andata benissimo, una bellissima amicizia maschile e una bellissima voce, non solo nel breve ;)

      Elimina