Pagine

30 marzo 2020

Il Lunedì Leggo - Arrivano i Pagliacci di Chiara Gamberale

(lo avevo detto che sarei stata monotematica per un po')

Probabilmente ce ne stiamo rendendo conto ora più che mai, quanto la nostra casa parli di noi.
Noi che la viviamo, noi che ne abbiamo scelto i mobili, noi che di quei mobili, degli oggetti sparsi qua e là, conosciamo la storia.
Allegra Lunare (un nome che è ovviamente un programma) ha deciso di raccontarla questa storia, e di conseguenza la storia della sua famiglia, ai nuovi inquilini.
A quelli che verranno a stare lì, i signori Godalla (un altro nome, un altro programma) dove la sua famiglia dopo anni di gioia e colore e caos si sono trasferiti, lì dove la sua famiglia si è divisa, è cresciuta, è cambiata.
Ma partiamo dalle basi.




La famiglia di Allegra è composta da lei, ovviamente, giovane aspirante... a un amore, mettiamola così, dai due genitori Patty e Ettore, conosciutisi in piena contestazione.
Lui studente che il mondo lo voleva cambiare partendo dalle teste degli studenti a cui avrebbe insegnato; lei, giovanissima, quasi una bambina che quel mondo da cambiare lo rappresentava essendo modella, icona di un pubblicità visibile ovunque. Ma al cuore non si comanda, non se quella ragazzina vuole imparare, vuole conoscere, si innamora.
E da quell'amore prima di Allegra è nato Giuliano.
Che fosse speciale lo si è capito subito, che avesse bisogno di più attenzioni, lo si è capito poi.
Perché è autistico Giuliano, di quelli con cui si deve avere molta pazienza, che si fissano, che si incaponiscono, che hanno bisogno di routine e precisione.

Ad orbitare attorno a loro c'è la coppia Adriana-Matilde, che inizialmente li supporta e li ospita, prima che lo spazio si esaurisca, che una malattia infame si presenti. E c'è poi Zuellen migliore amica di Allegra e di Giuliano, dal passato non facile, dal presente ancora più difficile, lei che vive sola in un convento, che si fa presto raggirare dai brutti ceffi del quartiere.
Questo, il nucleo.
Poi c'è Francesco, che sostituisce Zuellen, finché non arriva Leonardo.
Poi c'è una psicologa, che entra in scena senza essere desiderata, che si fa sempre più strada in quella famiglia, in quella casa.
Occupandone spazi, cambiando stanze, oggetti.
Tutto questo ce lo racconta Allegra, partendo da quei piccoli oggetti, da foto, da cornici, da mobili interi. Piazzando qua e là qualche indizio che alza sospetti, briciole per poter capire il suo presente.

Arrivano i pagliacci è il romanzo di Chiara Gamberale sparito per un po' dalle librerie d'Italia.
Fuori catalogo, si diceva.
Scritto inizialmente nel 2002, è tornato qualche tempo fa, rivisto e corretto dalla stessa autrice.
Ma se posso permettermi la Mondadori ha scelto una copertina alquanto discutibile (almeno nella mia edizione) e un'impaginazione senza stacchi che affatica anche troppo.
Per fortuna, preso il ritmo, poi si fatica solo a mollarlo.
Questa famiglia, questi disagi d'adolescenza, questi cambiamenti e questa casa sembra di conoscerla. E anche se la deriva è lì e la si sente prendere sempre più il largo, l'arrivo dei pagliacci, che arrivano sempre -soprattutto dopo che un acrobata mette in ansia, agita con il suo numero- dà quel pizzico di speranza necessaria per continuare a resistere.

2 commenti:

  1. Forse, la mia Gamberale preferita. Ricordo ancora bene la stoccata del finale.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Qualche indizio l'avevo colto, ma un finale così non me lo aspettavo.
      Io continuo a preferire Le luci nelle case degli altri, e a volere un gran bene a Per 10 minuti.

      Elimina