I numeri due di Clint Eastwood e Ridley Sott sono pronti a darsi battaglia al botteghino, e anche lo streaming si ferma e resta a guardare:
Non avendo troppa simpatia per Russell Crowe, non sono mai stata una fan de Il Gladiatore.
Questo sequel inatteso e diverso firmato da un regista che ormai non guarda più in faccia nessuno, ispira pochissimo nonostante la presenza di Paul Mescal e Pedro Pascal che sono quasi uno scioglilingua da scrivere accoppiati.
Spazio ai fan, io tentenno.
L'instancabile Clint firma un thriller giudiziario su un caso di omicidio e un giurato dalla coscienza sporca.
Un genere che è sempre un piacere vedere, un po' come Nicholas Hoult.
Come dirgli di no?
Prolifico tanto quanto Clint, riecco Edoardo Leo che questa volta si dà alla rilettura dell'Otello di Shakespeare ambientato nel traffico di droga di Ostia.
Operazione decisamente rischiosa.
Dal regista del non così entusiasmante Sesso sfortunato o follie porno, un altro film osannato dalla critica e ai Festival e pure su Pensieri Cannibali.
Da cercare con il lanternino, ma la curiosità c'è.
Nati lo stesso giorno a un minuto di distanza, due giovani vivono vite diverse ma sono chiamati a ricontrarsi e fare un confronto.
Classica commedia romantica tutta zucchero e bellezza, con Lucien Laviscount e Sophie Cookson e la Londra delle feste.
Una bambina scompare nel nulla e i genitori iniziano a ricevere misteriosi videoclip di chi da anni li segue e li spia.
C'è molto dietro questo racconto fatto di sguardi e di stalker, in un film non facile presentato a Venezia che chissà come è riuscito a frasi spazio nella nostra programmazione.
Ne ho parlato QUI
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