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17 maggio 2022

In Breve: Heartstopper - Russian Doll S02 - Grace & Frankie S07

Il target di Netflix sono ancora io?
Tra serie trash spagnoleggianti e guilty pleasure dalle venature porno, dovrei disdire il mio abbonamento a favore di Apple TV+ che sta sfornando solo titoli di qualità?
A vedere queste tre serie, che parlano di amori adolescenziali, squinternati trentenni e avventure senza età, posso rinnovare un altro mese senza troppi problemi.
Se ne parla, ovviamente, in breve:

Heartstopper


In Breve: Charlie è dichiaratamente gay, ma le sue prime esperienze sono tutt'altro che positive, con chi non accetta il suo orientamento o lo vive come un segreto inconfessabile. Quando conosce Nick, tutto cambia, o quasi.
Anche Nick ha paura ad accettare se stesso, a capirsi davvero, ma farlo assieme a Charlie, in un'amicizia che non può che sfociare nell'amore, rende tutto diverso.
A fare da contorno, altri coming out importanti, altri amori che nascono, in una realtà scolastica finalmente colorata e rappresentativa.


Chi c'è: ci sono i nuovi beniamini del pubblico Kit Connor e Joe Locke che riscrivono i canoni della bellezza, ma c'è soprattutto Alice Oseman alla scrittura, che adatta la sua graphic novel di successo per Netflix, lasciando a Euros Lyn la regia di tutti gli episodi.
E poi c'è lei, il bollino di garanzia inglese anche in un piccolo ruolo: Olivia Colman.

Momento Migliore: lo so che dovrei dire tutti i confronti aperti fra Nick e Charlie che dimostrano come parlare e condividere siano sempre le soluzioni giuste, ma non posso che esprimermi a favore di Tao e delle sue battute secche, dei suoi bronci, dei suoi balletti da classica spalla comica irresistibile.

Funziona? Sì.
A volte mi chiedo se è il caso di disdire l'abbonamento a Netflix visto che il suo target di riferimento ha ormai qualche decina di anni meno di me.
Ma quando trovo delle serie che parlano ai giovani d'oggi ma che allo stesso tempo sanno risvegliare sentimenti universali di prime volte, prime delusioni, difficile accettazione di sé, resto fedele.
Ad averne avute di serie così! Che raccontano bene disagi e tormenti, che mostrano soluzioni e che rappresentano, soprattutto.

Tornerà? Ancora non si sa.
Ma si possono rivivere i batticuori di Nick e Charlie grazie alla graphic novel ancora in fase di pubblicazione e grazie alla splendida colonna sonora che racchiude bellissimi brani indie-pop.

Voto: ☕☕/5

Russian Doll - Stagione 2


In Breve: Dopo tre anni di pace, la vita di Nadia torna ad essere turbata dagli schiribizzi del tempo.
Se nella prima stagione era intrappolata nel loop infinito del giorno del suo compleanno e della sua morte, ora, prendendo il treno della metro n.6 si ritrova sbalzata indietro nel tempo e soprattutto nel corpo prima della madre e poi della nonna.
Al centro, le fantomatiche monete d'oro perse dalla madre nei suoi episodi di schizofrenia a cui Nadia cercherà di porre rimedio andando a fondo alle sue radici ungheresi ed ebree.
Alan, non da meno, si ritrova a sua volta sbalzato nella Germania dell'est del 1962, nel corpo di sua nonna impegnata ad aiutare giovani studenti alla fuga dall'altra parte del muro.


Chi c'è: sempre lei, Natasha Lyonne, che si ama e si odia, che se ne frega di tutti, fuma, impreca ma allo stesso tempo scrive, dirige e recita senza problemi.
C'è poi un Charlie Barnett il cui ruolo è decisamente sminuito, e quasi irriconoscibili compaiono anche Chloë Sevigny e Annie Murphy.

Momento Migliore: come scegliere se le esperienze a cui Nadia va incontro prevedono dare alla luce se stessa, un viaggio allucinogeno nel mezzo di Budapest, la temporalità in rovina che crea doppioni e una corsa finale nel treno n. 6622 in cui ritrovare la sua intera famiglia, la sua intera storia, fino a scoprire le fondamenta della stazione metro?

Funziona? Confuso ma felice, sì.
Questa seconda stagione alza il calibro tanto quanto Natasha alza l'asticella del suo ego.
Il suo viaggio extracorporeo è in realtà un viaggio interiore, neanche si parlasse di matrioske.
I viaggi nel tempo e i loop temporali restano una materia difficile da maneggiare e il fatto che poco spazio sia dedicato all'avventura molto meno entusiasmante di Alan toglie consistenza agli episodi.
Ma nella sua follia, nella sua stranezza, conquista con facilità.

Tornerà? Natasha Lyonne ha definito Russian Doll un viaggio in tre atti.
Visto il successo di questa seconda stagione non si esclude un ritorno, magari in tempi più brevi per aiutare la memoria smemorata.

Voto: ☕☕½/5

Grace & Frankie - Stagione 7


In Breve: Grace e Frankie e Sol e Robert e Brianna e Mallory e Coyote e Bud.
Di nuovo insieme, di nuovo con le loro avventure che prevedono una toilette da vendere e una vita da rendere interessante, una memoria da gestire, un lavoro da mantenere e una relazione e una carriera da reinventare.
Di nuovo nella soleggiata casa al mare che tutti invidiamo, di nuovo alle prese con le grandi e le piccole disavventure della vita.
Questa volta, però, per l'ultima volta.


Chi c'è: sempre loro, le splendide Jane Fonda e Lily Tomlin, accompagnate da quei sornioni di Sam Waterston e Martin Sheen che si divertono e mangiano come non mai durante e fuori le riprese.

Episodio Migliore: vorrei dire che il classico bottle episode The Bunny (7x03) è il migliore a dimostrare come a volte basta poco -un tavolo, un ricordo del passato- per costruire un buon episodio. Ma di mezzo c'è un finale, attesissimo, in cui si teme per tutto il tempo una dipartita annunciata e in cui l'incontro con la segretaria d'eccezione di Dio rende questa conclusione la migliore possibile.

Funziona? Sì.
Anche se le stagioni passate erano spesso riempitive e frettolose, senza la giusta verve, la pausa forzata della pandemia e la decisione di arrivare ad una conclusione ha portato gli sceneggiatori a sforzarsi di più.
Certo, spesso ricompaiono scenari e personaggi che si erano dimenticati, ma allo stesso tempo l'affiatamento del cast, i momenti in cui si trovano tutti assieme e la splendida amicizia che lega Grace/Jane con Frankie/Lily rendono speciale questo saluto, che ha una sua compattezza.

Tornerà? Ovviamente, no.
La serie finisce qui, e finisce in modo splendido in cui le lacrime non possono che far capolino.

Voto: ☕☕/5

2 commenti:

  1. Io continuo a restare nel target di Netflix, decisamente, più che in quello delle sopravvalutate serie Apple. D'altra parte non sono mai stato un tipo Apple. Al diavolo la qualità! XD

    Heartstopper adorabile, e nelle ultime ore l'hanno superconfermata per altre 2 stagioni!

    Con Russian Doll sto faticando: la prima stagione non era male, ma non mi aveva entusiasmato. Con la seconda sono fermo dopo un paio di episodi.

    Grace & Frankie troppo, ma proprio troppo, poco adolescenziale per me. :D

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    Risposte
    1. Scavando, riesco a trovare su Netflix anche prodotti non per teen e finti teen ;)

      La conferma di Heartstopper è graditissima, non sarà niente di fenomenale e vive di cliché, ma c'è tanto cuore.

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