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13 luglio 2019

Summer of '84

È già Ieri -2018-

Dagli anni '80 di Stranger Things eravamo partiti e agli anni '80 torniamo con un film che a Stranger Things deve molto.
Sempre un'estate da impegnare nella provincia americana, sempre un gruppo di ragazzini che sogna misteri e ragazze, sempre il male che si annida dove non lo aspetti.
Ma non c'è nessun demone del SottoSopra a spaventarli, non c'è nemmeno nessun pagliaccio che sbuca dai tombini come in quell'IT a cui tanto sia Stranger Things che questo Summer of '84 devono.
C'è un serial killer, che uccide ragazzini dai 13 ai 15.
E Davey è convinto che sia il suo vicino di casa.



Wayne Mackey è all'apparenza il vicino perfetto: solo e senza famiglia, agente di polizia.
Ma ha una porta chiusa a chiave nella cantina, acquista quantità sospette di terra e acidi e Davey è convinto di aver visto una delle vittime nella sua casa.
Così, assieme agli amici di sempre, decide di dare inizio alle indagini.
Appostamenti, spionaggio via walkie talkie, inseguimenti sulle BMX, per cercare di stanarlo e coglierlo in fallo.
Nel mezzo, tanti sogni bagnati verso quelle ragazze che si vorrebbero conoscere biblicamente, tanti scherzi e una ragazza che non è più solo la baby sitter da ascoltare.


Sì, Summer of '84 potrebbe tranquillamente essere visto come la brutta copia di Stranger Things.
Mancano i riferimenti più cult a quegli anni, manca quel sopranaturale che fa della serie il culto che è oggi e forse un colpo di scena diverso poteva rendere di più (e lo avevo architettato).
Ma non per questo Summer of '84 non sa difendersi bene.
Perché poco a poco, seminando indizi e depistaggi, giocando di jump scared e di tensione, la paura la sa mettere.
La paura che non ha che fare con mostri, ma con la realtà pura e semplice.
Così Rich Sommer ha la faccia giusta per aumentare le ansie, e anche se quei discorsi sboccati, quei genitori incapaci e certi salti temporali sono da etichettare come difetti, chi è già in crisi di astinenza delle avventure di Eleven, Will & Co., qui troverà pane per i suoi denti.

Voto: ☕☕½/5


7 commenti:

  1. Soliti anni Ottanta, solito thriller estivo, ma che brividi quel finale...

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    1. Il migliore amico non c'ha dormito la notte, io mi sono dimostrata più coraggiosa ma sì, ansia me ne ha messa!

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  2. E stiamo sempre lì...comunque questo è tra i vedibili ;)

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    1. Sì, in questo caso molto più del solito. Operazione nata chiaramente sulla scia di ST e del suo successo, ma nel suo piccolo la componente thriller/horror si fa sentire.

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  3. Devo vederlo, perché ho bisogno di film così :D

    Moz-

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    1. In astinenza da ST? Sì, qui anche se in una versione un po' minore, troverai di che godere ;)

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  4. Molto ruffiano, molto poco curato negli omaggi e nella scrittura. Ma bisogna ammettere che riesce a far crescere ansie e paure fino a quel finale che meriterebbe davvero un sequel, gliel'hai già proposta l'idea?

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