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31 luglio 2024

Il Ministero della Guerra Sporca

Andiamo al Cinema su PrimeVideo

Una storia tenuta segreta che riguarda un gruppo dell'esercito non propriamente dentro l'esercito, con licenza di uccidere e in missione per conto di Churchill per fermare la flotta tedesca nell'Atlantico e permettere così agli americani di attraversarlo in salvo.
Una storia fatta di agenti sotto copertura -compresa una donna che sfrutta il suo fascino- che vede il germe di James Bond al suo interno e che rischia tutto sia se soccombe ai nazisti sia se incrocia l'esercito inglese, che non riconosce la loro missione e che lo stesso Churchill negherebbe per evitare scandali.
Una storia così finisce nelle mani di Guy Ritchie che la modifica, la ricama, la fa entrare a forza nel suo immaginario e così i soldati sono soldati tutto muscoli, pompatissimi, hanno l'eleganza e la sfacciataggine tipica dei suoi gentleman, la donna in questione è una femme fatale con l'arguzia e il sangue, beh, scorre a fiumi.
Alla faccia delle sparatorie varie, questi ungentlemen (come da titolo originale) vanno sempre a segno e evitano ogni proiettile dando gran soddisfazione e lezione di stile su come si uccide un nazista.
Senza remore, senza rimorso.


La vena d'oro di Guy Ritchie prosegue nei suoi racconti molto maschi, nel suo stile sempre pop e cafone allo stesso tempo.
Piaccia o non piaccia, dopo anni di poca ispirazione tra serie TV e film, si divide fra le piattaforme e noi ringraziamo.
Ha trovato il suo equilibrio in film da streaming  torna ai film di guerra, dove ritrovare il beniamino Henry Cavill camuffato sotto barba e baffi nei panni di Gus March-Phillipps che assieme ai muscoli di  Alan Ritchson, Henry Golding, e Alex Pettyfer forma il quintetto che naviga in direzione dell'isola spagnola Fernando Po in pieno Atlantico, base nazista dove dev'essere fermata una nave italiana con il carico di rifornimento per i U- Boot tedeschi.
Come farlo?
Festeggiando.
Certo, prima si deve navigare in acque poco sicure, eliminando potenziali minacce di vedetta nazista e sfuggendo ai controlli inglesi, e poi, beh, assecondando il piano del principe dell'isola e delle sue bische organizzando una festa in maschera e una festa privata per gerarchi e soldati semplici, tenerli occupati anche grazie alle doti -canore e non solo- di Marjorine Stewart, mentre si procede ad affondare o rubare la Duchessa d'Aosta.
Facile no?
Strano ma vero, sì.


Perché come sempre Guy Ritchie gioca fluido, in una sequela di colpi che vanno a segno e di intoppi presto risolti, i suoi gentlemen se la cavano e portano a casa la missione avendo sempre il tempo di fare una battutina, lanciare una frecciatine -metaforica e non- e insomma, di farci divertire.
Ammetto che il machismo in atto è ad alti livelli, i muscoli di Ritchson, i camuffamenti di Cavill e un'Eiza Gonzalez che non regge i numeri musicali hanno convinto ma non entusiasmato, sarà anche che il film si muovo su molte scene d'azione, tantissime. E tutte musicate.
A tempo di jazz, di orchestra, il ritmo incalza e non molla senza lasciar respirare i personaggi ma solo le loro gesta.
C'è la Storia ma non la storia, con personaggi reali usati come macchiette come nel miglior cinema di genere, sia chiaro.
Se il pensiero, per la sfacciataggine, per la missione, corre ai Bastardi di Tarantino con tanto di citazione molto meno leggendaria nel farsi scoprire attraverso un piccolo dettaglio, il paragone meglio non farlo andare oltre.


A fatica ho ricordato un nome, ho associato un volto, soprattutto nella parte finale dove le foto molto meno muscolose e aitanti dei veri protagonisti vengono mostrate.
Come già con The Covenant, Guy Ritchie ha preso un racconto di guerra e lo ha fatto suo, non manca nulla del suo stile, non le scritte in sovraimpressione, non i personaggi macchiettistici.
Diciamo che si è fatto prendere la mano dal testosterone per coinvolgermi a dovere, questa volta.

Voto: ☕☕½/5

6 commenti:

  1. Per salvare la serata perfetto, meglio di "Operation Fortune", forse perché qui non aveva Giasone da far brillare come da contratto con l'attore. Poi che gli vuoi dire, nazi ammazzati male, mi compra sempre una storia con queste premesse ;-) Cheers

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    1. Meglio di Operation Fortune, peggio di The Covenant, ma forse perché non avevo un Jake con muscoli meno esagerati :)
      Guy Ritchie è il nuovo Shyamalan che era il nuovo Allen: il gioco è capire se è un'annata buona o meno.

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  2. L'ho visto proprio ieri sera ed era da un po' che non mi annoiavo così tanto. Protagonisti più capaci di supereroi, non sbagliano un colpo nemmeno a pagarli.

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    1. Alla prima visione mi sono addormentata dopo mezz'ora, ci ho riprovato e sono resistita, fortuna che era su piattaforma.
      Non mancano un colpo ma soprattutto ne prendono uno su 5, mica male!

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  3. Non il film migliore di Ritchie, di sicuro, ma mi ha divertito molto e non mi ha fatto addormentare, come mi succede sempre con i film d'azione. Poi, se in qualche modo c'entra con James Bond, ovviamente ha tutta la mia attenzione.

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  4. Mi annoia già fin dal titolo XD

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