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7 maggio 2021

Ammonite

Andiamo al cinema a noleggio

La scelta del cast, le prime immagini e il poster e già si era tutti in visibilio.
Kate Winslet e Saoirse Ronan insieme, sulle fredde coste inglesi, a vivere una passione segreta che sembrava già bellissima.
Poi le polemiche che arrivano: una relazione di amicizia -vera- che viene falsata senza alcuna prova, e la sensazione che quelle immagini ricordino quasi troppo un'altra storia d'amore, un altro mare freddo, come quello del Ritratto di giovane in fiamme.
Infine, le critiche: che se salvano le attrici, non salvano un film, polveroso ed eccessivo, che si spinge oltre nel tratteggiare un amore, in scene esplicite che sembrano fare da specchietto per le allodole.
Infatti, quelle che si gridavano già come le ennesime nomination sia per la Winslet che per la Ronan, finiscono nell'anonimato della stagione dei premi.
E, quindi, Ammonite è davvero così mediocre?


Onestamente, sì.
Sarà che Céline Sciamma è arrivata prima, e questo sembra ora una sua stanca fotocopia che in certe scene omaggia/copia, con la ricerca di fossili che si sostituisce alla realizzazione di un ritratto.
Sarà che per quel che mi riguarda arriva anche dopo The World to Come, altra storia d'amore al femminile, nell'America in costruzione, tra caratteri diversi che si incontrano e si annusano: pure lì, tanti silenzi, tanti sguardi, e poi un'esplosione di passione che a fare un raffronto, funziona meglio nella struttura del racconto.
Sarà che Ammonite sembra davvero prevedibile in ogni suo fotogramma, che si sofferma sulle mani, sugli sguardi, sui vetri a far da barriera, sul lento conoscersi e volersi.


Kate Winslet è come sempre bravissima, intensa e repressa, taciturna e spaventata: convince senza sforzo.
La Ronan cambia come cambia l'umore della sua protagonista, dal lutto funereo alla joie de vivre che pure a Lyme si può sfogare.
Francis Lee, il regista, non sembra sforzarsi più di tanto, trasportando al femminile e in altri anni, una storia che aveva già raccontato in God's Own Country, sostituendo la campagna dello Yorkshire alle coste del Dorset, pur regalando scene che sembrano quadri.
Ma il resto, compreso quel finale quasi frettoloso, che ci stacca dalla spiaggia di Lyme per immergerci in colori diversi, non toglie la sensazione di un compitino ben fatto, che aspirava ai premi importanti, ma che è arrivato decisamente troppo tardi.



Voto: ☕☕½/5

4 commenti:

  1. Dimenticabile e gelido, ma loro bravissime come sempre.

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    1. Quasi sprecate per un film che sembra fatto con lo stampino, anzi, con la fotocopiatrice.

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  2. Delusione cocente. Ma soprattutto una gran noia. E con due attrici del genere che si fanno, non era un'impresa facile. XD


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    1. Se penso che le nomination erano date per certe solo al vedere il poster, quasi rido.

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