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28 giugno 2022

Obi-Wan Kenobi

Mondo Serial

Le aspettative, di tutti, le mie, erano alle stelle.
Davvero dopo aver raccontato di piccole storie laterali, di piccoli personaggi di contorno, l'infinito cantiere di Star Wars andava a toccare uno dei personaggi più amati?
Quell'Obi-Wan Kenobi salutato prestissimo in Guerre Stellari e interpretato poi, tra ombre e luci, da Ewan McGregor nella seconda trilogia?
Non avevano imparato dalla scottante esperienza di Han Solo, che certi personaggi sono intoccabili ed  un rischio visto il fandom agguerrito?
A quanto pare, no.
E forte della presenza di Ewan McGregor in persona, che torna a vestire panni che per primo non ritiene facili, e un Hayden Christensen odiato e bistrattato per il suo Anakin, torniamo in una Galassia lontana, lontana.


Torniamo, e riprendiamo qualche anno dopo La vendetta dei Sith, con Leia e Luke, fratelli divisi, cresciuti e protetti, con la minaccia imperiale che cerca di stanare tutti i membri dell'ordine Jedi divisi e in fuga.
Tra questi, lui: Obi-Wan, pardon, Ben, ora.
Che vive la sua vita da operaio sottopagato, che monitora da distante Luke, che cerca di camuffarsi convivendo con il dolore di aver perso il padawan, di aver creato una frattura nella Forza.
Ma il dovere lo chiama quando la piccola Leia viene rapita e usata come esca proprio per stanare lui, lui che credeva Anakin morto e si ritrova contro un Darth Vader molto, molto più potente.


In sintesi, questa la trama di sei episodi in cui è un continuo fuggire e farsi incastrare, scontrarsi ma non finirsi, lasciar scappar via una piccola Leia che pur essendo la bambina più lenta della galassia riesce a far fessi agguerriti combattenti, Flea compreso.
Ma di buchi di sceneggiatura e di sospensione dell'incredulità è bene armarsi, visto che non mancano basi in cui infiltrarsi via nuoto, larghi cappotti in cui nascondersi, Jedi che aspettano bellamente mentre lo scontro è aperto senza sentire mai gli spostamenti della Forza e la mira degli Sturmtruppen che è sempre più imbarazzante.


Non sono solo questi i problemi di una miniserie che si porta dietro una buona dose di aspettative a cui tener testa.
C'è una scrittura zoppicante, prima di tutto.
Sia quella che dovrebbe rendere la miniserie necessaria, e che invece poco aggiunge se non mitigare le ferite di un Obi-Wan spezzato dal senso di colpa, sia quella della costruzione dei nuovi personaggi.
La cattiva di turno, l'odiosa Terza Sorella funziona proprio quando non sta alle regole, scavalca ordini, ma quando rivela le sue intenzioni, zoppicanti come non mai, perde colpi. E pure il senso della realtà, cercando di far fuori un Darth Vader in piena potenza o riuscendo chissà come a raggiungere Luke, fare il finimondo, per poi ripensarci.
Anche perché, il senso di uccidere un bambino di cui il suo nemico nemmeno sa l'esistenza, quale sarebbe?


Fortuna allora che ci sono Ewan McGregor e Hayden Christensen, e non lo dico solo per la loro bellezza e per il loro essere invecchiati molto, molto bene alla faccia del de-aging.
Lo dico perché il loro rapporto, a dir poco complicato, i loro scontri a viso aperto o a distanza, fanno provare i brividi che i fan di Star Wars cercano.
E la battaglia finale, che finale non è, ben girata e ben resa da luci metaforiche e rocce volanti, fa palpitare il cuore.
La piccola Leia interpretata da una Vivien Lyra Blair tanto irritante quanto simile alla Leia di Carrie Fisher, è forse una strizzatina al pubblico più giovane, con tanto di nuovo droide infantile a forma di coccinella che andrà forte nel merchandise.


Ma a conti fatti, tra episodi riempitivi, altri girati malamente, questa miniserie lascia con un senso di amaro e di insoddisfazione dato non solo dalle aspettative, ma da come un universo sempre più espanso viene ampliato per accontentare non tanto dei fan che non saranno mai soddisfatti, quanto la sezione marketing della Disney.

Voto: ☕☕½/5

5 commenti:

  1. Proprio sulla battaglia ho delle riserve perché la fotografia era pessima e ho faticato a seguire quello che accadeva sullo schermo. Stessa cosa quando entra in scena Darth Vader.

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    1. L'episodio dentro la caverna mi ha fatto sussultare più volte per come era girato male, il finale invece, più oscuro e più scenografico, mi ha convinto.

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  2. Le mie aspettative erano bassissime.
    E nonostante questo è riuscito a deluderle. XD

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    1. Il problema è che continuerò a farmi fregare, a far fare i numeri a Disney+ e a far continuare la produzione di queste costole di miniserie.

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  3. Aspettative altissime anche per me, figuriamoci (sono sufficientemente vecchio da poter raccontare di aver visto "Guerre Stellari" - così si chiamava all'epoca - al cinema). Ci sono degli spunti interessanti che vengono annacquati in ore e ore di girato quasi inutile (quanto lo hanno proposto sto benedetto campo lungo sul deserto di Tatooine con Lui a dorso del "coso lì"?) e da personaggi dalla dubbia provenienza e che, voglia il cielo, spero non siano pretesto per nuovi e non necessari spin-off.

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