Ritroviamo vecchie conoscenze, ne facciamo di nuove e assurde.
Il tutto, coinvolgendo penne e menti che all'assurdo sono abituate e che regalano 15 minuti di spettacolo.
Non potevo esimermi, quindi, dal farne una classifica:
8. I'm Your Pusher
di Garth Ennis
Spiace mettere all'ultimo posto proprio l'episodio scritto dal creatore del fumetto, ma diciamo che un Butcher poco riconoscibile, uno Hughie diverso da come ce lo presenta la serie madre uniti ad una storia fatta di overdosi controllate e tanto sangue, mica regala qualcosa di più.
7. One Plus One Equals Two
di Simon Racioppa
Altro corto con presente un nome noto: quello di Homelander di cui scopriamo le origini e l'ingresso nella lega dei Seven.
Sangue e interiora in abbondanza, giochi sporchi e ego da tenere a bada già da allora.
Ma nonostante tutto, poco approfondisce, non fa cambiare l'ago della bilancia.
Non che questo fosse l'intento, immagino.
Anche i Boys sanno fare i flashback
6. Nubian vs Nubian
di Aysha Taylor
Ah, i matrimoni fra supereroi!
Mica sono tutti rose e fiori, e infatti quello fra due principi nubiani manda in crisi la loro figlia che tenta di riavvicinarli rimettendo in scena il loro primo incontro.
Non tutto, però, andrà come aveva previsto, proprio come era facile prevedere.
Anche i Boys sanno essere realistici
5. BFFs
di Awkwafina
Dovrei voler bene alla pazza mente di Awkwafina che crea un potere assurdo come quello di poter animare… la cacca.
Nonostante lo stile manga, però, la consistenza (pardon) della storia manca.
Anche i Boys sanno essere assurdi
4. Boyd in 3D
di Eliot Glazer
Ah, le aspettative estetiche dei giorni nostri!
E se la Vought creasse una crema in grado di modificare il proprio aspetto in base a quello che si è sempre desiderato essere?
Due vicini di casa timidi e insoddisfatti si trasformano così in una coppia virale che ha le gambe corte.
Come ogni realtà troppo bella per essere vera.
Finale amarissimo in agguato.
Anche i Boys sanno essere influencer
3. Laser Baby's Day Out
di Seth Rogen e Evan Goldberg
Non sapevo mi mancasse così tanto l'animazione classica americana fino all'arrivo di questo corto pieno di gag slapstick in stile Looney Toones.
La storia semplice di un addetto della Vought che si affeziona a un piccolo esperimento e tutte le conseguenze del caso, riporta indietro alla propria infanzia.
Anche i Boys sanno essere nostalgici
2. An Animated Short Where Pissed-Off Supes Kill Their Parents
di Justin Roiland and Ben Bayouth
Le voci, sono quelle: quelle di Rick & Morty e di Solar Opposite, con lo stile dissacrante di Justin Roiland qui al servizio di teenager mutanti dai poteri davvero poco speciali e gestibili.
Chiaramente arrabbiati con i propri genitori che li hanno abbandonati.
La genialità di un Narratore e le voci importanti coinvolte fanno il resto, sangue a iosa.
Anche i Boys sanno essere teenager
1. John and Sun-Hee
di Andy Samberg
La morte è la più difficile delle cose da accettare, e così ogni rimedio sembra buono e giusto per evitarla.
Anche se così facendo si crea un mostro distruttore.
Poesia dai sapori d'oriente, con la più bella delle dediche finali da lasciare a chi resta.
Anche i Boys sanno essere romantici
Eh, cara mia, The Pusher è puro "The Boys" a fumetti, con Hughie al 90% disgustato e "muto" e Butcher misteriosamente stronzo. Non è di sicuro la cosa migliore che ha scritto Ennis ma, di fatto, non lo è nemmeno The Boys in generale, che comincia benissimo e poi si perde in una serie di trivialità inutili, fatte giusto per scioccare. E sì, come dice Cassidy su, il cortocircuito che provocano i veri Boys in chi ha visto solo la serie è bello grosso.
RispondiEliminaPurtroppo me ne mancano ancora un paio (eh già, non ho nemmeno il tempo di guardare dei corti, prima o poi leggerete di una ragazza savonese impiccata e sarò io XD) ma al momento il mio preferito è il tuo numero 4, anche se ho apprezzato moltissimo la cattiveria del secondo in classifica.
Strano ma vero, a questo giro pure io ho faticato a finirla, ma tieni dura e concediti questi 15 minuti di sangue!
EliminaUn adattamento che fa infuriare ai fan, ma per chi come me è all'oscuro di tutto, funziona.
Nella sua brevità e nella genialità messa in atto, sì.
RispondiEliminaMa ormai ho capito che mi sono persa una gran cosa non avendo letto i fumetti... o forse no?