Andiamo al Cinema e su Netflix
Dopo l'animazione ambientalista, si torna al classico.
Con la Disney che ripropone una principessa che principessa non è e Netflix che risponde con una principessa molto più, beh, classica.
Un confronto fra Oceania 2 🌊 e Spellbound 👾 nasce nuovamente spontaneo:
TRAMA
🌊 Vaiana avrà anche permesso al suo popolo di esplorare il mare, di uscire dal reef e di trovare una natura florida con cui convivere, ma davvero non c'è nessun altro là fuori? Altra gente, altri popoli?
Una visione, una missione, un viaggio verso quella che è una leggenda che potrebbe essere verità la rimette in mezzo all'oceano questa volta accompagnata da una ciurma non propriamente affidabile ma di gran cuore. Alla ricerca della sommersa Motufetu!
👾 I genitori della principessa Ellian sono dei mostri.
Letteralmente.
Trasformati in due enormi esseri ingestibili e che tutto distruggono, come farli tornare alla normalità?
È passato un anno e il popolo è ancora ignaro dei fatti, con la giovane a reggere il regno e il peso della gestione di un castello, ma un viaggio nella Foresta Nera potrebbe spezzare il sortilegio.
SVILUPPO
🌊 Fin dalla prima canzone, nuovi personaggi vengono presentati e sembrano quelli giusti per accompagnare Vaiana nella sua avventura. Un vero cattivo qui non c'è, c'è la forza di volontà e il coraggio che deve essere trovato anche quando non sembra più esserci una via da percorrere e ci si sente persi.
Nel lungo e pericoloso viaggio verso Motufetu, nascosta dal temibile Nalo, c'è spazio per molte canzoni, incontri inaspettati, reunion strappalacrime e tante risate.
👾 Come le più classiche fiabe, si procede per tappe, per prove e ostacoli all'interno di una Foresta che prende forza dalle nostre debolezze, dalla rabbia e la frustrazione che, beh, ci trasformano in mostri.
Anche qui si va di incontri, di feste e canzoni, con un esercito all'inseguimento della Principessa che vuole confinare i Mostri per far tornare la pace.
CAST
🌊 Confermati Auliʻi Cravalho e Dwayne Johnson come protagonisti principali, molte nuove aggiunte tra cui spiccano il fanboy Moni, il genio sregolato di Loto e il burbero Kele, anche se il mio preferito resta il gallo Heihei.
Mi aspettavo di più dalla vampira Matangi che sembra quasi dimenticata dalla trama fino a una scena mid-credit che fa presagire altri capitoli in arrivo. Anche solo per dare spazio a Nalo.
👾 Un cast di tutto livello per il nuovo film prodotto dal reietto John Lasseter. La famiglia reale è doppiata da Rachel Zegler, Nicole Kidman e Javier Bardem, ma c'è spazio anche per Nathan Lane e Tituss Burger, con John Lithgow a divertirsi.
Insomma, niente male per un film classicissimo che doveva finire prima alla Paramount, poi su AppleTV+ e infine è approdato su Netflix.
PUNTI DI FORZA
🌊 Un effetto nostalgia che in realtà è fresco fresco. Un seguito che dà respiro all'ambientazione e alle tradizioni hawaiane, che rituffa in quel mondo magico e bellissimo di appena 8 anni fa.
Le canzoni sono poi di facile presa e non prendono il sopravvento su una trama che sa proseguire sui suoi piedi, pardon, sui suoi remi, grazie anche all'aggiunta di personaggi che sono più di macchiette e che aiutano il coraggio di Vaiana a emergere.
L'animazione, pur giocando con balletti e fanfiction, è sempre di alto livello.
👾 Una classicità che sembrava fuori moda, una principessa, un regno da salvare e un percorso ad ostacoli per farlo.
Vediamolo come punto di forza, visto il messaggio sottolineato con l'evidenziatore di parlare di un tema non troppo facile come il divorzio a bambini decisamente piccoli, di cui il film è chiaramente il target.
DIFETTI
🌊 Una presa minore, rispetto a un primo capitolo per cui comunque non è mai scoccato il colpo di fulmine. Nemmeno a una seconda recentissima visione. Una seguire senza appassionarsi, almeno finché le cose non si fanno serie, finché i sentimenti non entrano in gioco e allora lì la commozione bussa.
Problema personale.
In attesa di altri capitoli che sicuramente mi godrò.
👾 Una classicità che sembrava fuori moda, e che ritorna dicendo qualcosa di nuovo in modo nuovo, ma anche in modo piuttosto didascalico.
La principessa perfettina e buffa, la spalla comica che è uno scoiattolo viola piuttosto antipatico fino allo scambio di corpo, due mostri per cui provare poca simpatia… Non il migliore del cast animato, non aiutato da canzoni che arrivano a gamba tesa ogni 3x2 facendo alzare gli occhi al cielo.
Anche perché non certo memorabili.
E QUINDI?
🌊 La Disney ce la fa un'altra volta. Già record di incassi, già osannata dalla critica, ripete il miracolo pur riuscendo a non appoggiarsi sugli allori.
È già tanto di questi tempi, mettici che la storia di Oceania è un mondo che fa sognare e che una canzone come Can I Get a Chee Hoo? riesce a fare presa in un mondo musical piuttosto piatto, e non posso che approvare.
Voto: ☕☕½/5
👾 Netflix si conferma patria di un'animazione per bimbi molto piccoli, almeno per i lungometraggi. Se le famiglie sono il suo target, con le madri prese dai true crime e dal sesso facile, ai più piccoli si danno in pasto storie non troppo originali con messaggi edificanti che le sollevano dall'anonimato.
Tanto basta per strappare la sufficienza.
Voto: ☕☕½/5
Quanto ho odiato il primo Oceania! :)
RispondiEliminaChissà se il sequel mi farà cambiare idea (ne dubito)