Il barbenheimer finisce con Ken e Kitty impegnati in uno di quei film leggeri e piacioni che mescolano umorismo-romanticismo-azione, che stanno tornando di moda.
Non me ne vogliano Ryan Gosling e Emily Blunt, ma il genere non fa comunque per me.
Le grandi star non hanno paura di mettersi in gioco con commedie romantiche e leggere, e così abbiamo il premio Oscar Anne Hathaway che si innamora dell'idolo pop della figlia, ricambiata.
Stuzzica più per la mancanza di un biglietto da pagare.
Un'eredità da dividere non in 5 ma in 6, con tutte le beghe di un passato di famiglia da risolvere.
Più che per il cast (Riccardo Scamarcio, Adriano Giannini, Valentina Bellè), intriga per la produzione Groenlandia.
Più dei biopic sui musicisti che non ci sono più e non incassano più come una volta, mi fanno specie i biopic sui musicisti ancora in vita.
Cosa ci sarà da scoprire su Gianna Nannini?
Dopo i musicisti, sta nascendo un nuovo genere che va ad esplorare la nascita dei cibi americani?
Dopo le Cheetos, abbiamo le barrette Kellog's, e in fondo sempre nel genere grandi marchi/grandi aziende, siamo.
Con Jerry Seinfeld, James Marsden, Melissa McCarthy, Hugh Grant e Christian Slater a tentarmi.
Ogni anno c'è una certezza: posso vedere quanti film voglio a Venezia, ma non beccherò mai il vincitore di Orizzonti. Quest'anno, poi, fiancata dalla durata (152 minuti) e dal sistema di prenotazione che dovevo battere per Bradley Cooper, sono pure uscita a metà di questo dramma scolastico a più voci dall'Ungheria... non fidatevi di me.
In attesa che la Pixar richiami a sé le famiglie, ci prova il gattone amante delle lasagne.
"The Fall Guy" ho già dato, quindi posso conentrarmi sugli altri, non molta roba considerando che la biopic su Gianna Nannini mi sembra bah, dopo "Supersex" questa italica riscoperta delle biografie mi fa sollevare un sopracciglio. Cheers!
RispondiEliminaLe biografie così premature mi fanno storcere il naso, credo di andare di Seinfeld e romanticismo per un weekend di leggerezza.
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