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25 febbraio 2020

Watchmen - Il Film

È già Ieri -2009-

Lo so, lo so.
Me lo avevano detto tutti: se hai letto il fumetto, lascia perdere il film.
Non te ne viene niente, anzi, dà pure suoi nervi.
Ma ci sono cascata.
Un po' per curiosità -come si fa, mi son detta, ad adattare un fumetto così corposo, con così tante parentesi e sottotesto?-, un po' per agevolare un giovine che la serie la voleva vedere, tempo per leggere il fumetto non ne aveva.
O diciamo pure che non avrei avuto la pazienza di aspettarlo, così, visto che il film lo aveva già visto nel lontano 2009, si è dato una rinfrescata e...
Mio dio, che nervi!
Il mio dogma "O il libro o il film" funziona per un motivo: se ho letto il libro, passerò a guardare il film dicendo "manca questo" "perché c'è quest'altro?" "ok, ora arriva questo, e poi manca ancora questo e questo e questo".
Insomma, uno spreco del mio tempo, soprattutto quando l'adattamento si fa pedissequo.



Sì, pedissequo.

pedissequo
/pe·dìs·se·quo/
aggettivo e sostantivo maschile
Chi segue l'esempio altrui senza alcun apporto proprio e originale.

Snyder gira pari pari quello che succede fra le vignette, ne imita lo stile.
Ma manca l'anima.
Manca una certa eleganza, soprattutto.
Viste le scene bollenti e come sono girate, viste le scene d'azione e come fanno uscire l'animo fracassone di Snyder.
Manca poi la considerevole e faticosa parte del racconto nel racconto (o fumetto nel fumetto) I racconti del vascello nero, anche se mi dicono che sia presente nella versione Director's Cut, ma sinceramente concedere più dei già considerevoli 162 minuti del mio tempo a questi Watchmen, anche no.
E allora, cosa si può dirgli?


Per quanto alcuni personaggi funzionino (vedi Rorschach, dalla voce ruvida, dall'aspetto maleodorante), il risultato lascia a desiderare.
Tralasciamo pure che Matthew Goode, Billy Crudup e Patrick Wilson (un trio solitamente capace di risvegliare il mio interesse) non sarebbero stati le prime scelte per il ruolo di Ozymandias, Doc. Manhattan e Il Gufo, tralasciamo pure che si è tagliata con l'accetta -salvandola nei titoli di testa- la vicenda dei Minutemen, ma il tutto appare o troppo esagerato, o troppo facilitato.
Posticcio, un po' come il Nixon che si è creato.
Il compito era arduo e ingrato.
Fossero stati questi anni, una serie TV avrebbe dato modo di adattare meglio tutto il materiale di partenza.
Ma se pure uno come Lindelof ha deciso di non toccare quel certo materiale, ma di continuarlo, bé, qualcosa vorrà dire.
La scelta infine di cambiare il finale, di renderlo più cattivo ma molto meno geniale, continuo a non capirla.
Perché rispettare fedelmente punti di vista, composizioni di scena, per poi dire: "sai che c'è? Creiamo una rivalità fra due supereroi!"?
Ma basta, altre critiche servirebbero solo a sparare sulla croce rossa, mentre a noi interessa lo smile macchiato di rosso.
Questi nervi scoperti dovevo aspettarmeli, lo so.

Voto: ☕½/5


9 commenti:

  1. Io, nonostante sia un lettore accanito, invece riesco a guardare i film senza problemi né paragoni. Dico sempre che, alla fine, parlano un linguaggio completamente diverso. Mio fratello, profano, ad esempio ama molto il film se ben ricordo.

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    1. È che io ho bisogno della scoperta della storia, di saperne poco.
      Conta quindi la memoria (con L'amica geniale aspetto ancora per quello, infatti), l'arrivare impreparata.
      Qui, fresca di fumetto, è sembrato di rileggerlo ma senza la sua eleganza, il suo vero peso.

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  2. Non sono d'accordo. Proprio perché amo il fumetto secondo me il film "funziona" bene. Il cast è stato scelto molto bene (unico miscasting: Ozymandias, per cui avrei visto meglio un mascellone palestrato) e lo snodo finale che si discosta da quello del fumetto è valido e logico.
    Poi è chiaro che il lavoro di Moore è impossibile da trasporre in un altro medium, ma poteva andarci molto peggio. Oltretutto è stato vedendo il film che ho capito che la città di ingranaggi del Dottor Manhattan si muoveva, leggendo il fumetto non l'avevo capito...

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    1. La massima sui gusti è sempre valida, mi aspettavo un cast diverso (stessa idea su Ozymandias, infatti), una messa in scena diversa.
      La serie TV ci riesce meglio, anche nei flashback, nelle scene più d'azione resta nello stile del fumetto, senza quelle esagerazioni di Snyder, così fracassone.

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  3. Io purtroppo vidi il film prima, e infatti all'epoca non mi piacque, poi ho visto la serie, in anteprima dico che mi è piaciuta, poi ho finalmente letto il fumetto, e niente Watchmen ammetto che è qualcosa di strabiliante ;)

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    1. Un percorso a ritroso, quindi.
      Ma il risultato non cambia: Watchmen non lo dimenticheremo più!

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  4. Io quando ho visto il film l'ho trovato stupendo.
    Non avendo letto il fumetto, ma solo sbirciato qualche tavola in quqlche occasione, ho preso il film per quello che è, cioè un film di Snyder dove la violenza si vede e la fantasia galoppa.
    Magari un giorno leggerò anche il fumetto e cambierò idea.
    La serie tv invece non l'ho ancora considerata, ma dicono tutti che sia ottima.

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    1. Lo è, molto più del film, molto più in linea con il fumetto.
      Anche il mio giovine non c'ha trovato niente di male su questo Snyder, era quello che si aspettava quindi la differenza la fanno quelle tavole: lette e sfogliate, fanno cambiare idea ;)

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  5. Esatto, ci sono state eccezioni, ma perché gli adattamenti erano così personali, così entrati nelle mani del regista da farne altro. Penso ad Anna Karenina di Wright, il primo esempio valido a portata.
    Quanto a Snyder è un po' troppo tamarro e fracassone per i miei gusti, ma capisco chi non avendo letto il fumetto l'ha apprezzato. Giovine in primis.

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