Dopo molte settimane piatte, finalmente titoli interessanti, titoli attesi, titoli pronti a dividere arrivano in sala. Era ora!
Schivare le critiche da Cannes non è stato un compito facile, ma cercherò di resistere qualche altro giorno perché il tanto atteso film di Francis Ford Coppola va visto anche solo per l'impegno e la pazienza che ci ha messo per farlo come voleva lui.
Sebastian Stan nei panni del giovane Donald Trump?
Una trasformazione che sembra impossibile per un film che sembra prematuro, di troppo e a dare importanza a un personaggio così alla ricerca dei riflettori.
La curiosità comunque c'è, anche solo per come Trump ha cercato di boicottarlo.
Un sequel era inevitabile e visto come si può giocare con questa maledizione sorridente che corre come una catena di S. Antonio, ci si possono inventare mondi.
Farlo nel non così roseo dietro le quinte di una popstar sembra la carta giusta.
Almeno per convincere i più giovani alla visione.
Anna Kendrick esordisce alla regia e lo fa con un thriller true crime che vede protagonista il Dating Game Killer, serial killer degli anni '70 famoso per aver partecipato a uno show TV in cerca d'amore.
L'inquietante Tony Hale lo interpreta in una storia degna di un film, appunto.
Tipica commedia d'azione con un gran cast?
Sembra, e nonostante la presenza dei gemelli diversi Peter Dinklage e Josh Brolin, più Brendan Fraser e Glenn Close l'attrattiva manca.
Nella scena del crimine che stanno ripulendo, due operai trovano una valigetta piena di soldi.
A me basta il nome di Jonathan Rhys Meyers per sapere che è un filmino evitabile, Antonio Banderas e Melissa Leo non mi fanno cambiare idea.
Da Londra alle Langhe per accudire il nonno che soffre di demenza e scoprire le magiche terre del tartufo.
Una storia semplice per un cinema italiano che ci prova.
Giampaolo Morelli dirige e interpreta quella che sembra la più classica commedia romantica che per convincere i più è pure ambientata in una clinica veterinaria.
Giocare facilissimo, con il titolo peggiore.
Chissà come, trova spazio nella distribuzione un film tedesco che con i toni da commedia esplora il rapporto dei giovani con l'alcool.
Mi verrebbe da dargli una chance.
Ma Anna Kendrick ha ancora una carriera? Un tempo era ovunque. Visti i due opposti (per qualità) "Smile 2" e "Megalopolis" posso dedicarmi al Trump-Film, il fatto che sia stato così osteggiato, già me lo rende simpatico. Cheers!
RispondiEliminaIl Trump-film è già sparito dalle mie parti, e Smile2 è solo in orari da ragazzetti. Dovrò farci pace prima o poi.
Elimina