La Penitenza: Scuola di Polizia

Ma come, mi sono già vista tre film de La Promessa 2022 (QUI, QUI e QUI), ma non avevo ancora pagato pegno per quella del 2021? 

Sì, perché avevo saggiamente deciso di non accontentare quella brutta persona del migliore amico che mi aveva appioppato Olé, scegliendo il male minore e quindi Scuola di Polizia. 

Con il senno del poi, ma anche con quello del pre, ho fatto bene, che peggio di Massimo Boldi non so cosa possa esserci.

Un film che è un altro cult generazionale, anche se per assurdo è nonostante i temi, un film legato all'infanzia.

Visto in lingua originale grazie al catalogo Netflix, il film di Hugh Wilson non è nemmeno così scemo come pensavo, come lo ricordavo. 

Certo, ogni personaggio così tanto caratterizzato non mi ha fatto che pensare alla sua versione animata che da piccola mi faceva sbellicare dalle risate, bastava davvero poco.

Come basta qui, con una trama che è quanto di più semplice possa esserci: un branco di impreparati/fissati/costretti che prova ad entrare nella polizia, con gli istruttori che cercano di sabotare il loro ingresso e un protagonista recalcitrante fino all'arrivo della bella di turno (una Kim Catrall bella davvero).

Più che una trama, Scuola di Polizia è una serie di gag, scollacciate e non, politicamente corrette e non, tipiche delle commedie anni '80 che furono.

E ovviamente, una serie di personaggi assurdi, i miei preferiti restano Larvell Jones e Hightower.

Un'ora e mezza a cervello spento che qualche risata me l'ha anche strappata pensando a quanto bastava poco, a che genitori avevamo che di nudi e battute a sfondo sessuale ci rendevano testimoni. 

Ah, i bei tempi!

Quelli in cui mi innamoravo di Mahoney, dall'ironia e dalla supponenza piena di fascino. 

Come? 

I bei tempi sono ancora attuali visto che Steve Guttenberg una certa cotta me l'ha fatta prendere? 

Sì. 

Più che una penitenza, allora, è stato un ritorno al passato che non è andato così male.