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18 luglio 2023

In Breve: Abbott Elementary - S02 - Human Resources S02 - The Great S03

L'estate, si sa, richiede leggerezza.
E cosa c'è di meglio di tornare alla freschezza di tre serie TV comiche ma a loro modo profonde?
Ormai delle certezze, da raccontare in breve:

Abbott Elementary - Stagione 2

In Breve: Si torna alla scuola elementare di Philadelphia, che rischia di chiudere, di essere inglobata in una cooperativa che premia gli studenti migliori e, va da sé, più benestanti.
Si torna e i professori non ci stanno, cercando di aggirare il problema, coinvolgere i genitori, raccogliere fondi.
Nel mentre, l'anno scolastico avanza con i soliti piccoli e grandi problemi, con la vita privata che fa capolino nei suoi rapporti da saldare, ricucire, chiarire.
Sì, si parla di amore, ma soprattutto si parla di famiglia. Quella che si ha e con cui si deve imparare a convivere, quella che ci si è scelti.


Chi c'è: sempre lei, Quinta Brunson, che scrive, dirige e interpreta una Janine che riesce finalmente ad uscire dalla dinamica che lo scorso anno mi aveva visto sbadigliare. Janine la smette di risolvere le cose complicandole, fa passi avanti verso l'indipendenza, riesce a divertirsi. Poi ci sono i colleghi Gregory, Melissa e Barbara, e se mi identifico con la bianchezza di Jacob, gli idoli non possono che essere il misterioso Mr. Johnson e  la sorprendete Ava, con quest'ultima a dimostrare molto più cuore del solito.
Guest star d'eccezione le sorelle complicate Ayo Edebiri e Lauren Weeddman e la madre ancor più complicata Taraji P. Henson.

Episodio Migliore: tra un Halloween spaventosamente zuccheroso e un giorno del ringraziamento da condividere si va sempre sul sicuro, è la regola delle sit-com americane. Ma meritano una menzione gli altri episodi a location fissa come quello nel convegno galeotto e la notte al museo chiarificatrice.


Funziona: sì, più convincente, più matura e più sicura questa seconda stagione non perde tempo e regala sia episodi verticali che una narrazione orizzontale a cui appassionarsi. Lo stile alla The Office resta efficace nel gestire la parte comica, ma anche quella più emozionante.

Tornerà? Il successo è cresciuto, quindi ovviamente sì.

Voto: ☕☕/5

Human Resources - Stagione 2

In Breve: altro grande ritorno all'ordinaria vita d'ufficio di chi regola le nostre decisioni, tra ormoni, logica e amore e il suo contrario, l'odio.
In mezzo a molte sconcerie assurde, c'è spazio per riflessioni profonde che passano per i clienti protagonisti di questa stagione: una donna che non ha tempo per l'amore, anche se continua ad inciamparci nonostante la logica, e un vedovo che si sente pronto a rimettersi in gioco. Poi sì, c'è l'innamorato Pete che troverà difficile conquistare un'inviperita Rochelle, e c'è il piccolo Montel che deve decidere se seguire le orme ormonali dei genitori o trovare la sua strada.


Chi c'è: le voci sempre più assurde di Nick Kroll, Maya Rudolph e Keke Palmer. 
E a doppiare i nuovi personaggi ci sono nomi altisonanti come Isabella Rossellini, Florence Pugh, Miley Cyrus e Eugene Levy.

Episodio Migliore: Tra feste pietose e college da decidere, la mia preferenza va al racconto di un'influenza da ufficio folle come Tony: The Life of an Office Cold (2x07).
Per non parlare di un finale in stile Die Hard da applausi.


Funziona: uno spin-off che sa reggersi sulle sue gambe, staccandosi dalla serie madre Big Mouth riuscendo così ad affrontare temi meno adolescenziali come il lutto, il workaholic, e il grande ritorno dell'odio.
La scrittura pregna di citazioni pop senza alcun pelo sulla lingua è ormai una garanzia.

Tornerà? Purtroppo, no.
Sia Human Resources che Big Mouth. finiscono/finiranno su Netflix, la cui sezione di animazione per adulti vuole focalizzarsi su altro.
Peccato, anche ma che bella conclusione al grido di Yipee Ki-Hate, Motherf**ker!

Voto: ☕☕½/5

The Great - Stagione 3

In Breve: ora che è riuscita ad innamorarsi del suo Pietro III, riuscirà Caterina a far innamorare di sé la Russia? La missione non sembra facile, con il popolo distante dal suo Illuminismo e gli aristocratici pronti a ribellarsi di fronte a nuove aperture liberali.
Se la corte sta dalla sua parte cercando comunque di avere il proprio tornaconto, una tragedia è in agguato a cambiare tutto.
Sì, la Storia è occasionalmente vera, le libertà prese sono sempre maggiori, ma ormai lo si sa e ci si gode lo spettacolo di ormoni e sangue.


Chi c'è: ancora loro, i bellissimi, bravissimi, intensissimi Elle Fanning e Nicholas Hoult. Una chimica notevole, anche in doppi ruoli. A questo giro nessuna comparsata di nota, solo uno spazio maggiore preso dai compagni di corte e da una zia sensitiva che si è fatta strada nel diventare fra i miei personaggi preferiti.

Episodio Migliore: la rimozione di un lutto difficile da sopportare si prende decisamente questo posto (Fun, 3x07). Elle fa male da quanto è brava. Poi sì, ci sono i momenti assurdi di rivolte assurde, c'è il divorzio introdotto senza tenere conto delle conseguenze e c'è un finale liberatorio nella sua tristezza e su note tutt'altro che classiche per cui scatta l'applauso.


Funziona: non come vorrei, ma sì, funziona.
Ogni anno mi dimentico che gli episodi non sono brevi da 30 minuti ma sfiorano l'ora, spesso appesantendo la narrazione. Saranno i toni leggeri e sarcastici, ma resto convinta che sarebbe il formato ideale, nel caso basterebbe aumentare la prossima stagione da 10 a 13 episodi per compensare.
A funzionare, comunque, è l'estetica della serie, tra abiti uno più bello dell'altro, scenografie curatissime e interni da favola. Quanta grandezza!

Tornerà? Hulu non ha ancora confermato la quarta stagione, e visto il cast ridotto e il nuovo corso della Storia da prendere, è da capire come si vorrà proseguire.

Voto: ☕☕½/5

1 commento:

  1. Purché diano altro da fare a Nick Kroll, accetto un finale così. Per fortuna abbiamo ancora il finale di Big Mouth da aspettare.

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