Windfall

Andiamo al Cinema su Netflix

Metti una rapina perfetta.

Intrufolarti in una villa paradisiaca, entrare indisturbato, fingerti il padrone di casa fino a trovare contanti e gioielli da portar via.

Metti che così perfetta, questa rapina, non è.

Con i padroni di casa che ti scoprono, con le telecamere a immortalarti, e allora tutta questo rischio, per pochi contanti e qualche gioiello, non sembra valer la pena.

Metti uno stallo perfetto.

Quello in cui con modi civili si aspetta il riscatto richiesto, notando le crepe in un matrimonio tutt'altro che idilliaco, finendo senza volerlo in una terapia di gruppo.

Metti tre attori, chiusi in una villa paradisiaca fuori Los Angeles, e crea un giallo degno di Hitchcock.

Un'atmosfera sinistra, nel sole californiano, un'attrice bellissima che dimostra di essere anche molto brava lontana da Parigi, due attori più fisici, che però i ruoli li scelgono bene.

Metti Charlie McDowell alla regia.

Che le dinamiche di coppia, la tensione in una villa isolata, l'aveva già regalata nel sorprendente The One I Love.

Mettili qui, Jason Segel, Jesse Plemons, Lily Collins e Charlie McDowell, loro che sembrano una famiglia allargata (marito e moglie con collaborazioni fra consorti), alle prese con il classico copione perfetto per i protocolli Covid: un cast ristretto, una sola location.

E il vero cinema esplode.

Quello basato sulle parole, sui silenzi, sulle inquadrature, più che sull'azione.

Su un ritmo sornione, e una colonna sonora di contrappunto, da cui ti aspetti l'inevitabile zampata finale.

Ci vuole pazienza, ci vuole il giusto mood, per entrare in questa piccola storia, in questi personaggi da più sfumature e in una regia fatta di dettagli.

Ma alla fine ne esce un gioiellino che graffia, e che dimostra come i bottle movie non finiranno mai di sorprendere.

Trailer

Voto: ☕☕☕/5