Andiamo al Cinema a Noleggio
Ciao, mi chiamo Lisa è ho un problema.
Non sopporto Tom Hanks.
Lo so, lo so, è il più amato dagli americani, l'attore versatile, l'attore che convince tutti, l'attore che è l'uomo comune che diventa eroe, il Forrest Gump sulla sua panchina con i suoi cioccolatini, il naufrago con il suo Wilson, era mio padre e pure la voce di Woody
Ma io non riesco a farmelo piacere.
Non riesco a non vedere Tom Hanks dietro tutti questi personaggi, sempre lui, a cercare di entrarci per bene, di convincere.
Siamo un gruppo ristretto a questo gruppo, quindi mi sento al sicuro.
Va precisato però che Tom Hanks non è nella mia lista nera. Non sta di fianco a Tom Cruise.
È un po' come con Mark Ruffalo. Forse Mark Ruffalo, quello che ha vinto per quella noia di I know this much is true giusto l'altra sera agli Emmy, è il nuovo Tom Hanks.
Ma Tom Hanks c'è ancora e arriva a noleggio con il film che l'ha nuovamente messo fra le grazie dell'Academy che l'ha nominato come Miglior Attore non Protagonista nella scorsa edizione.
"Non", leggete bene, perché anche se i più -me compresa- parleranno di questo film come l'ultimo film di Tom Hanks, in cui ancora veste i panni dell'uomo comune, dell'eroe involontario, il vero protagonista è il bel Matthew Rhys.
Nei panni di uno che odia Tom Hanks.
Ok, non è vero, "odia" Fred Rogers, presentatore di un programma per bambini che potrebbe essere la nostra Melevisione e di certo è quello a cui Michel Gondry si è ispirato per il Mr. Pickles di Kidding tristemente cancellato dopo una seconda stagione fenomenale.
Rhys è Lloyd Vogel, giornalista di Esquire incaricato di scrivere un articolo proprio su Rogers scelto dalla rivista fra gli eroi di tutti i giorni da celebrare. Ma Rogers non lo convince: come fa ad essere così buono, così amato, così dedito al suo lavoro, alla sua famiglia, alla beneficenza?
È tutta una maschera? Tutta una messinscena? Come fa a non avere una crepa quest'uomo che muove marionette e parla con pupazzi? Che a tutti stringe le mani e dona consigli?
Vogel ci perde la testa, e ci perde pure il sonno, lui che sta per diventare padre e che il padre non vuole più vederlo, ora che gli si presenta sotto casa pieno di scuse per averlo abbandonato.
Vogel non è però testardo come me, e come c'era da aspettarsi e come la trama fa prevedere dal minuto 1, la rivelazione, la conciliazione, la redenzione è possibile.
Buonista come sempre sono buonisti i film con Tom Hanks, lento e piatto come non me lo aspettavo dopo quell'introduzione che abbatte la quarta parete e ci fa entrare nel mondo di Mister Rogers' Neighborhood, Un amico straordinario mi ha portato qui, con voi, a chiedermi se sono io il problema.
Insomma, con Mr. Pickles di problemi non ne ho avuti.
Qui ne ho trovati troppi.
Anche perché la struttura utilizzata, gli escamotage per non fare della classica storia di redenzione la classica storia di redenzione, non funzionano proprio. Altro che l'Episode 3101 (2x05) di Kidding!
A questo giro almeno Tom Hanks che sembra più inquietante del solito, silenzioso, pacato fino allo stremo, gentile fino allo sfinimento, non lo sopporto solo io.
Ma non basta un Matthew Rhys affascinante e bravo, non basta nemmeno la conciliante presenza della Beth (Susan Kelechi Watson) di This is Us a migliorare le cose.
La soluzione sarà stargli a largo per un po'. Sarà pure guarito dal Covid-19, ma meglio se teniamo le distanze io e Tom.
L'avevo visto appunto ai tempi degli Oscar e in realtà mi era piaciuto molto. Mi sono andata a leggere l'articolo da cui è tratto il film e la figura di Mr. Rogers è una di quelle che vorresti approfondire per cercare di capire come fosse possibile che fosse così serafico SEMPRE.
RispondiEliminaComunque, detto questo, nemmeno io apprezzo granché Tom Hanks, più o meno dai tempi del Codice Da Vinci.
Vieni anche tu nel Gruppo allora, c'è posto ;)
EliminaForse quell'articolo dovrei leggerlo perché la parte di Rhys è di certo la migliore, sono i toni del film -oltre a Hanks- a non avermi convinto.
A me non era dispiaciuto. Soprattutto grazie a quel finale con le note strimpellate male, che tanto dice.
RispondiEliminaArrivando dalla bellezza di Kidding, non mi è sembrato avere la giusta narrazione o la giusta struttura, troppo lento e piatto fino a quelle note.
EliminaE' un problema sì che non sopporti Tom Hanks, anche perché è uno dei miei preferiti, anche se non tutti i suoi film ho apprezzato...potrei non apprezzare questo per esempio, si vedrà.
RispondiEliminaAgli inizi pure mi piaceva, ma ero giovane io, adesso sembra scegliere sempre lo stesso ruolo e essere sempre Tom Hanks che interpreta l'eroe comune di turno. Solo come Sully mi è sembrato in forma, ultimamente.
EliminaTom ha fatto cose egregissime... certo non è Denzel.. ma ha un suo perché; personalmente è come Forrest che non l'ho sopportato
RispondiEliminaEcco, diciamo che pure Denzel non è nella cerchia dei miei attori preferiti, anzi, potrei pure partecipare ad un altro gruppo anonimo per lui...
EliminaTom Hanks, esaurita la spinta propulsiva iniziale, ora è terribilmente ripetitivo.
RispondiEliminaL'eroe comune americano. Per sempre.
EliminaPotrei odiarlo quanto te e probabilmente anche più di te. ;)
RispondiEliminaVada per la seconda, buonismo all'ennesima potenza.
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