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21 giugno 2024

Giri/Haji

Mondo Serial

Kenzo Mori è un detective ligio al dovere, ma soprattutto alla sua famiglia, e quando scopre che il fratello che credeva morto è ancora vivo e sta scatenando una guerra fra Yakuze locali e internazionali, chiede di essere spedito in Inghilterra per ritrovarlo.
Sarah Weitzmann è una detective mal vista per come ligia al dovere ha denunciato il compagno poliziotto per aver piazzato prove pur di arrestare un importante criminale.
Rodney Yamaguchi è un ragazzo senza vergogna, né nei suoi gusti sessuali né nelle scelte di vita, che lo portano a vendersi, drogarsi, vivere in un buco senza rinnegare niente, nemmeno le conseguenze peggiori.
I destini di questi tre personaggi si incrociano a Londra, in quella che diventa un'indagine parallela a un omicidio su commissione, tenuto d'occhio dalla polizia giapponese, che ha interessi nella Yakuza a Tokyo e che si intreccia con la mafia albanese.


Ci sono poi un wannabe boss con il culto per l'Oriente, il suo ex socio con il dente avvelenato, una figlia che in casa non sta bene e scappa dall'altra parte del mondo, un detective inglese in scambio in Giappone che poco capisce e ancor meno si adegua, e c'è una moglie stanca dei silenzi del marito, c'è una fidanzata che si credeva vedova in ostaggio con il figlio, che assieme a una suocera dai modi sbrigativi danno vita a un trio in fuga che non ti aspetti.
Confusi dai tanti personaggi?
Dalle tante storie che si dipanano?
Giri/Haji è confuso solo in parte, svela le sue carte poco a poco mostrandoci flashback chiarificatori muovendosi sapientemente fra Giappone e Gran Bretagna.


Dovere e Vergogna.
Il dovere di fare la cosa giusta e di proteggere allo stesso tempo la famiglia.
Ma la Vergogna di non avere il coraggio di seguire gli ordini, di nascondersi, di sbagliare.
I toni di questa serie passano così dal serio al comico, in uno strano mix che funziona più nei momenti stralunati e divertenti che in quelli in cui ci si prende troppo sul serio.
Esagera, spesso, ed esagera ancor più nell'impostare una storia d'amore non così necessaria ai fini della trama e soprattutto in un balletto finale -sì ho detto balletto!- che dovrebbe chiarire futuri e probabili risoluzioni lasciando lo spettatore medio -me- più confusa di prima.
Forse la pandemia ha portato via anche la capacità di non mettere etichette?


Me lo chiedo, 5 anni dopo la messa in onda della serie su BBC e la pioggia di elogi ricevuti dai critici.
Io ho faticato più di quel che pensavo, mi sono appassionata più al passato che al presente, mi sono affezionata più al Rodney di Will Sharpe che a Takehiro Hira e Kelly Macdonald in un recupero che mostra un Giappone ben diverso da quello storico, molto più cupo e violento.
Come Londra, in realtà, dove i morti ammazzati non si contano e dove la corruzione impera.
A metà strada tra l'investigativo e l'intimista, la squadra che si mette in campo è di alti livelli e se non si è cinici come la sottoscritta, questi 5 disadattati che si scontrano, si riconoscono e si aiutano anche troppo, fanno il loro lavoro.
Anche a passo di danza.

Voto: ☕☕½/5

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