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21 settembre 2019

Summer / Leto

È già Ieri -2018-

Quale modo migliore per celebrare la fine dell'estate se non con un film che Estate s'intitola?
Oddio, di modi ce ne sarebbero di migliori, soprattutto perché Leto non è certo un film da spiaggia, un film solare, o semplicemente un film che d'estate parla.
Parla di musica, di una rock band e del movimento rock in Russia.
Il tutto in bianco e nero.
State pensando: ma come festeggia questa la fine dell'estate?
O anche solo: Russia e musica? Da lì cos'è uscito negli anni?
Le t.A.T.u.?!
Invece, nonostante la Guerra Fredda, il controllo politico e il KGB, negli anni '80 il rock influenzato dall'America e i suoi grandi cantautori, si faceva strada fra i giovani di Leningrado.



Questi opposti s'incontrano in concerti finemente monitorati, il pubblico chiamato ad essere composto, seduto, senza urla, senza cartelli di sorta.
Leto questo ci mostra, per raccontare della nascita dei Kino e di quella che in Russia è una vera e propria icona: Viktor Tsoi, qui ai suoi inizi, che idolatra il cantante Mike Naumenko, che cerca la sua strada, attraverso la chitarra e le canzoni.
Arrivati a questo punto, uno pensa: un film russo, sulla musica rock russa e in bianco e nero.
Un gioiellino da scoprire!
Peccato che il film scelga la strada più facile per raccontarcela, ovvero un triangolo amoroso.
Quello che nasce fra Viktor e la compagna di Mike, la bellissima Natalia.
Peccato che non ci si sforzi di rendere più complesse le storie, più attenta la psicologia dei personaggi, più potente la musica.


Certo, l'averlo visto in russo non aiuta, che la recitazione è così difficile da giudicare, e pure da seguire.
Le polemiche sulla sceneggiatura fatte da chi quegli anni li ha vissuti, non sembrano lasciare scampo, parlando di situazioni irreali, di alleggerimenti e di un copione che potrebbe essere stato scritto proprio dal KGB per quanto di parte.
Visto da fuori, da chi quella scena musicale, i Kino e Viktor non li conosceva, mi aspettavo altro.
Mi aspettavo una storia, prima di tutto. Un personaggio con cui empatizzare.
E mi aspettavo della buona musica, diversa, rock.
Mi trovo invece ad inneggiare solo quel narratore che sfonda la quarta parete (e che scompare senza un perché) e quelle canzoni che conosco -da Bowie a Lou Reed- e il loro inserimento splendido con grafiche e parole, con improvvisazioni da musical.
L'estate sta finendo, e forse questo che non è un film estivo, non era il film giusto per celebrarla.

Voto: ☕☕/5


2 commenti:

  1. Il titolo mi ispira zero, e neanche il resto, credo che passerò ;)

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    1. Poteva essere una bella scoperta sulla musica e su un Paese che per la musica non è conosciuto. Peccato ci si perda in romanticismi vari.

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