Il Fabbricatorte
La mezza stagione, per quanto in molti la dichiarino inesistente, c'è eccome. Tra sbalzi di temperatura, piogge improvvise e venticello, il raffreddore la fa da padrone. Perchè non aiutarsi con un po' di ricarica di vitamine?
Questi dolcetti, oltre a essere gustosi e divorabili in un sol boccone, racchiudono tutto ciò che ci può aiutare, e possono ben consolare dopo la visione del finale di Breaking Bad (per il commento, appuntamento a domani!).
INGREDIENTI per circa 20 CUPCAKES
3 uova
125g di burro
150g di zucchero
150g di farina
150g di carote
2 arance
1 limone
2 cucchiaini di lievito
sale
PROCEDIMENTO
Iniziare a mescolare il burro lasciato ammorbidire a temperatura ambiente con lo zucchero fino a creare una crema spumosa. Quindi, una alla volta, aggiungere le uova e poi gli altri ingredienti (farina, lievito e sale).
A parte grattugiare alla julienne le carote e la scorza delle arance e del limone. Aggiungere anche questi al composto amalgamandoli bene.
Preparare quindi gli stampini imburrati e infarinati (al naturale se in silicone) e riempirli per 3/4. Mettere in forno ben caldo a 180° per 15 minuti e.... Buon Appetito!
Pagine
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30 settembre 2013
Biglietti, Prego! - Il Boxoffice del Weekend
La scorsa settimana, causa Emmy, l'appuntamento con la classifica era saltato, ma visto il primo posto tutto blu è stato meglio così. Passati 7 giorni, però, le cose non sono cambiate e gli omini alti tre mele o poco più continuano a svettare sugli altri.
Fortuna che a completare il podio ci sono registi saldi come Ron Howard e la Coppola e che pure il Leone d'oro resiste tra commedie e film fracassoni. A demoralizzare il tutto, ci pensa, purtroppo, il sesto posto....
Ecco i dettagli:
1 I puffi 2
week-end € 1.836.340 (totale: 4.294.480)
2 Rush
week-end € 1.497.368 (totale: 3.932.948)
3 Bling Ring
week-end € 1.416.675 (totale: 1.416.675)
4 Sotto Assedio - White House Down
week-end € 670.181 (totale: 670.181)
5 Come ti spaccio la famiglia
week-end € 634.872 (totale: 3.315.378)
6 Universitari - Molto più che amici
week-end € 356.501 (totale: 356.501)
7 Percy Jackson e gli Dei dell'Olimpo - Il mare dei mostri
week-end € 319.567 (totale: 2.888.456)
8 Sacro GRA
week-end € 289.041 (totale: 547.647)
9 Redemption - Identità nascoste
week-end € 276.361 (totale: 276.361)
10 La fine del mondo
week-end € 171.532 (totale: 171.532)
Fortuna che a completare il podio ci sono registi saldi come Ron Howard e la Coppola e che pure il Leone d'oro resiste tra commedie e film fracassoni. A demoralizzare il tutto, ci pensa, purtroppo, il sesto posto....
Ecco i dettagli:
1 I puffi 2
week-end € 1.836.340 (totale: 4.294.480)
2 Rush
week-end € 1.497.368 (totale: 3.932.948)
3 Bling Ring
week-end € 1.416.675 (totale: 1.416.675)
4 Sotto Assedio - White House Down
week-end € 670.181 (totale: 670.181)
5 Come ti spaccio la famiglia
week-end € 634.872 (totale: 3.315.378)
6 Universitari - Molto più che amici
week-end € 356.501 (totale: 356.501)
7 Percy Jackson e gli Dei dell'Olimpo - Il mare dei mostri
week-end € 319.567 (totale: 2.888.456)
8 Sacro GRA
week-end € 289.041 (totale: 547.647)
9 Redemption - Identità nascoste
week-end € 276.361 (totale: 276.361)
10 La fine del mondo
week-end € 171.532 (totale: 171.532)
29 settembre 2013
Rumors Has It - Le News dal Mondo del Cinema
Il Vento si Alza, presentato a Venezia 70, è l'ultimo film del maestro Miyazaki, ma non per questo lo studio Ghibli si ferma, anzi! Ben due progetti stanno movimentando le acque: da una parte abbiamo La storia della principessa Kaguya, diretto da Isao Takahata e già uscito in Giappone; dall'altra il regista di Arrietty, Hiromasa Yonebayashi, che potrebbe riportare in auge Porco Rosso in un sequel scritto dallo stesso Hayo. L'attesa non dovrebbe essere molta per scoprire le carte in tavola, l'uscita è prevista infatti per il 2014.
Erano in sette ma a spuntarla è stato solo lui, Paolo Sorrentino. Sarà quindi La grande bellezza a rappresentare l'Italia agli Oscar, ora non resta che aspettare il 16 gennaio per scoprire se, finalmente, torneremo a far parte delle nominations finali.
Continuano intanto le uscite promozionali riguardanti Nymphomaniac. Il capitolo 4 del nuovo e già discusso film di Lars von Trier è intitolato Delirium, ecco la clip:
e la foto di accompagnamento:
Di anni per bissare il successo di Little Miss Sunshine ne hanno impiegati ben 8, ma ora, superata brillantemente la "seconda prova" con Ruby Sparks, Jonathan Dayton e Valerie Faris hanno già le idee chiare. La scelta per il prossimo progetto è caduta infatti sul romanzo I'm Proud of you di Tim Madigan. Al centro della storia un marito e padre assente la cui vita cambierà con l'incontro del leggendario Mister Rogers, popolare conduttore televisivo degli anni '70. Attesa, ovviamente, per il cast.
Gary Ross avrà anche abbandonato la saga di Hunger Games al primo capitolo ma non sta certo con le mani in mano. Mentre si accinge a girare il prequel di Peter Pan dal vero, il regista ricontatta la sua Katniss/Jennifer Lawrence per un progetto molto audace: la trasposizione -dopo Elia Kazan- del capolavoro di Steinbeck La Valle dell'Eden. Come se non bastasse, c'è nell'aria anche un altro adattamento, del non così celebre romanzo Burial Rites, di Hannah Kent ambientato nell'Islanda di inizio '800 e con protagonista una donna condannata a morte.
Pure Derek Cianfrance ha un'agenda fitta di impegni. Dopo Come un tuono e il già raccontato The light between the Oceans, sarebbe interessato al best seller di di James Andrew Miller e Tom Shales ESPN: Those Guys Have All the Fun. Attraverso ben 500 interviste, i due scrittori hanno ricostruito la storia e il successo del canale sportivo americano partendo dalle origini locali. Curiosità nel vedere come il tutto verrà adattato.
Kevin Smith è invece molto più franco rispetto alla sua filmografia: il prossimo Walrus viene girato principalmente per finanziare la produzione di Clerks III, il cui copione è già pronto. Questo non sminuisce però la carica ironica e assurda del progetto, tratto da una storia vera, che vede Justin Long impersonare un uomo che ha vissuto in un'isola deserta con la sola compagnia di un tricheco. Tornato in città, paga e assume in casa chi può impersonare l'animale al suo fianco.
Erano in sette ma a spuntarla è stato solo lui, Paolo Sorrentino. Sarà quindi La grande bellezza a rappresentare l'Italia agli Oscar, ora non resta che aspettare il 16 gennaio per scoprire se, finalmente, torneremo a far parte delle nominations finali.
Continuano intanto le uscite promozionali riguardanti Nymphomaniac. Il capitolo 4 del nuovo e già discusso film di Lars von Trier è intitolato Delirium, ecco la clip:
e la foto di accompagnamento:
Di anni per bissare il successo di Little Miss Sunshine ne hanno impiegati ben 8, ma ora, superata brillantemente la "seconda prova" con Ruby Sparks, Jonathan Dayton e Valerie Faris hanno già le idee chiare. La scelta per il prossimo progetto è caduta infatti sul romanzo I'm Proud of you di Tim Madigan. Al centro della storia un marito e padre assente la cui vita cambierà con l'incontro del leggendario Mister Rogers, popolare conduttore televisivo degli anni '70. Attesa, ovviamente, per il cast.
Gary Ross avrà anche abbandonato la saga di Hunger Games al primo capitolo ma non sta certo con le mani in mano. Mentre si accinge a girare il prequel di Peter Pan dal vero, il regista ricontatta la sua Katniss/Jennifer Lawrence per un progetto molto audace: la trasposizione -dopo Elia Kazan- del capolavoro di Steinbeck La Valle dell'Eden. Come se non bastasse, c'è nell'aria anche un altro adattamento, del non così celebre romanzo Burial Rites, di Hannah Kent ambientato nell'Islanda di inizio '800 e con protagonista una donna condannata a morte.
Pure Derek Cianfrance ha un'agenda fitta di impegni. Dopo Come un tuono e il già raccontato The light between the Oceans, sarebbe interessato al best seller di di James Andrew Miller e Tom Shales ESPN: Those Guys Have All the Fun. Attraverso ben 500 interviste, i due scrittori hanno ricostruito la storia e il successo del canale sportivo americano partendo dalle origini locali. Curiosità nel vedere come il tutto verrà adattato.
Kevin Smith è invece molto più franco rispetto alla sua filmografia: il prossimo Walrus viene girato principalmente per finanziare la produzione di Clerks III, il cui copione è già pronto. Questo non sminuisce però la carica ironica e assurda del progetto, tratto da una storia vera, che vede Justin Long impersonare un uomo che ha vissuto in un'isola deserta con la sola compagnia di un tricheco. Tornato in città, paga e assume in casa chi può impersonare l'animale al suo fianco.
28 settembre 2013
Il Gigante di Ferro
Once Upon a Time. -1999-
Lo so, lo so. Dovrei essere scomunicata dal magico mondo dei fan dell'animazione non avendo visto prima questo gioiellino. E lo dovrei essere a maggior ragione visto che proprio questo film ha spalancato a Brad Bird le porte della Pixar dove ha potuto sperimentare tra Gli Incredibili e Ratatouille.
Però, suvvia, il fatto di essere riuscita a recuperarlo e, soprattutto, ad amarlo mi dovrebbe far perdonare, no?
In ogni caso, se anche voi avete fatto il grave errore di ignorare fin'ora Il gigante di ferro, cogliete la prima occasione possibile e recuperatelo, perchè, al di là dell'animazione, onestamente invecchiata malino, non ve ne pentirete.
Perchè, chiedete? Non solo per la bellissima trasposizione del mondo pieno di paure e di misteri degli anni '50, scossi dalla guerra fredda e dalla continue minacce nucleari, ma anche per il sentimento di amicizia che regna sovrano tra gag divertentissime e momenti strappalacrime.
Il più classico e presente dei sentimenti è qui declinato nello strano rapporto che viene a crearsi tra un bambino curioso e indipendente -Hogarth- e un gigantesco robot, piombato da chissà dove in uno sperduto paesino del Maine. Affamato di qualunque cosa sia di ferro, il gigante inizierà a creare non pochi problemi alla città, attirando le attenzioni dell'ispettore speciale governativo Mansley che arriverà con la speranza di una promozione ad indagare sul caso.
Dopo avergli coraggiosamente salvato la vita, Hogarth cercherà in tutti i modi di proteggere e nascondere il suo nuovo amico, insegnandogli divertimenti e parole della Terra, e educandolo riuscendo a trasformarlo da pericolosa arma a robot con sentimenti.
Aiutato in tutto questo dallo strano artista/meccanico Dean, il gioco diventerà presto da divertente a essere qualcosa di anche troppo grande per entrambi, soprattutto quando, accidentalmente, il vero scopo del gigante si palesa.
Il finale è in infatti un climax di quelli al cardiopalma, in cui la natura di ognuno viene mostrata in tutta la sua nudità. Dopo questa tensione, dopo lo sbalordimento, c'è ovviamente spazio per le lacrime, che per sapore e sentimento ricordano l'altro piccolo e grande gioiellino che è Monsters & Co.
Bene.
Dopo questo tripudio di complimenti, mi sono riguadagnata la mia tessera di membro onorario del magico mondo dei fan dell'animazione, vero?
Lo so, lo so. Dovrei essere scomunicata dal magico mondo dei fan dell'animazione non avendo visto prima questo gioiellino. E lo dovrei essere a maggior ragione visto che proprio questo film ha spalancato a Brad Bird le porte della Pixar dove ha potuto sperimentare tra Gli Incredibili e Ratatouille.
Però, suvvia, il fatto di essere riuscita a recuperarlo e, soprattutto, ad amarlo mi dovrebbe far perdonare, no?
In ogni caso, se anche voi avete fatto il grave errore di ignorare fin'ora Il gigante di ferro, cogliete la prima occasione possibile e recuperatelo, perchè, al di là dell'animazione, onestamente invecchiata malino, non ve ne pentirete.
Perchè, chiedete? Non solo per la bellissima trasposizione del mondo pieno di paure e di misteri degli anni '50, scossi dalla guerra fredda e dalla continue minacce nucleari, ma anche per il sentimento di amicizia che regna sovrano tra gag divertentissime e momenti strappalacrime.
Il più classico e presente dei sentimenti è qui declinato nello strano rapporto che viene a crearsi tra un bambino curioso e indipendente -Hogarth- e un gigantesco robot, piombato da chissà dove in uno sperduto paesino del Maine. Affamato di qualunque cosa sia di ferro, il gigante inizierà a creare non pochi problemi alla città, attirando le attenzioni dell'ispettore speciale governativo Mansley che arriverà con la speranza di una promozione ad indagare sul caso.
Dopo avergli coraggiosamente salvato la vita, Hogarth cercherà in tutti i modi di proteggere e nascondere il suo nuovo amico, insegnandogli divertimenti e parole della Terra, e educandolo riuscendo a trasformarlo da pericolosa arma a robot con sentimenti.
Aiutato in tutto questo dallo strano artista/meccanico Dean, il gioco diventerà presto da divertente a essere qualcosa di anche troppo grande per entrambi, soprattutto quando, accidentalmente, il vero scopo del gigante si palesa.
Il finale è in infatti un climax di quelli al cardiopalma, in cui la natura di ognuno viene mostrata in tutta la sua nudità. Dopo questa tensione, dopo lo sbalordimento, c'è ovviamente spazio per le lacrime, che per sapore e sentimento ricordano l'altro piccolo e grande gioiellino che è Monsters & Co.
Bene.
Dopo questo tripudio di complimenti, mi sono riguadagnata la mia tessera di membro onorario del magico mondo dei fan dell'animazione, vero?
27 settembre 2013
Les Amours Imaginaires
E' già Ieri. -2010-
Se l'altro giorno ci si stupiva per un esordiente diciannovenne capace di concepire e realizzare un film dal registro narrativo e tecnico così maturo, oggi la stessa domanda la si può porre per un ventenne.
Visto che dietro ad entrambi sta il nome del canadese Xavier Dolan, la risposta sta tutta nel talento che ancora una volta gli consente di fare centro e di essere presentato a Cannes.
Con Les Amours imaginaires, il regista mette da parte i temi sulla difficile accettazione di sé e degli altri tipici dell'adolescenza, per focalizzarsi, come il titolo suggerisce, sull'amore.
Un amore immaginario però, e parecchio conflittuale che vede due amici, Marie e Francis, interessarsi allo stesso ragazzo. Così, per attirare la sua attenzione e sovrastare l'altro, stravolgono il loro essere, tra vestiti vintage e regali preziosi, che non riescono mai a sbilanciare del tutto Nico, che appare di volta in volta attratto da entrambi. Con il passare del tempo, però, e con l'arrivo dell'autunno, l'amicizia tra Marie e Francis finisce inevitabilmente per logorarsi, e il momento della verità deve essere affrontato.
Se si vogliono continuare con i paragoni, si può notare fin da subito che la trama rispetto a J'ai Tué ma mère appare più semplice e classica, nonostante il lato omosessuale del triangolo amoroso al centro della scena.
Ma quello che differenzia Les Amours dalle altre commedie in circolazione sugli stessi temi è, ovviamente, la sua realizzazione.
A livello registico e fotografico Dolan non sembra lasciare nulla al caso, con un'attenzione sorprendente ai colori, alle inquadrature e alle musiche.
Ai duelli e agli appuntamenti a tre, fanno infatti da capitoli a parte delle interviste con altri giovani ossessionati da un amore per nulla reale, e dei poetici scorci di incontri che Marie e Francis hanno con altri partner, illuminati da luci monocromatiche.
Tra omaggi a grandi cult come In the mood for love o il più recente Mysterious Skin, quello che ne esce è un film solido e per nulla banale, che cattura lo spettatore con la magia del rallenti e la forza dell'amicizia, che grazie all'ironia riesce sempre a trionfare.
O no?
Se l'altro giorno ci si stupiva per un esordiente diciannovenne capace di concepire e realizzare un film dal registro narrativo e tecnico così maturo, oggi la stessa domanda la si può porre per un ventenne.
Visto che dietro ad entrambi sta il nome del canadese Xavier Dolan, la risposta sta tutta nel talento che ancora una volta gli consente di fare centro e di essere presentato a Cannes.
Con Les Amours imaginaires, il regista mette da parte i temi sulla difficile accettazione di sé e degli altri tipici dell'adolescenza, per focalizzarsi, come il titolo suggerisce, sull'amore.
Un amore immaginario però, e parecchio conflittuale che vede due amici, Marie e Francis, interessarsi allo stesso ragazzo. Così, per attirare la sua attenzione e sovrastare l'altro, stravolgono il loro essere, tra vestiti vintage e regali preziosi, che non riescono mai a sbilanciare del tutto Nico, che appare di volta in volta attratto da entrambi. Con il passare del tempo, però, e con l'arrivo dell'autunno, l'amicizia tra Marie e Francis finisce inevitabilmente per logorarsi, e il momento della verità deve essere affrontato.
Se si vogliono continuare con i paragoni, si può notare fin da subito che la trama rispetto a J'ai Tué ma mère appare più semplice e classica, nonostante il lato omosessuale del triangolo amoroso al centro della scena.
Ma quello che differenzia Les Amours dalle altre commedie in circolazione sugli stessi temi è, ovviamente, la sua realizzazione.
A livello registico e fotografico Dolan non sembra lasciare nulla al caso, con un'attenzione sorprendente ai colori, alle inquadrature e alle musiche.
Ai duelli e agli appuntamenti a tre, fanno infatti da capitoli a parte delle interviste con altri giovani ossessionati da un amore per nulla reale, e dei poetici scorci di incontri che Marie e Francis hanno con altri partner, illuminati da luci monocromatiche.
Tra omaggi a grandi cult come In the mood for love o il più recente Mysterious Skin, quello che ne esce è un film solido e per nulla banale, che cattura lo spettatore con la magia del rallenti e la forza dell'amicizia, che grazie all'ironia riesce sempre a trionfare.
O no?
26 settembre 2013
Silenzio in Sala - Le Nuove Uscite al Cinema
Se non fosse per un titolo dal grande appeal, la settimana sarebbe parecchio fiacca. Tanta Italia, altrettanta Francia e un po' di catastrofi...
Ecco quello che ci aspetta da oggi in sala:
Bling Ring
L'ultima fatica di Sofia Coppola fa già storcere un po' il naso alla critica. Di certo il colorato mondo pop di Beverly Hills e il gruppo di giovani pronti a tutto pur di vivere da star è accattivante quanto basta, e la visione la merita! Aggiungeteci anche una Emma Watson e una Taissa Farmiga e il gioco è fatto.
Trailer
Redemption - Identità Nascoste
Gli appassionati di Jason Statham gioiranno per questa nuova pellicola diretta nientemeno da Steven Knight. Come dice il titolo, si tratta della redenzione di un senzatetto, che passa tra svariati lavori e la mafia cinese...
Trailer
Sotto Assedio
Channing Tatum, Jamie Foxx, Maggie Gyllenhaal. Non fatevi fuorviare dal cast, perchè sotto la regia di Roland Emmerich i tre diventano protagonisti di un quanto mai classico film sparatutto e azione a non finire. Tanto per cambiare, a farci le spese è la Casa bianca con il suo inquilino...
Trailer
La Fine del Mondo
Nessun disastro apocalittico in vista, il titolo richiama infatti un fantomatico pub che Gary e i suoi amici non sono mai riusciti a raggiungere durante una personale maratona alcolica. Vent'anni dopo, con rimpianti e una vita triste davanti, l'uomo decide di riunire i compagni e riprovare l'impresa. Risate assicurate!
Trailer
Lo sconosciuto del lago
Alle sponde di un lago c'è una spiaggia deputata agli uomini soli e in cerca di avventure. Qui Franck conosce Henri, da poco separato dalla moglie, e Michel, misterioso e prestante. L'attrazione sarà immediata ma altrettanto pericolosa. Presentato a Cannes.
Trailer
Vado a Scuola
Storia corale che racconta le vicissitudine quotidiane di quattro bambini ai confini del mondo, che per andare a scuola macinano chilometri e sacrifici. Un documentario per non dare l'educazione per scontata e conoscere nuove realtà.
Trailer
Universitari
Federico Moccia alla regia, Primo Reggiani, Maurizio Mattioli, Barbara De Rossi, Amanda Sandrelli nel cast.
Basterebbero questi nomi per tenersi alla larga dal film, ma aggiungeteci l'ormai stravisto ritrovo di ex-compagni/ ex-coinquilini e la minestra riscaldata è servita.
Trailer
Sarebbe Stato Facile
Dalla Toscana con furore, un nuovo modello di commedia che punta sulle relazioni omosessuali. Si hanno da una parte una coppia di uomini che vivono nascondendo la loro relazione, dall'altra di donne, entrambe con il desiderio di maternità che incombe. Una soluzione di matrimonio fittizio potrebbe risolvere i problemi di tutti.
Trailer
Ecco quello che ci aspetta da oggi in sala:
Bling Ring
L'ultima fatica di Sofia Coppola fa già storcere un po' il naso alla critica. Di certo il colorato mondo pop di Beverly Hills e il gruppo di giovani pronti a tutto pur di vivere da star è accattivante quanto basta, e la visione la merita! Aggiungeteci anche una Emma Watson e una Taissa Farmiga e il gioco è fatto.
Trailer
Redemption - Identità Nascoste
Gli appassionati di Jason Statham gioiranno per questa nuova pellicola diretta nientemeno da Steven Knight. Come dice il titolo, si tratta della redenzione di un senzatetto, che passa tra svariati lavori e la mafia cinese...
Trailer
Sotto Assedio
Channing Tatum, Jamie Foxx, Maggie Gyllenhaal. Non fatevi fuorviare dal cast, perchè sotto la regia di Roland Emmerich i tre diventano protagonisti di un quanto mai classico film sparatutto e azione a non finire. Tanto per cambiare, a farci le spese è la Casa bianca con il suo inquilino...
Trailer
La Fine del Mondo
Nessun disastro apocalittico in vista, il titolo richiama infatti un fantomatico pub che Gary e i suoi amici non sono mai riusciti a raggiungere durante una personale maratona alcolica. Vent'anni dopo, con rimpianti e una vita triste davanti, l'uomo decide di riunire i compagni e riprovare l'impresa. Risate assicurate!
Trailer
Lo sconosciuto del lago
Alle sponde di un lago c'è una spiaggia deputata agli uomini soli e in cerca di avventure. Qui Franck conosce Henri, da poco separato dalla moglie, e Michel, misterioso e prestante. L'attrazione sarà immediata ma altrettanto pericolosa. Presentato a Cannes.
Trailer
Vado a Scuola
Storia corale che racconta le vicissitudine quotidiane di quattro bambini ai confini del mondo, che per andare a scuola macinano chilometri e sacrifici. Un documentario per non dare l'educazione per scontata e conoscere nuove realtà.
Trailer
Universitari
Federico Moccia alla regia, Primo Reggiani, Maurizio Mattioli, Barbara De Rossi, Amanda Sandrelli nel cast.
Basterebbero questi nomi per tenersi alla larga dal film, ma aggiungeteci l'ormai stravisto ritrovo di ex-compagni/ ex-coinquilini e la minestra riscaldata è servita.
Trailer
Sarebbe Stato Facile
Dalla Toscana con furore, un nuovo modello di commedia che punta sulle relazioni omosessuali. Si hanno da una parte una coppia di uomini che vivono nascondendo la loro relazione, dall'altra di donne, entrambe con il desiderio di maternità che incombe. Una soluzione di matrimonio fittizio potrebbe risolvere i problemi di tutti.
Trailer
25 settembre 2013
J'ai tué ma mére
E' già Ieri. -2009-
Visto il passaggio veneziano di Xavier Dolan, mi è sembrato doveroso recuperarne la filmografia.
Perchè sì, questo ragazzetto di appena 24 anni ha già una notevole filmografia alle spalle con ben quattro film diretti e sceneggiati, e almeno il triplo di recitati.
Sorprendente.
Soprattutto considerando il fatto che già con questo suo esordio, 19enne, non solo è passato per la Quinzaine de Realisatéurs a Cannes, ma ha addirittura vinto 3 premi in quel di Francia oltre a svariati qua e là per il mondo.
Sorprendente.
Ma al di là dei dettagli anagrafici del suo regista e sceneggiatore, a sorprendere in J'ai tué ma mère è la sapienza del livello di regia e di caratterizzazione dei personaggi, resi autentici e sfaccettati come sempre meno spesso accade.
Xavier Dolan prende spunto dal suo tormentato rapporto con la madre per raccontare un giovane problematico, che dietro la facciata egocentrica e snob nasconde fragilità e mancanze che il genitore "borghese" non riesce a capire. I battibecchi fra i due si fanno sempre più frequenti e i livelli si innalzano tra urla, colpe scaricate e qualche ceffone. Hubert odia la madre. E la ama anche. Ma non come una madre, non come qualcosa di prezioso. Come chi gli è capitato, come un peso che lo ancora ad una realtà che gli è stretta.
L'assenza di una figura paterna si fa sentire, e forse anche per questo la sua omosessualità viene tenuta nascosta, inizialmente perfino allo spettatore, cercando in altri i punti di riferimenti mancanti.
Ma se da una parte abbiamo un figlio tanto problematico e supponente, capace a tratti di rendersi davvero insopportabile con il suo disprezzo annichilente, dall'altra abbiamo una madre sola, volitiva ma incapace di gestire l'eccentricità e le supponenze di Hubert, che finge di non dar conto a parole che in realtà la feriscono a morte.
Questo rapporto tormentato viene raccontato in modo ottimo, non solo grazie a una regia che si lascia andare a scelte di fotografia poetiche e delicate, a tratti geometriche, ma soprattutto grazie a un lavoro sui dialoghi e sull'interpretazione di attori in stato di grazia degno di un gran regista.
Che si pensi o meno all'età di Dolan al momento della produzione, il risultato poco cambia: J'ai tué ma mére riesce a mostrare i due lati di una medaglia senza cadere in cliché o facili patemi adolescenziali, lasciando invece spazio alla tragicità del vero e mettendo entrambi i ruoli -figlio e genitore- davanti ad uno specchio.
E scusatemi se mi ripeto, sorprendente.
Visto il passaggio veneziano di Xavier Dolan, mi è sembrato doveroso recuperarne la filmografia.
Perchè sì, questo ragazzetto di appena 24 anni ha già una notevole filmografia alle spalle con ben quattro film diretti e sceneggiati, e almeno il triplo di recitati.
Sorprendente.
Soprattutto considerando il fatto che già con questo suo esordio, 19enne, non solo è passato per la Quinzaine de Realisatéurs a Cannes, ma ha addirittura vinto 3 premi in quel di Francia oltre a svariati qua e là per il mondo.
Sorprendente.
Ma al di là dei dettagli anagrafici del suo regista e sceneggiatore, a sorprendere in J'ai tué ma mère è la sapienza del livello di regia e di caratterizzazione dei personaggi, resi autentici e sfaccettati come sempre meno spesso accade.
Xavier Dolan prende spunto dal suo tormentato rapporto con la madre per raccontare un giovane problematico, che dietro la facciata egocentrica e snob nasconde fragilità e mancanze che il genitore "borghese" non riesce a capire. I battibecchi fra i due si fanno sempre più frequenti e i livelli si innalzano tra urla, colpe scaricate e qualche ceffone. Hubert odia la madre. E la ama anche. Ma non come una madre, non come qualcosa di prezioso. Come chi gli è capitato, come un peso che lo ancora ad una realtà che gli è stretta.
L'assenza di una figura paterna si fa sentire, e forse anche per questo la sua omosessualità viene tenuta nascosta, inizialmente perfino allo spettatore, cercando in altri i punti di riferimenti mancanti.
Ma se da una parte abbiamo un figlio tanto problematico e supponente, capace a tratti di rendersi davvero insopportabile con il suo disprezzo annichilente, dall'altra abbiamo una madre sola, volitiva ma incapace di gestire l'eccentricità e le supponenze di Hubert, che finge di non dar conto a parole che in realtà la feriscono a morte.
Questo rapporto tormentato viene raccontato in modo ottimo, non solo grazie a una regia che si lascia andare a scelte di fotografia poetiche e delicate, a tratti geometriche, ma soprattutto grazie a un lavoro sui dialoghi e sull'interpretazione di attori in stato di grazia degno di un gran regista.
Che si pensi o meno all'età di Dolan al momento della produzione, il risultato poco cambia: J'ai tué ma mére riesce a mostrare i due lati di una medaglia senza cadere in cliché o facili patemi adolescenziali, lasciando invece spazio alla tragicità del vero e mettendo entrambi i ruoli -figlio e genitore- davanti ad uno specchio.
E scusatemi se mi ripeto, sorprendente.
24 settembre 2013
Dexter - Ottava (e ultima) Stagione
Quando i film si fanno ad episodi.
Premessa: cercherò di essere quanto più razionale e pragmatica possibile, senza lasciarmi prendere troppo la mano e iniziare a inveire contro chiunque per quanto visto.
E' vero che per farlo avrei dovuto iniziare da ormai 4 stagioni fa, da quando il colpo di scena finale di Trinity aveva ridotto in pezzi molti, ma qualche sprazzo qua e là di buone intenzioni mi ostinavo ancora a trovarlo. Perfino nella settima cercavo in qualche modo di salvare Dexter grazie alla sua scoperta del vero amore!
Ma adesso basta.
Adesso davvero non si può parlare bene di una serie che era partita con il botto, rivoluzionando il linguaggio televisivo proponendo un protagonista allo stesso tempo positivo e negativo, che versa e studia litri di sangue e divide la sua vita tra ombre e luci.
Ora vorrei davvero sapere che fine hanno fatto le idee e gli sviluppi al fulmicotone degli sceneggiatori, dove sono andati a pescare idee trite e ritrite -eutanasia, ma davero davero?- per propinarcele in 12 episodi di cui non mi sento di salvare niente.
Niente di niente, nemmeno l'arrivo improvviso di qualcuno essenziale a determinare la natura di Dexter -cara Charlotte Rampling, scegli meglio la prossima volta- né l'improbabile ruolo di mentore di Dex.
Con il ritorno di Hannah McKay qualche speranza torna a splendere, va bene, ma tra colpi di scena tutt'altro che sorprendenti, serial killer che spuntano da ogni dove, figli che ritornano guarda caso proprio adesso -e no, non sto parlando dell'inutilissima faccenda di Masuka- tutte queste speranze sono andate tragicamente a naufragare.
Che poi, a proposito di figli, qualcuno dei suddetti sceneggiatori può spiegarmi perchè Harrison non se n'è andato bellamente a vivere con Astor e Cody? Che senso ha vederlo sballottato di qua e di là, tra baby sitter e amici per lasciare al padre il tempo di fare i suoi comodi? Non lo si poteva sfruttare meglio, e magari già in passato?
E invece si continua così, in una discesa verso il ridicolo che nemmeno il finale riesce a frenare, facendo di Dexter la peggior serie in circolazione, dove anche le interpretazioni e gli effetti speciali non sono all'altezza delle aspettative.
Ecco. Lo sapevo che non sarei riuscita mantenere raziocinio o pragmatismo, mandando all'aria le mie premesse così come produttori e sceneggiatori hanno fatto con una serie tanto piena di potenziale.
Non resta che ringraziare il fatto che questa agonia sia finalmente conclusa, che la parola fine è stata detta anche se, purtroppo, davvero troppo tardi.
Premessa: cercherò di essere quanto più razionale e pragmatica possibile, senza lasciarmi prendere troppo la mano e iniziare a inveire contro chiunque per quanto visto.
E' vero che per farlo avrei dovuto iniziare da ormai 4 stagioni fa, da quando il colpo di scena finale di Trinity aveva ridotto in pezzi molti, ma qualche sprazzo qua e là di buone intenzioni mi ostinavo ancora a trovarlo. Perfino nella settima cercavo in qualche modo di salvare Dexter grazie alla sua scoperta del vero amore!
Ma adesso basta.
Adesso davvero non si può parlare bene di una serie che era partita con il botto, rivoluzionando il linguaggio televisivo proponendo un protagonista allo stesso tempo positivo e negativo, che versa e studia litri di sangue e divide la sua vita tra ombre e luci.
Ora vorrei davvero sapere che fine hanno fatto le idee e gli sviluppi al fulmicotone degli sceneggiatori, dove sono andati a pescare idee trite e ritrite -eutanasia, ma davero davero?- per propinarcele in 12 episodi di cui non mi sento di salvare niente.
Niente di niente, nemmeno l'arrivo improvviso di qualcuno essenziale a determinare la natura di Dexter -cara Charlotte Rampling, scegli meglio la prossima volta- né l'improbabile ruolo di mentore di Dex.
Con il ritorno di Hannah McKay qualche speranza torna a splendere, va bene, ma tra colpi di scena tutt'altro che sorprendenti, serial killer che spuntano da ogni dove, figli che ritornano guarda caso proprio adesso -e no, non sto parlando dell'inutilissima faccenda di Masuka- tutte queste speranze sono andate tragicamente a naufragare.
Che poi, a proposito di figli, qualcuno dei suddetti sceneggiatori può spiegarmi perchè Harrison non se n'è andato bellamente a vivere con Astor e Cody? Che senso ha vederlo sballottato di qua e di là, tra baby sitter e amici per lasciare al padre il tempo di fare i suoi comodi? Non lo si poteva sfruttare meglio, e magari già in passato?
E invece si continua così, in una discesa verso il ridicolo che nemmeno il finale riesce a frenare, facendo di Dexter la peggior serie in circolazione, dove anche le interpretazioni e gli effetti speciali non sono all'altezza delle aspettative.
Ecco. Lo sapevo che non sarei riuscita mantenere raziocinio o pragmatismo, mandando all'aria le mie premesse così come produttori e sceneggiatori hanno fatto con una serie tanto piena di potenziale.
Non resta che ringraziare il fatto che questa agonia sia finalmente conclusa, che la parola fine è stata detta anche se, purtroppo, davvero troppo tardi.
23 settembre 2013
Emmy Awards 2013 - Il Red Carpet, promossi e bocciati
Diciamo la verità, uno dei veri motivi per cui si guardano premiazioni come Emmy e Oscar sono gli abiti che le star indossano sul red carpet.
Allora tiriamo fuori l'Enzo Miccio che è in noi, e archiviati vinti e vincitori, lasciamo parlare solo l'estetica!
Promosse
Kaley Cuoco protagonista di The Big Bang Theory sarà anche un po' in stile matrimonio, ma il colore dell'abito e la sua mise sono fantastici!
Che le vuoi dire a January Jones? Sempre bellissima. Clap clap.
Per rimanere nel magico mondo di Mad Men, ecco comparire come una ninfa Christina Hendricks. Le sue forme generose catturano l'attenzione anche se avvolte in un tubino nero.
Chi lo avrebbe mai detto che dietro la casalinga disperata e mamma tuttofare si nascondesse una donna così bella. Anna Gunn stupisce, azzeccando appieno non solo la vittoria ma anche l'outfit.
Spazio alle mamme, e che mamme! Morena Baccarin di Homeland si presenta raggiante nonostante la gravidanza prossima al termine.
Semplice ma di sicuro effetto, il look scelto da Allison Williams. Alle altre Girls, come vedremo, non va altrettanto bene...
Fanalino di coda Claire Danes, che azzecca il taglio di capelli ma non il vestito. Poco male, ha di che consolarsi con quanto vinto negli ultimi anni!
Bocciate
Già la seconda stagione convinceva poco, se poi Lena Dunham si presenta così non stupisce che Girls sia rimasto a bocca asciutta...
... e Zosia Mamet/Shoshanna non aiuta.
Anna Faris fa rimpiangere i vari Scary Movie.
Che poi, cosa ci faceva lì?
Domanda da porre anche alla prezzemolina Kelly Osbourne.
Il british style non decolla, e infatti Downton Abbey non porta a casa nulla. Michelle Dockery si rattrappisce nel suo abito.
Che lei sia bella bella non lo si discute, ma così Kerry Washington sembra pronta per l'altare.
No.
Anche le donne vogliono la loro parte
Anche noi donne, al di là di abiti da sogno, voglioma la nostra parte di ormoni in subbuglio.
Per fortuna ci pensano quei bonazzi di Aaron Paul e Jon Hamm a consolarci!
Menzione Speciale
Will Ferrell arriva all'ultimo e, causa pacco tirato dalla baby sitter, si presenta in natural look sul palco per presentare i due premi più importanti. E si porta appresso i figli annoiati. Genio!
Emmy Awards 2013 - I Vincitori
In una cerimonia condita da innumerevoli spazi pubblicitari, musicali (si salva la coreografia spettacolare che ripropone tutti gli show in lizza) e commemorativi, i momenti di noia e i premi discutibili non sono certo mancati. Fortuna che nel finale un esuberante Will Ferrell ha risollevato gli umori (assieme allo speech di Michael Douglas il momento più divertente della serata)...
Quasi a bocca asciutta la mia recente scoperta Mad Men che gli altri anni ha sempre brillato, nulla alle Girls, sottotono pure Homeland anche se conquista uno dei premi più importanti e American Horror Story nella sezione miniserie.
A una settimana dalla sua definitiva chiusura, era comunque quasi scontato che la vittoria andasse a Breaking Bad, e non per questo il premio è meno meritato, anzi! Diventa il modo migliore per sigillare un capolavoro.
Per quanto riguarda il reparto comedy, invece, non esprimo opinioni in quanto non seguo quasi nulla di quanto nominato.
In ogni caso, ecco tutti i premiati:
OUTSTANDING DRAMA
Breaking Bad
Downton Abbey
Game of Thrones
Homeland
House of Cards
Mad Men
Che vuoi dire? Non c'è storia, dall'anno prossimo le altre serie -tutte comunque di altissimo livello- avranno un rivale in meno.
OUTSTANDING ACTRESS IN A DRAMA
Connie Britton, Nashville
Claire Danes, Homeland
Michelle Dockery, Downton Abbey
Vera Farmiga, Bates Motel
Elisabeth Moss, Mad Men
Kerry Washington, Scandal
Robin Wright, House of Cards
Come non si può non adorare il lavoro che Claire ha fatto con la sua Carrie in Homeland?
Qui non si discute.
OUTSTANDING ACTOR IN A DRAMA
Hugh Bonneville, Downton Abbey
Bryan Cranston, Breaking Bad
Jeff Daniels, The Newsroom
Jon Hamm, Mad Men
Damien Lewis, Homeland
Kevin Spacey, House of Cards
L'Academy dovrebbe davvero dare delle spiegazioni perchè la cinica interpretazione di Kevin, quella sempre al massimo di Bryan o quella fascinosa di Jon sono state ignorate.
OUTSTANDING SUPPORTING ACTRESS IN A DRAMA
Anna Gunn, Breaking Bad
Maggie Smith, Downton Abbey
Emilia Clarke, Game of Thrones
Christine Baranski, The Good Wife
Morena Baccarin, Homeland
Christina Hendricks, Mad Men
La scelta in questo caso è stata sicuramente parecchio combattuta, ma per quanto insopportabile, anzi, forse proprio per questo, Anna Gunn e la sua Skyler se lo meritano tutto questo premio!
OUTSTANDING SUPPORTING ACTOR IN A DRAMA
Bobby Cannavale, Boardwalk Empire
Jonathan Banks, Breaking Bad
Aaron Paul, Breaking Bad
Jim Carter, Downton Abbey
Peter Dinklage, Game of Thrones
Mandy Patinkin, Homeland
Qui qualcuno deve spiegarmi perchè un Aaron Paul -già premiato in passato, ok- o un Mandy Patinkin non si siano meritati un altro riconoscimento. Bobby Cannavale sarà stato anche parecchio inquietante e fisico ma, ma... eddai!
OUTSTANDING GUEST ACTRESS IN A DRAMA
Margo Martindale, The Americans
Diana Rigg, Game of Thrones
Carrie Preston, The Good Wife
Linda Cardellini, Mad Men
Jane Fonda, The Newsroom
Joan Cusack, Shameless
OUTSTANDING GUEST ACTOR IN A DRAMA
Nathan Lane, The Good Wife
Michael J. Fox, The Good Wife
Rupert Friend, Homeland
Robert Morse, Mad Men
Harry Hamlin, Mad Men
Dan Bucatinsky, Scandal
OUTSTANDING TV MINISERIES OR MOVIE
American Horror Story: Asylum
Behind the Candelabra
The Bible
Phil Spector
Political Animals
Top of the Lake
Un recupero urge subito!
LEAD ACTOR IN A TV MINISERIES OR MOVIE
Michael Douglas, Behind the Candelabra
Matt Damon, Behind the Candelabra
Toby Jones, The Girl
Benedict Cumberbatch, Parade’s End
Al Pacino, Phil Spector
Vedi sopra.
LEAD ACTRESS IN A TV MINISERIES OR MOVIE
Jessica Lange, American Horror Story: Asylum
Laura Linney, The Big C: hereafter
Helen Mirren, Phil Spector
Sigourney Weaver, Political Animals
Elisabeth Moss, Top of the Lake
La bravura di Jessica Lange è ovviamente indiscutibile ma premiare almeno una volta The Big C era dovuto! E poi, con l'ultima stagione, Laura ha saputo far versare così tante lacrime e risate che non la si poteva ignorare.
OUTSTANDING SUPPORTING ACTOR IN A TV MINISERIES OR MOVIE
Scott Bakula, Behind The Candelabra
James Cromwell, American Horror Story: Asylum
John Benjamin Hickey, The Big C: Hereafter
Peter Mullan, Top Of The Lake
Zachary Quinto, American Horror Story: Asylum
OUTSTANDING SUPPORTING ACTRESS IN A TV MINISERIES OR MOVIE
Ellen Burstyn, Political Animals
Sarah Paulson, American Horror Story: Asylum
Charlotte Rampling, Restless
Imelda Staunton, The Girl
Alfre Woodard, Steel Magnolias
OUTSTANDING COMEDY
30 Rock
The Big Bang Theory
Girls
Louie
Modern Family
Veep
OUTSTANDING ACTRESS IN A COMEDY
Laura Dern, Enlightened
Lena Dunham, Girls
Edie Falco, Nurse Jackie
Tina Fey, 30 Rock
Julia Louis-Dreyfus, Veep
Amy Poehler, Parks and Recreation
OUTSTANDING ACTOR IN A COMEDY
Alec Baldwin, 30 Rock
Jason Bateman, Arrested Development
Louis CK, Louie
Don Cheadle, House of Lies
Matt LeBlanc, Episodes
Jim Parsons, The Big Bang Theory
OUTSTANDING SUPPORTING ACTRESS IN A COMEDY
Mayim Bialik, The Big Bang Theory
Jane Lynch, Glee
Julie Bowen, Modern Family
Merritt Wever, Nurse Jackie
Jane Krakowski, 30 Rock
Anna Chlumsky, Veep
OUTSTANDING SUPPORTING ACTOR IN A COMEDY
Adam Driver, Girls
Jesse Tyler Ferguson, Modern Family
Ed O’Neill, Modern Family
Ty Burrell, Modern Family
Bill Hader, Saturday Night Live
Tony Hale, Veep
OUTSTANDING GUEST ACTRESS IN A COMEDY
Molly Shannon, Enlightened
Dot-Marie Jones, Glee
Melissa Leo, Louie
Melissa McCarthy, Saturday Night Live
Kristen Wiig, Saturday Night Live
Elaine Stritch, 30 Rock
OUTSTANDING GUEST ACTOR IN A COMEDY
Bob Newhart, The Big Bang Theory
Nathan Lane, Modern Family
Bobby Cannavale, Nurse Jackie
Louis CK, Saturday Night Live
Justin Timberlake, Saturday Night Live
Will Forte, 30 Rock
Quasi a bocca asciutta la mia recente scoperta Mad Men che gli altri anni ha sempre brillato, nulla alle Girls, sottotono pure Homeland anche se conquista uno dei premi più importanti e American Horror Story nella sezione miniserie.
A una settimana dalla sua definitiva chiusura, era comunque quasi scontato che la vittoria andasse a Breaking Bad, e non per questo il premio è meno meritato, anzi! Diventa il modo migliore per sigillare un capolavoro.
Per quanto riguarda il reparto comedy, invece, non esprimo opinioni in quanto non seguo quasi nulla di quanto nominato.
In ogni caso, ecco tutti i premiati:
OUTSTANDING DRAMA
Breaking Bad
Downton Abbey
Game of Thrones
Homeland
House of Cards
Mad Men
Che vuoi dire? Non c'è storia, dall'anno prossimo le altre serie -tutte comunque di altissimo livello- avranno un rivale in meno.
OUTSTANDING ACTRESS IN A DRAMA
Connie Britton, Nashville
Claire Danes, Homeland
Michelle Dockery, Downton Abbey
Vera Farmiga, Bates Motel
Elisabeth Moss, Mad Men
Kerry Washington, Scandal
Robin Wright, House of Cards
Come non si può non adorare il lavoro che Claire ha fatto con la sua Carrie in Homeland?
Qui non si discute.
OUTSTANDING ACTOR IN A DRAMA
Hugh Bonneville, Downton Abbey
Bryan Cranston, Breaking Bad
Jeff Daniels, The Newsroom
Jon Hamm, Mad Men
Damien Lewis, Homeland
Kevin Spacey, House of Cards
L'Academy dovrebbe davvero dare delle spiegazioni perchè la cinica interpretazione di Kevin, quella sempre al massimo di Bryan o quella fascinosa di Jon sono state ignorate.
OUTSTANDING SUPPORTING ACTRESS IN A DRAMA
Anna Gunn, Breaking Bad
Maggie Smith, Downton Abbey
Emilia Clarke, Game of Thrones
Christine Baranski, The Good Wife
Morena Baccarin, Homeland
Christina Hendricks, Mad Men
La scelta in questo caso è stata sicuramente parecchio combattuta, ma per quanto insopportabile, anzi, forse proprio per questo, Anna Gunn e la sua Skyler se lo meritano tutto questo premio!
OUTSTANDING SUPPORTING ACTOR IN A DRAMA
Bobby Cannavale, Boardwalk Empire
Jonathan Banks, Breaking Bad
Aaron Paul, Breaking Bad
Jim Carter, Downton Abbey
Peter Dinklage, Game of Thrones
Mandy Patinkin, Homeland
Qui qualcuno deve spiegarmi perchè un Aaron Paul -già premiato in passato, ok- o un Mandy Patinkin non si siano meritati un altro riconoscimento. Bobby Cannavale sarà stato anche parecchio inquietante e fisico ma, ma... eddai!
OUTSTANDING GUEST ACTRESS IN A DRAMA
Margo Martindale, The Americans
Diana Rigg, Game of Thrones
Carrie Preston, The Good Wife
Linda Cardellini, Mad Men
Jane Fonda, The Newsroom
Joan Cusack, Shameless
OUTSTANDING GUEST ACTOR IN A DRAMA
Nathan Lane, The Good Wife
Michael J. Fox, The Good Wife
Rupert Friend, Homeland
Robert Morse, Mad Men
Harry Hamlin, Mad Men
Dan Bucatinsky, Scandal
OUTSTANDING TV MINISERIES OR MOVIE
American Horror Story: Asylum
Behind the Candelabra
The Bible
Phil Spector
Political Animals
Top of the Lake
Un recupero urge subito!
LEAD ACTOR IN A TV MINISERIES OR MOVIE
Michael Douglas, Behind the Candelabra
Matt Damon, Behind the Candelabra
Toby Jones, The Girl
Benedict Cumberbatch, Parade’s End
Al Pacino, Phil Spector
Vedi sopra.
LEAD ACTRESS IN A TV MINISERIES OR MOVIE
Jessica Lange, American Horror Story: Asylum
Laura Linney, The Big C: hereafter
Helen Mirren, Phil Spector
Sigourney Weaver, Political Animals
Elisabeth Moss, Top of the Lake
La bravura di Jessica Lange è ovviamente indiscutibile ma premiare almeno una volta The Big C era dovuto! E poi, con l'ultima stagione, Laura ha saputo far versare così tante lacrime e risate che non la si poteva ignorare.
OUTSTANDING SUPPORTING ACTOR IN A TV MINISERIES OR MOVIE
Scott Bakula, Behind The Candelabra
James Cromwell, American Horror Story: Asylum
John Benjamin Hickey, The Big C: Hereafter
Peter Mullan, Top Of The Lake
Zachary Quinto, American Horror Story: Asylum
OUTSTANDING SUPPORTING ACTRESS IN A TV MINISERIES OR MOVIE
Ellen Burstyn, Political Animals
Sarah Paulson, American Horror Story: Asylum
Charlotte Rampling, Restless
Imelda Staunton, The Girl
Alfre Woodard, Steel Magnolias
OUTSTANDING COMEDY
30 Rock
The Big Bang Theory
Girls
Louie
Modern Family
Veep
OUTSTANDING ACTRESS IN A COMEDY
Laura Dern, Enlightened
Lena Dunham, Girls
Edie Falco, Nurse Jackie
Tina Fey, 30 Rock
Julia Louis-Dreyfus, Veep
Amy Poehler, Parks and Recreation
OUTSTANDING ACTOR IN A COMEDY
Alec Baldwin, 30 Rock
Jason Bateman, Arrested Development
Louis CK, Louie
Don Cheadle, House of Lies
Matt LeBlanc, Episodes
Jim Parsons, The Big Bang Theory
OUTSTANDING SUPPORTING ACTRESS IN A COMEDY
Mayim Bialik, The Big Bang Theory
Jane Lynch, Glee
Julie Bowen, Modern Family
Merritt Wever, Nurse Jackie
Jane Krakowski, 30 Rock
Anna Chlumsky, Veep
OUTSTANDING SUPPORTING ACTOR IN A COMEDY
Adam Driver, Girls
Jesse Tyler Ferguson, Modern Family
Ed O’Neill, Modern Family
Ty Burrell, Modern Family
Bill Hader, Saturday Night Live
Tony Hale, Veep
OUTSTANDING GUEST ACTRESS IN A COMEDY
Molly Shannon, Enlightened
Dot-Marie Jones, Glee
Melissa Leo, Louie
Melissa McCarthy, Saturday Night Live
Kristen Wiig, Saturday Night Live
Elaine Stritch, 30 Rock
OUTSTANDING GUEST ACTOR IN A COMEDY
Bob Newhart, The Big Bang Theory
Nathan Lane, Modern Family
Bobby Cannavale, Nurse Jackie
Louis CK, Saturday Night Live
Justin Timberlake, Saturday Night Live
Will Forte, 30 Rock
22 settembre 2013
I Migliori Film della mia Vita
L'amico Frank Manila ha compiuto da poco il suo blogheanno assieme al suo Cinema Spiccio e nel farlo ha iniziato un piccolo giochino che pensavo divertente e scervellante. Facendolo, mi sono resa conto di quanto SOLO scervellante fosse.
Scegliere infatti un, e dico SOLO un, film dal proprio anno di nascita fino al 2012 comporta infatti nervi saldi, idee sicure e tanta pazienza nello scorrere i lunghi elenchi che grazie al cielo wikipedia ha stilato.
Molti nomi sono purtroppo fuori dalle mie scelte (Amelie, povera Amelie, Mr. Nobody, Bastardi senza gloria, gli altri film Pixar...), ma eccola qui, in tutta la sua bellezza, la lista della mia vita:
1988
1989
1990
1991
1992
1993
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012