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27 aprile 2021

Them

Mondo Serial

Come fai a consigliare una serie TV che fa così male?
Come riesci pure a guardarla, una serie che con il primo episodio ti manda a letto con un peso sul petto che non sentivi da un po', che ti mette addosso ansia, paura, agitazione, rabbia soprattutto. 
Rabbia per quello che dei cosiddetti esseri umani possono arrivare a fare?
Come riesci ad andare avanti, sapendo che ci saranno episodi ancora più violenti, con tanto di disclaimer ad avvertiti, che i contenuti saranno molto, molto espliciti, anche se la durata si affievolisce a 30 minuti per aiutarti ad uscirne prima, da Covenant I (1x05)?
Come si vive così, una vita intera, con la paura, la consapevolezza, di essere sempre giudicato, sospettato, non voluto, discriminato?
Già, come?
Il motivo per cui vedere Them, allora, sta tutto qui.


Perché ti cala nei panni di chi ha il colore della pelle diversa, e anche se si è negli anni '50 pastello, poco sembra cambiato oggi.
Di mezzo, come sempre, i soldi. E l'apparenza, principi tutti da rivedere.
Che il mercato immobiliare può solo trarre vantaggio se una famiglia nera si trasferisce in un quartiere borghese e bianco.
Vallo dire a loro, però.
Alla famiglia Emory che di traumi da superare ne ha già troppi, tra lutti e guerra, e che finisce nella bocca dell'inferno in quella Compton che dovrebbe essere il loro fresh start, con casalinghe annoiate e agguerrite.
Il solo modo di resistere, è andando altrove, con i proprio pensieri, con la propria mente.
E l'unico appunto che ho, in una serie per il cui l'abusato termine "pugno allo stomaco" calza a pennello, è che non serviva inserire un elemento sovrannaturale. 


No, di fantasmi, di presenze, di maledizioni e patti dal passato, potevamo fare a meno.
Bastavano questi bianchi razzisti a giustificare una mente che cerca rifugio altrove, sfociando nella violenza. Certo, così non avremmo avuto l'ormai immancabile episodio in bianco e nero (Covenant II, 1x09), che in quanto a sorprese e -ancora una volta- brutalità, non lascia indifferenti.
Quanto alle sottotrame che si creano -troppe, forse- finisce che poco importa di quella vicina ingombrante che ha lo sguardo gelido di Alison Pill, una che non ti aspetti in un ruolo simile, e il cui destino diventa una beffa sbrigativa che non dà né soddisfazione né umanizzazione.



Nuova serie antologica di Prime creata da Little Marvin e prodotta da Lena Waithe, che sembra prendere il filone lanciato da Jordan Peele con Get Out e Noi e diventare il nuovo American Horror Story, Them è stato accusato di essere troppo violento, di aver reso quelle violenze pornografiche. 
Violenze, però, vere.
Ancora oggi.
E allora, vederle, andarsene a letto con un peso al petto, è un piccolo prezzo da pagare, per capire in modo brutale, per rendere anche l'horror veicolo di un messaggio politico.

Voto: ☕☕½/5

8 commenti:

  1. Per mancanza di tempo sono ancora alla seconda puntata ma mette un'ansia terribile. Non per l'aspetto horror ma per quello sociale.

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    1. Io ero lì lì per lasciare al primo episodio: troppo per me, per questo momento.
      Mi sono fatta forza e sono andata avanti, ma la rabbia e l'ansia superano la paura dell'aspetto horror.

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  2. Bella e dolorosissima.
    La violenza è tanta, a volte gratuita, vero. Ma io ho impressa in testa la scena della ragazzina che si tinge la pelle di bianco con la vernice... Più disturbante di ogni spargimento di sangue.

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    1. Quella scena, l'amica che si crea, l'ansia che provoca una semplice entrata a scuola... davvero difficile da digerire.
      La violenza fa quasi meno male, io avrei solo evitato di inserire l'elemento "fantasy", non serviva davvero visti gli abitanti del quartiere.

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  3. Al momento, dopo 4 episodi, sono ancora fermo alla fase in cui fa troppo male per piacermi veramente. Non so... Per esprimere un giudizio completo devo vederla tutta, solo che ci sono vari intrattenimenti trash a distrarmi da visioni serie come questa che si fanno seguire con più piacere. :)

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    1. Ti capisco benissimo, io ho dovuto chiedere forza e consiglio prima di andare oltre il primo episodio che mi aveva fatto malissimo.
      Alla fine, ne è valsa la pena.

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