Hot Shots!

#LaPromessa2021

Ehi, che fine ha fatto LaPromessa2021?

Siamo ormai a fine febbraio e non se n'è mai vista l'ombra.

Cos'è, mi credo che visti i titoli leggeri leggeri e decisamente nostalgici, quest'anno sarà una passeggiata?

Sì.

Lo ammetto, la sto prendendo un po' sottogamba questa Promessa, e complice il fatto che il compagno di visione fisso è il giovine che i film li ha scelti (che poi, chi altro potrebbe essere tra quarantene e coprifuoco? Ballo ballo è ancora lì, in attesa che il migliore amico possa venirmi a trovare in sicurezza), quasi mi dimentico che qualche titolo è meglio sfoltirlo.

Iniziamo, allora, e iniziamo da un grande classico.

Un classico di quelle commedie goderecce e parodistiche, che molto prima di Scary Movie si prendevano gioco dei grandi successi dell'epoca.

E così, abbiamo Hot Shots! che fin dal poster grida: sono Top Gun ma faccio ridere!

Lo dico subito: fa ancora ridere.

A volte in maniera imbarazzata, va sottolineato, altre per esasperazione perché la ripetizione funziona sempre quando si vuole strappare una risata.

Ma il modo in cui hanno preso un film involontariamente comico come Top Gun (penso alla scena omoerotica del beach volley, ovvio) e ne hanno fatto una versione non-sense arrivando a superare l'originale è da applausi.

Si parte con la stessa scena di apertura: prove di partenze e atterraggio in mezzo al mare, al tramonto, in cui le battute, le situazioni demenziali, si sprecano.

Poi si fa la conoscenza del belloccio Topper Harley (un giovanissimo e ancora astemio/sano Charlie Sheen), ovviamente tormentato dalla scomparsa poco eroica di un padre pilota, ovviamente chiamato a riprendere il volo, lui che è un asso.

Il "nemico" di turno è il figlio orfano di quell'uomo che il padre non è riuscito a salvare e questa è solo una delle tante, assurde coincidenze che si ripetono all'interno del campo base, dove pure uno che è soprannominato Sguardone trova posto.

La bella di turno è la nostra Valeria Golino, che oltre a mostrarsi sexy in una scena poco sexy che richiama le pratiche gourmet di 9 settimane e mezzo, si mette a cantare e ancheggiare come non la si credeva possibile: femme fatale che non disdegna una dose eccessiva di ironia, ora capisco com'è che in tanti se ne sono innamorati.

Procedendo per scene sempre esilaranti (Carne Morta è ovviamente il mio personaggio preferito), eccedendo giusto un po' nelle assurdità tanto che la pancia inizia a far male per le risate, Hot Shots! è però stata una visione con un risvolto di delusione.

Per tutto il film il giovine ha atteso la frase "Orsetti! Orsetti! Orsetti" che sempre declama al momento di scegliere le caramelle al cinema (ah! che ricordi!) che dopo una brevissima ricerca ha capito essere presente nel seguito. 

Nonostante l'entusiasmo, dubito che cederò a una replica.

Per il momento mi faccio bastare questa dose di leggerezza effimera e scanzonata tipica degli anni '90 di cui senza saperlo avevo un gran bisogno.