#LaPromessa2025
Chissà perché una commedia con venature horror è entrata nell'immaginario collettivo di una generazione di bambini.
Quanto sapevano essere permissivi, i genitori, una volta?
Anche in età impressionabile, lasciavano vedere un film che sì, faceva ridere, sì, aveva personaggi buffi basati su cliché degli Stati Uniti più profondi, ma che aveva anche alcune sequenze da brivido e morti tragiche, bestiame compreso.
La reazione mia e di mia sorella?
Inventare un gioco, che altro non era che una versione casalinga di The Floor is Lava, in cui cercare di muoverci nella nostra stanza e un po' per l'intera casa passando su sedie, tavoli, mobili. Ci riusciva più facile giù nel bar di famiglia, divertendo i clienti con le nostre acrobazie fra tavolini e sedie e quant'altro.
Non ditelo agli ispettori d'igiene, ormai è un danno in prescrizione.
Dicevo, la nostra reazione è stata questa e visto oggi, a quasi 30 anni di distanza, mi viene voglia di fare lo stesso.
Diciamo che mi si è pure riaccesa la cotta per un Kevin Bacon che si diverte e che in coppia con il più dimenticato Fred Ward fa faville.
Insieme sono Valentine "Val" McKee ed Earl Bassett, tuttofare di Perfection Valley (14 abitanti), chiusi in quel paesino ai piedi della catena montuosa del Nevada, a raggranellare quel che basta per spassarsela nel weekend e poi ricominciare.
È tutta qui la vita? Passare da una ragazza all'altra, una più superficiale dell'altra, e da una bevuta all'altra con lavori via via più umilianti?
Sembrano entrambi pronti a cambiare idea e a cambiare vita, ma il destino, sotto forma di un vermone gigante che vive sottoterra, si mette fra i loro piani.
Quasi letteralmente.
Seminando morte e panico, ma anche l'interesse scientifico di una scienziata lì a studiare sismi e movimenti.
Se le strade sono bloccate, se mettersi per strada rappresenta un pericolo visto quanto ogni singola vibrazione è un richiamo di morte, non resta che unire le forze con gli altri sparuti abitanti di Perfection Valley facendo fare un altro gioco -un po' più macabro- del "chi si salverà? Chi sarà il prossimo a essere fagocitato da questo vermone?".
Il successo di Tremors nella sua semplicità e nella sua leggerezza sta tutto nell'equilibrio di una sceneggiatura scritta con il bilancino.
L'opera è di Steven Seth Wilson e Brent Maddock, che già avevano ottenuto successo con Corto Circuito, Miracolo sull'8ª strada e poi con Papà è un fantasma, firme, insomma, di classici degli anni '80 come avessero trovato la formula magica che non si ripeterà per gli altri capitoli di questa saga.
Quella di personaggi che aderiscono a cliché ben precisi, ma che sanno essere utili e cambiare e essere approfonditi, quello dell'azione con un minimo di brivido fra un attacco all'altro di questi Squali di terra, e il riferimento non è certo buttato per caso.
Insomma, a distanza di 37 anni Tremors continua a divertire e a farsi voler bene nella sua ignoranza ricercata e nella sua sagacia in soluzioni per non toccare terreno e far fuori certi vermoni.
Certo, i seguiti -serie TV compresa- come per Kevin Bacon non mi va di andarli a vedere, ma questo tuffo nostalgico con brividi leggerissimi come richiesto dall'estate, sono un ottimo modo per concludere la Settimana Horror.
E se non vi basta la mia, di opinione, martedì potete trovare quella di Pensieri Cannibali che l'ha scelto saggiamente per il suo appuntamento con la Notte Horror.
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Grado di paura espresso in Leone Cane Fifone: 1 Leoni su 5 |
La pubblicità che passava in tv di "Tremors" era spaventosamente spettacolare, uno die motivi per cui è diventato giustamente di culto per la nostra generazione, è "Lo squalo" ma con la sabbia al posto dell'oceano e una gran coppia come Gavin Pancetta e Ferdinando Reparto. Cheers!
RispondiEliminaRecentemente mi sono rivista tutta la saga, e poso dirlo? Alla fine dell'ultimo film ho pianto un pochino. C'era anche una serie tv ma non sono riuscita a trovarla in giro. Comunque quello dei Graboid è un mondo in cui torno sempre volentieri e che mi fa sempre sorridere.
RispondiEliminaPiccolo spoiler: la mia opinione sarà un pochino meno benevola nei confronti di questi vermoni giganti :)
RispondiEliminaBello il gioco di saltare su sedie a tavoli! Peccato non averci pensato da bambino. Adesso forse sono un po' troppo cresciuto per farlo XD