Benvenuti a bordo del volo ICP n° 0202
Siete pregati di riporre i vostri bagagli emotivi nelle apposite cappelliere, questo volo sarà un guilty pleasure come si deve, per staccare la spina.
Prendete posto, il viaggio sarà breve ma intenso, appena 8 episodi in cui però ci sarà spazio per una storia d'amore, facciamo due, per un omicidio, un intrigo internazionale, facciamo due, per look da favola e tante, tante bevute.
Allacciate le cinture, i colpi di scena non mancheranno e soprattutto la protagonista è di quelle che manda su di giri.
È la vostra hostess Kaley Cuoco che vi parla, che mette da parte la Penny che l'ha resa famosa per diventare un'assistente di volo che non vuole crescere, che ha traumi passati da affrontare e che li affronta una bottiglietta di vodka alla volta, che si ritrova una mattina con accanto il cadavere di quello che era l'amante di una notte, invischiata in un'indagine su un omicidio che dà il via ad indagini personali da strapazzo, scoperte di segreti bollenti che comprendono società fittizie, giri loschi e il coinvolgimento pure dell'FBI.
Destinazione centro sicuro.
Anche perché The Flight Attendant sembra ricalcare lo stile veloce e stilosissimo di Killing Eve, a partire da una sigla che ricorda quella di Mad Men, mettendoci dentro riferimenti pop, personaggi secondari da amare (un'avvocato come Zosia Mamet e la sua ritrosia alle etichette, un'amica come Rosie Perez con la sua crisi d'identità, una killer come Michelle Gomez che proprio Villanelle ricorda e un fratello come T.R. Knight che è stanco di dare un'altra possibilità) e un viaggio in giro per il mondo che tra Bangkok, New York e Roma fa perdere la testa.
Mettici poi che il morto in questione è un certo Michiel Huisman, che non scompare dopo il primo episodio ma resta lì, a tormentare e interrogare Cassie dalla sua coscienza giocando benissimo a livello di fotografia/regia su come questa coscienza viene arredata, mettici che il passato traumatico di Cassie è di quelli pesanti e il suo alcolismo non è trattato scadendo nella leggerezza, e il gioco è fatto.
Preparatevi al decollo, allora, The Flight Attendant porta in orbita con una protagonista piuttosto odiosa, che le sbaglia tutte ma che alla fine si fa perdonare e pure amare, anche quando parla un italiano stentato, anche quando i cliché romani abbondano.
Rimanete comodi e in attesa, una seconda stagione è già stata confermata.
Voto: ☕☕☕½/5
Non lo conoscevo, grazie! Sarebbe proprio bello vedere come se la cava Kaley fuori dalle canottierine di Penny :)
RispondiEliminaDicono che arriverà su Sky presto, io non ce l'ho fatta a resistere e risulta un guilty pleasure davvero irresistibile.
EliminaNeanch'io conoscevo, comunque bello rivedere la Kaley di TBBT ;)
RispondiEliminaIo che TBBT l'ho sempre visto male e a pezzi la riscopro qui, e la si odia e la si ama allo stesso tempo.
EliminaVista il mese scorso, ma non ne sono ancora riuscito a parlare. L'elemento thriller non è niente di che, però intriga, affascina e lei, a sorpresa, è di una bravura esagerata. Non me lo aspettavo.
RispondiEliminaNemmeno io, l'avevo ignorata in tutti questi anni come Penny, la riscopro in una serie che intrigava nella sua leggerezza e che invece è davvero ben fatta.
EliminaQuesti sono i guilty pleasure che piacciono anche a me.
Lei comunque secondo me nei panni di Penny era bravissima e quindi penso che sia una brava attrice in generale. Questa serie sembra interessante, quindi motivo in più per recuperarla... anche se chissà quando!
RispondiEliminaPurtroppo TBBT non l'ho mai seguita bene e solo in italiano nelle millemila repliche in cui ogni tanto incappavo. Qui mi ha proprio sorpresa, e la serie ti intrigherà di sicuro ;)
EliminaIo sono già decollato, e attendo di ritornare in quota con la stagione 2.
RispondiEliminaLa protagonista è una di quelle persone che, se tu sei ubriaco quanto lei, ti sembra favolosa e super divertente. Se invece sei sobrio, sì, è abbastanza odiosa. XD
Una descrizione perfetta per una protagonista imperfetta, ma che rende decisamente accattivante la serie. Capisco perché stava in classifica da te, ora.
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