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16 agosto 2022

Notte Horror 2022 - Buffy l'ammazzavampiri

Dopo il recuperone dello scorso anno, mi mancava così tanto Buffy che ho avuto la malsana idea di andare a scoprire come tutto è iniziato.
Non si torna mai dove si è stati felici, dice un antico adagio, ma questa volta non c'era Sunnydale, non c'era Sarah Michelle Gellar o la Scooby Gang.
C'era invece una cacciatrice di vampiri che scopre il suo ruolo, e che con il successo (commerciale, non di critica) del suo film, ottiene un telefilm -sì, si chiamavano telefilm- per esplorarlo.
Magari, però, fosse andata così!
Perché questo Buffy, ha poco del germe della serie.
Una brutta e scialba copia, una copia non approvata nemmeno dal suo ideatore, Joss Whedon, che se n'è andato dal set, con la sua sceneggiatura rivista e corretta in modo da essere più leggera e che perde mordente.


E perde una rotta, soprattutto, perché questa Buffy un po' gioca a fare il film horror, un po' cerca di avere delle atmosfere sinistre, altre di diventare il classico film teen sui liceali americani fatti di bulli e apparenza, un po' regala scene d'azione senza alcuna tensione.
Insomma, con Whedon fuori gioco e in rotta con il regista Fran Rubel Kuzui, questo Buffy diventa un figlio mal riuscito di Mean Girls con Dracula e una spruzzata di un qualunque film di menaduro degli anni '80.
Il risultato è catastrofico, con Kristy Swanson che per prima non sembra sapere che direzione dare alla sua svampita Buffy, con Donald Sutherland e Rutger Hauer a parodiare se stessi nel peggiore dei modi nei panni di un osservatore che non ha un briciolo del fascino di Giles e un Maestro mal aiutato dagli effetti speciali.
Fortuna che ci si può rifare l'occhio con Luke Perry, qui come un incrocio tra il futuro Xander e l'indimenticabile Angel, a fare a pugni quindi con la profondità che avranno questi personaggi a venire.


E i brividi, visto che siamo pur sempre in una Notte Horror?
Non rilevabili.
Questi vampiri che non cambiano faccia e non scompaiono in una nuvola di polvere, non ne danno.
Brividi di incredulità, quelli sì, nel vedere un giovanissimo Ben Affleck in azione e una Hilary Swank lontana dai ruoli con cui la si ama.


Può sembrare che lo sconforto nasca tutto per l'inevitabile confronto con un titolo che ha poi fatto la storia della TV, ma anche preso di per sé, anche dimenticati che episodi, che personaggi, che evoluzione ha saputo rappresentare Buffy la serie, questo film non si regge sulle sue gambe.
Fragili e confuse, completamente fuori fuoco tanto che dall'inizio alla fine sembra di vedere due-tre film diversi.



Il lato positivo?
Aver ricordato quanto bene ero stata a Sunnydale lo scorso anno, e soprattutto quanto si sapeva ancora credere nella voce di un giovane sceneggiatore -per quanto ora silenziata  da comportamenti inadeguati-, nella sua visione, dandogli fiducia nonostante un flop.
Alla faccia delle cancellazione preventive decise dagli algoritmi di oggi.

Grado di paura espresso in Leone Cane Fifone:
1 Leone su 5


6 commenti:

  1. Se non c'è Sarah Michelle Gellar nemmeno mi scomodo per il recupero!! :D

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  2. La versione 1.0 uscita malino, che potrebbe essere un prequel della serie tappa dosi il naso, visto che del gran casino nella vecchio scuola ne parla anche la scooby-gang, ma meglio non cercare la "continuity" (Whedon da appassionato di fumetti mi giustificherebbe il termine), Kristy Swanson si lascia guardare, Rutger se la comanda poco convinto, ma resta una cosina, quasi una copia lavoro della vera serie ;-) Cheers

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  3. Si salvano gli attori ma non il film, davvero deludente.

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  4. Difficile immaginare che da una roba del genere ne sarebbe uscita una delle migliori di sempre, e invece...
    Questo film può sembrare inutile, ma è un'importante lezione su come tutto può succedere. :)

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  5. Il bello (Buffy la serie) senza il brutto non può esistere e questo film ne è la prova!

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  6. Quindi in due parole hanno cercato (fallendo) di sfruttare la fama di una serie di successo per monetizzare. Visto che a me di Luke Perry frega tutto sommato poco, lascerò perdere....

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