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13 luglio 2024

Manodopera

Andiamo al Cinema a Noleggio

Arriva sempre il momento in cui parlare della propria famiglia.
Per un regista, la questione è sempre lì, sospesa e in attesa.
Il punto è come raccontarla.
Non un semplice documentario, non una semplice ricostruzione, Alain Ughetto ha deciso di mettere la sua arte d'animatore al servizio della storia del nonno.
Patriarca che non ha mai conosciuto ma che ha segnato il destino della sua famiglia decidendo di trasferirsi dal Piemonte alla Svizzera e infine in Francia, tra povertà assoluta, figli che nascono e muoiono, paesi che si svuotano e l'ombra lunga del fascismo a rincorrerli.


E il razzismo, pure, che in Francia gli italiani erano la manodopera, certo, i lavoratori instancabile per costruire tunnel e muri, ovvio, ma sporchi e rozzi come bestie, come cani.
Da qui il titolo originale Interdit aux chiens et aux Italiens, cartello che si poteva trovare in alcuni locali.
Alain il nonno non  l'ha conosciuto, la sua storia è ricostruita a partire dai racconti della moglie, donna che ha cresciuto perlopiù sola 7 figli, che ha aspettato il marito emigrato in Svizzera con i fratelli, soldato in Eritrea, e che solo della sua famiglia è tornato a casa. E da casa si è deciso ad andarsene, troppa povertà, troppo poco lavoro, lì. In anni in cui erano gli italiani, appunti, ad andarsene lasciando quel paesino sperso nelle montagne che porta il loro nome, Ughettera, a essere ripreso dalla natura.


Il racconto è semplice, è toccante, è diretto.
L'inventiva sta nell'animazione a passo uno, nella ricostruzione in plastilina di parenti e di momenti e dell'interazione dello stesso Alain con loro.
Fornendo assistenza e qualche momento buffo, che non guasta in una storia in cui le tragedie non mancano, ma che raccontate dalla voce materna fanno parte della vita. Della loro storia.
È un modo per Ughetto di conoscere e riappropriarsi delle sue origini, ritrovando quel borgo abbandonato, quegli oggetti che hanno scavato e indurito e segnato le mani di un nonno che sono così simili alle sue. Che la sua storia ha deciso di plasmarla. In tutti i sensi.


Voto: ☕☕½/5

4 commenti:

  1. Da piemontese che considera la Francia quasi come una seconda patria, mi sa che potrebbe interessarmi :)

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    1. Brevissimo ma intenso, una sorpresa italo-francese che fa scendere anche qualche lacrimuccia.

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  2. Un gioellino che purtroppo non ha avuto vita facile in sala. Speriamo che con lo streaming riesca ad avere l'attenzione che merita... perchè merita davvero!

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    1. Purtroppo al cinema è stato snobbato alla grande, lo cercavo da tempo ed era proprio come me lo immaginavo: bellissimo.

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