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13 agosto 2019

NOS4A2

Settimana Horror

Indecisa se dare ancora spazio all'antologica Channel Zero in questa settimana dedicata all'horror, mi sono lasciata tentare da una serie che in molti attendevano.
Colpa di Joe Hill, scrittore del tutto, colpa di un Zachary Quinto sempre inquietante.
Con il senno di poi, per la mia salute mentale è stato meglio così.
Non ho dovuto barricare la porta della mia cantina e ho finito invece per ridere, sbuffare e annoiarmi di fronte ad un stagione che si dilunga senza senso, una protagonista che vuole fare la dura ma non ha cervello, un cattivo che finisce per essere ridicolo pure lui.
E i brividi?
I brividi ci sono stati forse forse solo nel primo episodio, in cui la tensione la si è potuta sentire, in cui il Natale si provava a rendermelo meno magico.
Poi basta.
Poi hanno avuto la meglio spiritisti, archi narrativi insensati, tutti i difetti di questa lenta narrazione da far dimenticare di stare a guardare una serie horror.



Di cosa si parla?
Si parla della classica giovane -Vic McQueen- che vuole scappare da quel paesino in cui la sua arte non trova spazio, scappare da una famiglia disastrata -padre alcolizzato e violento, madre apprensiva e fin troppo realista- quando scopre quanto è disastrata.
Ma scopre suo malgrado di avere poteri psichici speciali. Con la sua moto, attraverso un ponte, può trovare tutto quello che cerca. Anche il destino di bambini rapiti, trasformati e resi cannibali da Charlie Manx, che gira a bordo della sua Rolls Royce punendo genitori cattivi e regalando una nuova vita ai loro figli, rendendosi così immortale.
C'è poi un'altra potente psichica, che legge le tessere dello scarabeo, c'è un aiutante cattivo, ci sono un innamorato ricco e uno povero a contendersi il cuore di Vic e c'è come sempre una polizia incapace di acciuffare i colpevoli.


In 10 episodi che potevano benissimo essere ridotti alla metà, si avanza stancamente aspettando un confronto, una scintilla. Mentre aumentano le situazioni assurde, i piani mal studiati, i cambi di carattere e di salute fisica che neanche nella peggiore delle soap. Mentre Ashleigh Cummings con quei capelli, quel broncio, quella sua insopportabile e inutile testardaggine si prende tutte le mie antipatie
NOS4A2 dal titolo apparentemente impronunciabile (sì, sta per Nosferatu) diventa quindi quello che non ti aspetti: la serie più ridicola o più noiosa dell'annata, a scelta.
Il finale confuso, che gira a vuoto e che proprio all'ultimo inserisce colpi di scena da ridere e nuovi personaggi macchietta, non traghetta di certo verso una seconda stagione che non potrà che essere ancora più fallimentare.

Grado di paura espresso in Leone Cane Fifone:
1 Leone su 5

5 commenti:

  1. Ho amato il romanzo, ma la serie l'ho abbandonata al pessimo pilot.

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    1. E hai fatto più che bene! Ancora non mi capacito di come sono riuscita ad arrivare alla fine, che è forse peggio di quell'inizio per come lascia le cose in sospeso.

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  2. What???
    A me invece è piaciuta decisamente. Ed è stata una delle poche serie a non annoiarmi, quest'anno.

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    1. Mi sa che sei stato tra i pochi. Inguardabile, la serie, i costumi, le acconciature.

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  3. Con lo sbadigliometro batterebbe ogni record. Sono arrivata alla fine per miracolo, e sbuffando in continuazione. Ad un certo punto anche le scene che dovrebbero far paura fanno il giro e diventano ridicole.

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