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19 marzo 2021

Thriller 2x1 su Netflix: Red Dot - The Block Island Sound

Quando non sai più che vedere, anche i thrillerini/horrorini Netflix ti sembrano una buona soluzione.
Anche se i thrillerini/horrorini non saranno mai il genere per te, e i risultati sono questi.

Red Dot

Un survival movie nelle nevi della Svezia.
Visto il colpo di coda dell'inverno non è certo fuori stagione, ma non è certo min en kopp te (traduzione: my cup of tea).
La trama è piuttosto basilare: lui e lei in crisi di coppia cercano di recuperare l'amore perduto concedendosi un weekend in aperta montagna con tanto di notte in tenda a godersi l'aurora boreale.
Ma le cose fin dall'inizio non vanno come devono andare.
Parlo di quei bifolchi a cui urtano la macchina?
Parlo delle occhiatacce e delle scritte razziste (in quanto coppia mista) a cui devono far fronte?
No, parlo di due fattori che fanno scattare l'allarme "qui finirà male": 
- i due si portano dietro un cane, 
- lei è incinta.

Allarme: un cane e una donna incinta, chi se la vedrà peggio?

Insomma, due elementi che già fanno intuire che non sarà una passeggiata sopravvivere.
Tra scie di sangue, rischio congelamento, orsi da non svegliare, laghi ghiacciati e corse in motoslitta, quel che è certo è che un altro elemento sarà presente all'appello: il colpo di scena.
E così l'unico divertimento durante la visione è cercare di capire chi punta loro quel cerchio rosso da cecchino, e perché.
La soluzione più fantasiosa del previsto arriva senza nessuna preparazione come se all'improvviso si stesse guardando un altro film, con tanto di spiegone in flashback e inutili appostamenti con macchina fotografica a favore di chissà chi. Lasciando piuttosto basiti, F4.
La tragedia ha così fine, con uno strascico di cadaveri non indifferente, compreso il mio morale.



Voto: ☕½/5
The Bock Island Sound

L'horror soprannaturale-intimista in zona peschereccio.
Ancora una volta, non la mia cup of tea, e questa volta siamo in America e posso tenere l'abusata frase così com'è.
Ma la critica ne era entusiasta, come ogni mese si parla di horror dell'anno e allora, perché no?
L'atmosfera vuole essere tesa dall'inizio, non solo per l'espressione basita F4/d'orrore del padre di Harry che fa spavento, ma anche per un colonna sonora che cercando di aumentare la tensione con i suoi bassi, ha solo un effetto soporifero.


La storia, di per sé, male non sembra: strani fenomeni sconvolgono l'isola di Block: uccelli morti a mezz'aria, pesci che si spiaggiano, e il padre di Harry che fissa il vuoto, che in preda ad attacchi di pazzia o sonnambulismo sparisce in piena notte nel mezzo del mare.
Guarda caso a fare ricerche su quanto succede alla fauna dell'isola è incaricata la figlia/sorella Audrey che da lì si era allontanata, pronta ad additare la vita scapestrata del fratello… e viste le amicizie con certi cospirazionisti la si capisce pure.
Ma le cose peggiorano quando ad avere attacchi di pazzia/sonnambulismo/ipersensibilità elettromagnetica come un Chuck qualunque è Harry stesso, mentre noi abbiamo accesso a visioni e situazioni al limite del paranormale a cui non è facile dare una spiegazione.

Unico elemento horror? La comparsa continua di questo faccione.

Il mistero continua fitto fitto, aumentano le strane situazioni, quel padre continua a comparire con la faccia allucinata ad ogni aumento di volume della colonna sonora e in un finale a volume ovviamente altissimo la soluzione ci viene presentata con una metaforona/spiegone che fa perdere un po' di magia.
I protagonisti sono quasi troppo belli per il loro ruolo, pure qui il destino di un cane è già segnato e in fondo, viste le prime battute di sceneggiatura, anche il mio morale.
Peccato.

Voto: ☕☕/5

6 commenti:

  1. "Red Dot" finchè si limita ad essere un surival horror fa il suo dovere, poi si gioca una svolta che è un po' un salto dello squalo, se fosse rimasto sui binari iniziali sarebbe stato più riuscito ma anche più anonimo, mentre "The Bock Island Sound" mi ha convinto per l'atmosfera ma non per tutto il resto, sembra un generico episodio di X-Files con Mr. Faccione a spuntare ad ogni piè sospinto e poco altro. Cheers!

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    1. Esatto, si lasciano guardare ma non ricordare, buoni per una seratina disimpegnata in cui passare il tempo più a commentarli che a farsi impressionare.

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  2. Red Dot non mi è dispiaciuto per nulla, twist e rimaneggiamento compresi.
    L'altro devo ancora vederlo e, a tal proposito, ma com'è che tu non sai più cosa vedere e io non ho tempo nemmeno per vedere quello che mi interessa? ç_ç

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    1. Ho dimenticato di inserire che la variante "giovine" nella scelta di cosa vedere: il weekend scorso non avevo titoli che potessero coinvolgerlo e abbiamo optato per questi due.
      Ora finalmente c'è la lista degli Oscar da recuperare più qualche novità carina arrivata ieri, saranno serate decisamente più interessanti!

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  3. Le robe in lista da vedere non mi mancano, quindi non mi sono ancora ritrovato nella situazione estrema, degna di un survival, di dover ripiegare su questi thrillerini/horrorini. :D

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    1. Ora che ci sono i film degli Oscar non cadrò più in queste trappole.
      Brutti, brutti tempi.

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