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9 giugno 2020

Greg Daniels x2 : Space Force | Upload

Greg Daniels non lo si sentiva da un po' sul piccolo schermo.
Dopo aver adattato, prodotto e scritto quella perla di The Office US, dopo aver proseguito le sue analisi sul mondo del lavoro in Parks and Recreation, in poche settimane è tornato un nome di punta grazie non ad una, ma ben a due serie TV comedy.
Ma il suo, è stato un ritorno in grande stile?

Space Force

Era la reunion che da fresca fan di The Office aspettavo: quella fra Greg Daniels produttore/sceneggiatore e di Steve Carell, indimenticabile Michael Scott.
L'ambientazione militare era uno sfondo perfetto per deridere quell'America al potere, con le missioni lunari tornate al centro della politica di Trump, qui sbeffeggiato senza mai essere nominato.
Com'è allora che l'entusiasmo non c'è?
Ma proprio non ce n'è traccia alla fine di questo Space Force?
La risposta sta probabilmente in una non chiara linea di sviluppo, e in un umorismo che... beh, non fa minimamente ridere.
Ma mai.
Ok, quasi mai.
La creazione di questa nuova base segreta che deve riportare l'uomo sulla Luna vuole essere come in The Office l'ambiente lavorativo da prendere di mira. Tra segretari pasticcioni, rivalità da machi, nuove leve, social media manager invadenti, scienziati molto più intelligenti dei loro corrispettivi in divisa e pure la famiglia con i suoi problemi.
Ma mettendo così tanta carne al fuoco si finisce per esagerare.



Si diramano tante storylines di cui non sempre importa, anzi. Diciamo che la figlia ribelle è il primo personaggio che poteva essere tagliato, che a favore del coro di tanti si poteva privilegiare l'unica cosa che funziona e che solo verso la fine di questi 10 episodi si mette a fuoco: il complicato rapporto di amicizia fra il maggiore Naird e lo scienziato Adrian Mallory, con John Malkovich snob, schizzinoso e stiloso a rubare più e più volte la scena a Carell, che cerca di non essere Michael Scott.
Lisa Kudrow compare poco, mentre non può mancare la coppia romantica per cui tifare, anche se pure qui ci si mette del tempo a capirlo.
Con episodi dallo sviluppo verticale e poco incisivi, si sente sempre lo sforzo di far ridere, di trovare la battuta dissacrante, finendo invece per percepire l'imbarazzo quando finita questa prima stagione non resta una scena una a farsi indimenticabile.
Forse solo la serenata di Mallory.
L'unione, si dice, fa la forza.
Ma non nello spazio, a quanto pare.


Voto: ☕½/5


Upload

Ancora Greg Daniels, un'altra piattaforma: quella di Prime Video.
E qui le cose vanno decisamente meglio.
Così bene che l'unica pecca che si trova a questa serie è il fatto di non essere stata pubblicizzata e descritta a dovere, tanto che la credevo l'ennesima variazione su un futuro distopico governato dalla tecnologia alla Black Mirror.
Che piacere invece scoprire di trovarsi di fronte a una dramedy piena di romanticismo, in un futuro in cui sì, governa la tecnologia, con le auto che si guidano da sole, il telefono incorporato nella mano e soprattutto la morte che non esiste più.
Ma solo se si è ricchi abbastanza.
A un costo tutt'altro che contenuto si può infatti caricare la propria intera memoria, il proprio "io" in un avatar e scegliere il proprio Paradiso tra safari, mari caraibici e il più quotato Lake View, un hotel in riva al lago, superaccessoriato.


Qui finisce suo malgrado Nathan, all'apparenza il classico americano bianco dalla vita perfetta con tanto di fidanzata bionda e oca e ricchissima. Nathan è invece anche un programmatore spiantato, che con Ingrid voleva chiudere tutto, ma che proprio lei ha convinto dopo il sospetto incidente in auto a farsi caricare a Lake View, continuando a viverci a sue spese e sotto ricatto.
Ad aiutarlo ad ambientarsi un angelo di nome Nora, che è in realtà una frustrata impiegata il cui lavoro è proprio quello di essere disponibile in orario di turno per chi su Lake View viene uploadato.
La scintilla fra loro, contro ogni pronostico, scatta.
Fatta di scherzi, di capelli mal sistemati, di piaceri da chiedere e di valutazioni da dare.
Come fare, però, a stare insieme?
Come, se Nora è viva e Nathan non c'è più nel mondo reale, come se le regole di lavoro lo proibiscono e se soprattutto sembra esserci un motivo per cui Nathan è morto, meglio, è stato ucciso?


Le indagini lentamente prendono piede, ma oltre alle inevitabili riflessioni sul senso della morte e della vita, sono le piccole gag, i piccoli colpi di genio quelli a fare la differenza.
Tra un AI che si moltiplica sotto i nostri occhi (e che è il figlio di Greg Daniels, Owen), tute imbarazzanti da portare per avere dell'intimità e un dark web in cui rifugiarsi, qui la coralità funziona davvero, lasciando spazio anche a comprimari come l'invadente Luke o la sbadata collega di Nora.
Romanticamente perfetta, e con due protagonisti così diversi ma così capaci di farsi adorare come Robbie Amell e la strepitosa Andy Allo, di questi episodi dalla durata perfetta di 30 minuti se ne vorrebbero ancora.
La fortuna, visto anche quel finale sospeso, è che ce ne saranno.

Voto: ☕☕½/5


5 commenti:

  1. Upload dolcissima, piaciuta tanto.

    L'altra non mi ispirava, eviterò con cura.

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    1. Si può evitare, se Netflix rinnoverà spero facciano tesoro delle critiche e pensino ad un percorso più preciso.

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  2. Penso di avetelo già detto che DEVI vedere The Office, conquista facile e ora impossibile da dimenticare/superare.
    Space Force cerca di scimmiottarlo, ma i colleghi e lo humour non sono gli stessi, purtroppo.

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  3. Space Force non l'ho ancora preso in considerazione, ma Upload me lo sono sparato tutto ed è davvero delizioso. Ottimi interpreti, ritmo perfetto e anche effetti speciali a valanghe. Da me ne ho già parlato tempo fa e ovviamente bene. Mi conforta se dici che il seguito è già programmato perché siamo rimasti lì con la storia sospesa.

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    1. La seconda stagione fortunatamente è già stata annunciata, non resta che aspettarla, e sperare che continuino a sorprenderci.

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