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31 agosto 2017

Venezia 74 - Especès Menacées

Siamo una specie sotto minaccia, la nostra.
L'amore, sembra essere il nostro peggior difetto, la famiglia non è un luogo sicuro.
E nemmeno il cinema francese, quello che sembrava avere le premesse per essere una commedia corale proprio sull'amore e sulla famiglia, sul rapporto genitori-figli in particolare, si trasforma in realtà in un dramma, dove i figli non sono al sicuro, i genitori neppure.



Tre le coppie sotto la lente d'ingrandimento di Gilles Bourdos: dei novelli sposi che fin dalla prima notte di nozze mostrano cedimenti e lati oscuri, che esploderanno nella violenza più cieca in un anno orribile che non sembra aver fine, una coppia in procinto di divorziare, che scopre una figlia incinta, pronta a sposarsi con il suo professore di 40 anni più vecchio, un giovane solo e solitario, alle prese con una madre nevrotica lasciata dal marito.
Li seguiamo, a pochi giorni dal Natale, incontrarsi e scontrarsi per vari scherzi del destino, veniamo così presi dalla vicenda più forte, quella di Josephine picchiata e ingiuriata da un marito che la chiude in casa e la nasconde ai genitori. La leggerezza, promessa dai titoli di testa colorati, promessa da inserti che sembravano di commedia, non è più di casa, e la situazione può solo che volgere al peggio.
Non è equilibrata, così, la pellicola, si eccede, ci si perde, in un raporto tra le storie impari. E dispiace, anche se così la natura di adattamento di alcune delle storie raccontate da Richard Bausch si rivela.
La rivelazione, poi, in un film in cui non mancanno scene tragicamente belle, è la giovane e promettente Alice Isaaz, da tenere d'occhio.
Resta anche un finale, l'ennesimo sospeso di questo Festival che non ama concludere, che soddisfa solo in parte.

2 commenti:

  1. Questa sembra già una francesata che potrebbe fare più al caso mio.
    Me lo segno!

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    1. Una francesata più convincente, ma più drama che leggerezza, purtroppo.

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