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27 ottobre 2021

PG: Psycho Goreman

La Settimana di Halloween

La formula perfetta per creare un film cult non esiste.
Anche se alcuni ingredienti sono comuni:

- Un protagonista fuori dagli schemi ed esagerato, insomma, idolesco
- Una situazione al limite del paradossale affrontata in modo anticonvenzionale
- Dialoghi zeppi di ironia senza farsi mancare qualche pop reference
- Un ritmo sostenuto a partire da un inizio che deve contenere una scena cult già in grado di far intuire il tono con cui si procederà, e un finale che la richiami
- Momenti assurdamente sdolcinati che nel mezzo del caos possano pure leggermente commuovere.

Ma il vero segreto, sta in come mescolare tutti questi ingredienti.
Nell'alchimia fra gli elementi e soprattutto nella consapevolezza che una ricetta da seguire pedissequamente non porterà ad alcun risultato se non ci si mette del cuore.
Nel suo essere assurdo, folle e quindi pronto a diventare un cult, PG: Psycho Goreman spunta tutta questa lista.


La protagonista è una bambina egocentrica e viziata, che non la dà mai vinta al fratello, che anzi tortura spesso e volentieri.
Giocando ad un gioco folle come Crazy Ball che potrebbe di diritto entrare nella seconda stagione di Squid Game, risvegliano un antico mostro alieno punito da una congregazione galattica e che è pronto a distruggere l'Universo intero.
Peccato che la gemma al quale deve obbedire finisca nelle mani proprio di quella bimbetta facile al comando, che lo obbligherà ai compiti più ingrati, che lo userà per terrorizzare la famiglia e il vicinato, in particolare -va da sé- il fratello.
Ovviamente, la congrega galattica non starà a guardare e tantomeno gli antichi alleati di quel mostro rinominato PG…


Se l'assurdità è servita, non mancano momenti slasher e d'azione in cui gronda ogni tipo di fluido da costumi artigianali degni di Doctor Who, momenti scult che vedono protagonisti un padre pigro e una madre stressata, dialoghi ironici in cui il tempismo è tutto, tanto che le grandi imprese di PG vengono prontamente ridimensionate.
Merito di Nita-Josee Hanna/Mimi, bimbetta odiosa al punto giusto ma capace di diventare un'eroina fuori dal comune, e merito di una sceneggiatura appassionata e appassionante che sembra riportare a quei cult anni '90 non propriamente per famiglia, ma che infine in famiglia si guardavano con piacere.


Ultimo ma non ultimo ingrediente, non manca la commozione finale, sulle note di una canzone so frigging absurd (cit.) e con ritorno di quel Crazy Ball di cui ora non resta che studiare le regole.
La paura non sarà di casa in questo film di Halloween, ma il divertimento è assicurato.

Voto: ☕☕/5

3 commenti:

  1. Mi pento di averlo visto da sola causa tempi tecnici, ma questo significa che potrò rivederlo in buona compagnia e continuare a spargere il verbo!
    Che film!

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  2. Gli ingredienti giusti per un cult, o almeno per un cult di quelli che piacciono a me, ci sono tutti. E infatti... l'ho adorato!

    In giro per questo Halloween non sto vedendo gente vestita da PG. Peccato sia rimasto un film troppo di nicchia, ma meglio per noi che lo abbiamo visto. ;)

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    1. Credo di averlo segnato grazie a te, o forse da Cassidy. In ogni caso, grazie, non vedo l'ora di rivederlo ;)

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