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31 agosto 2020

Calendario Serie TV - Autunno 2020

Se non fosse bastato il tempo passato in casa di questa primavera e di quest'estate, se non fossero bastate le tante serie TV divorate, recuperate o scoperte in quarantena e in un agosto in cui viaggiare ha fatto un po' più paura... bene, settembre è alle porte e con lui un autunno che è come sempre il momento preferito per lanciare nuovi titoli.
Pochi infatti i ritorni di serie collaudate, anche perché causa Covid-19 non sono state completate o lo saranno a breve (Euphoria, Glow -l'ultima stagione-, This is Us e Peaky Blinders per dirne alcune), ma per fortuna, ci sono novità molto, molto interessanti!
Agenda alla mano, ecco cosa vedere:

RITORNANO

The Boys
Stagione: 2
Quando: 4 settembre
Dove: Prime Video
Dove eravamo rimasti: Recensione s01

Fargo
Stagione: 4
Quando: 27 settembre
Dove eravamo rimasti: Recensione s03

The Crown
Stagione: 4
Quando: 15 novembre
Dove: Netflix
Dove eravamo rimasti: Recensione s03
(poster e trailer ufficiali non ancora pubblicati)




FANNO IL LORO ESORDIO

29 agosto 2020

Onward

Andiamo al Cinema

La magia, anche quando c'è, la si può perdere per strada.
Capita se la tecnologia e le invenzioni rendono più semplice e meno faticoso quello che la magia con impegno e dedizione creava.
Capita se una grande casa di produzione capisce che i sequel e i sequel dei sequel possono avere lo stesso successo di idee originali, generando incassi e nuovo marketing a costo minore.
E quando le idee originali arrivano, diciamolo pure, non sono originali come un tempo.
Si rifanno a schemi noti, non stravolgono come un tempo mondi e prospettive.
Si parla della Pixar, ovviamente.
E ammettiamolo, i suoi ultimi titoli originali datati 2015 e 2017 non erano così eccezionali.
Lo dico io, paladina e fan della casa di produzione.
Il viaggio di Arlo può essere considerato il più disneyano dei suoi film (assieme a Ribelle, va bene) e anche il meno riuscito.
Coco sarà anche stato in grado di sciogliere ogni cuore di pietra per il suo messaggio e per un'animazione che lascia a bocca aperta, ma entrambe erano storie fatte a tappe, di lunghi percorsi per arrivare a una meta piuttosto prevedibili nel loro svolgimento.
Così sembra essere anche con Onward.
Sembra, si badi bene.

28 agosto 2020

Chemical Hearts

Andiamo al Cinema su Prime Video

Quando sei un adolescente enfatizzi ogni cosa.
Questo è l'amore della mia vita da scrivere su tutti i muri.
Questo è il momento peggiore della mia vita.
Questo è un cuore spezzato che non guarirà mai.
Questo film che parla di un amore tormentato fra adolescenti, un amore fatto di citazioni colte, di hobby eruditi è il più bello di tutti.
È un capolavoro.
Non lo dimenticherò mai.

Che le cose non stanno proprio così lo capisci con il tempo.
Era una cotta.
Era un'idealizzazione.
Era una figuraccia.
Era l'adolescenza.
Quel film, infine, era un bel film su un amore fra adolescenti che usa il linguaggio degli adolescenti.
Quello enfatizzato, quello totalizzante e quasi escludente.
Quel film è Chemical Hearts.

27 agosto 2020

Silenzio in Sala - Le Nuove Uscite del 27 Agosto

Ce la farà?
Non ce la farà?
Tenet salverà il cinema italiano?
Questa è la sua settimana, uscito pure con un giorno d'anticipo.
Ma per fortuna, non viene solo ed è accompagnato da approdi ormai insperati e piccoli titoli da tenere d'occhio se la voglia di grande schermo torna a farsi sentire.

Tenet
L'attesissimo, posticipatissimo, già criticato ovunque film di Christopher Nolan è da ieri al cinema.
Il regista amato/odiato torna a giocare con il tempo mentre il suo film è quello che farà da bollettino sullo stato di salute del cinema.
Io il biglietto l'ho già prenotato.
Speriamo bene.
Trailer

Dogtooth
C'ha messo più di 10 anni ma alla fine quello strano film di Lanthimos che già un po' tutti hanno visto, arriva anche nei cinema italiani.
Ne ho parlato QUI

Cosa resta della Rivoluzione
Commedia francese di e con Judith Davis, nata troppo tardi per i motti sessantottini di cui continua a sentirsi parte.
Combatterà, a modo suo, il sistema.
Ispira parecchio.
Trailer

Quattro Vite
Sempre dalla Francia un dramma tutto rosa sul rapporto di quattro donne e l'amore.
Ognuna lo vive in modo diverso, ovviamente.
L'originalità non sembra di casa, finché non si legge che queste donne rappresentano tutte la stessa persona, in età diverse.
Il cast (ci sono Gemma Artenton, Adèle Haenel e Adèle Exarchopoulos) stuzzica, la tematica della violenza psicologica e fisica spaventa un po' in questa fine estate.
Trailer

Non conosci Papicha
Sempre Francia, ma in realtà Algeria anni '90, dove la giovane Nedjima sogna di diventare stilista.
Dovrà scontrarsi con i fondamentalisti locali.
Trailer

Crescendo
Altro tema impegnato, altra arte per arrivare alla pace: la musica, con un'orchestra che mescola israeliani e palestinesi che deve essere formata.
I buoni intenti ci sono, ma pure il rischio pesantezza.
Trailer

Rosa Pietra Stella
Torniamo in Italia con un film che parla di donna resistente nella Napoli dell'illegalità.
Madre coraggio e pesantezza certa.
Trailer

26 agosto 2020

Little Joe

Andiamo al Cinema

È una pianta che serve a dare la felicità, ma non si chiama Maria.
Si chiama Little Joe, è geneticamente modificata in modo da rilasciare dietro le debite cure, sostanze capaci di far star bene.
Ripeto, non si chiama Maria, si chiama Little Joe.
Come Joe, il figlio di Alice, figlio di cui si prende cura da sola, il marito se n'è andato in campagna e lei oberata e amante del suo lavoro, si sente in colpa ad abbandonarlo in continuazione.
Ma il lavoro le piace, quasi quasi è quello che la soddisfa di più nella sua vita fatta di cibo pronto e operazioni tecnicamente non etiche da difendere pur di rendere pronto il suo Little Joe in tempo per l'annuale fiera.
Non ha tempo per l'amore, nemmeno se arriva da un collega dedito come Chris.
Non ha tempo nemmeno per Joe, che cambia, inizia a cambiare proprio quando lei porta a casa un Little Joe.
È la pianta stessa che lo sta cambiando, come sostiene quella collega poco stabile?
È l'adolescenza che si fa sentire, che porta a scontri e mutamenti?
Quella pianta che deve dare la felicità, non più blu ma rossa, ora la si guarda con sospetto. Cosa è in grado di fare pur di propagarsi?

23 agosto 2020

#LaPromessa2020 - Weekend con il morto

Ci sono un po' di perché che saltano all'occhio prima, durante e dopo la visione di questo film inspiegabilmente cult del 1989.
Partiamo dal più ovvio: che ci fa nella mia Promessa?
Ce l'ha aggiunto il giovine, chiedendo un favore al migliore amico, perché voleva farmelo rivedere, voleva rendermi partecipe delle risate che si era fato quando l'aveva rivisto lui qualche anno fa.
Perché il giovine se l'era rivisto qualche anno fa?
Perché era un suo cult giovanile, perché la musichetta di Jermaine Stewart composta da Andy Summers lo mette di buon umore, perché probabilmente in quella serata solitaria in cui l'ha visto qualche birra di troppo se l'era fatta e ne aveva goduto un pochettino alterato.
Perché dico questo?
Perché in questa visione d'insieme una risata non è scattata mai, anzi, ha prevalso un certo senso di fastidio e di "ma che stanno facendo".
Ora, potrei essere io una spegni-entusiasmo, una influenza giudizio, non lo nego.
Però....


Ma andiamo avanti con le domande.
A chi è saltato in mente nel 1989 di fare un film in cui un cadavere lo si porta a spasso, lo si butta da terrazzi e piscine, lo si traveste, lo si muove?
Come ridere della morte e di un cadavere?
Come non pensare al vilipendio?
Ok, sono troppo seria rispetto agli irrispettosi anni '90 e il successo del film è contro di me.
Ma se per un attimo in mezzo ai mille equivoci, alle situazioni paradossali si inizia a pensare: "Ehi, ma quello è morto! Quello è un cadavere!" un brivido lo si sente, e quella parola ora abusatissima che ritengo molto cringe come cringe viene da usarla.


Altra domanda: perché da piccola mi hanno lasciato guardare questo film?
Non so a che età, ma grande non ero, e ci ridevo da matti.
Penso per quei baffetti, quegli occhiali, quei vestiti colorati del signor Lomax.
Poi sì, mi ero presa una cotta per quella faccia da giovine di Andrew McCarthy.
Ma alla faccia dei programmi educativi, un film in cui non si rinuncia alla violenza, in cui le donne sono oggetti, ci si droga e ci si uccide sembrava un bel passatempo per i miei genitori.
Già.


Ok, ok, la smetto di fare la seriosa con un film che vuole essere scanzonato.
Lo fa a modo suo, nella moda degli anni '90 degli yuppies, delle ricchezze da accumulare e sfoggiare.
Fanno sorridere allora i goffi modi di due stagisti come Larry e Richard, fanno sorridere-non ridere- i loro battibecchi, le loro bugie, gli equivoci in cui si buttano per conquistare la bella di turno.
Sul perché quel cadavere di Bernie non lo lascino lì com'è alla festa, con qualcun altro a sbrigarsela, continuo a non capirlo.
Sul perché non se ne vadano in chissà quanti altri momenti pure, magari con quella valigetta piena di soldi, magari senza mentire senza un perché a Gwen.
Domande che resteranno senza risposta.
Come l'ultima del post:
Chi è più irritante ora: il presunto integro e moralista Richard, lo scanzonato Larry o quella moralizzatrice spegni-entusiasmo della sottoscritta.

22 agosto 2020

Gretel & Hansel

Settimana Horror

C'erano una volta Hans e Gretel, due fratelli non amati...
Fermi tutti, perché Hans deve stare prima?
Solo perché è un ragazzo!?
No, prima viene Gretel!
In questo periodo di politicamente corretto e di femminismo galoppante, sai che trovata!
Rifacciamolo, riscriviamolo!


Me la immagino così l'inizio della riunione per decidere di ribaltare un'altra fiaba classica, di rendere un'eroina un personaggio secondario.
Ma se progetti simili sono affondati miseramente e nemmeno se ne parla più (per fortuna aggiungo, se si pensa a quel Ghostbuster e a quel What Men Want), Gretel e Hansel ha un suo senso.
Ha una sua necessità sopratutto e un messaggio che vuole mandare che va oltre l'ambientazione gotica che lo caratterizzata e i brividi che vuole suscitare.

21 agosto 2020

Relic

Settimana Horror

Altro film horror, altra casa labirintica.
Un nuovo genere in cui sono incappata durante la lettura della Casa di foglie neanche la mia ossessione mi seguisse pure sullo schermo.
In questo caso, la casa in questione è quella di Edna, madre e nonna, data per dispersa dai vicini preoccupati.
Una casa con stanze ingombre di scatole e scatoloni, una casa con chiavistelli nuovi in ogni porta, una casa vuota.
Così la trovano Key e Sam allarmate dallo sceriffo locale.
Che fine ha fatto Edna?

20 agosto 2020

Speciale HPL - Il Seme della Follia

Settimana Horror

Io di H. P. Lovecraft non so niente.
Non ho letto niente.
Lo identifico come uno scrittore gotico e horror, dal gusto weirdo e quindi decisamente distante da me.
Perché, quindi, partecipo a questa giornata che commemora i 130 anni dalla sua nascita?
Per capirlo un po' di più, per saperne un po' di più.
Mi sono affidata all'esperto Obsidian che questa giornata l'ha voluta organizzare, ho spulciato negli elenchi di film che ha messo a disposizione e sono andata a scegliere quello che meno mi faceva paura, quello con un titolo che credevo di conoscere.
Anzi, pensavo pure di averlo già visto, e lo volevo rivedere.
Mi sbagliavo invece.
Confondevo Il seme della follia con Il tocco del male, quel film del 1998 con Denzel Washington che visto oggi potrebbe essere un altro esempio di pandemia in scala 1:1?
Non so.
Non credo.
Sta di fatto che in meno di un anno ho ritrovato John Carpenter sui miei schermi, quel regista di culto che io associo ad effetti speciali datati, gusto macabro e viscido distante nuovamente dai miei gusti.
Insomma, sono davvero su un campo minato, in una zona rossa e poco confortevole per me.

19 agosto 2020

You Should Have Left

Settimana Horror

"Devi andartene!".
Un imperativo che chissà quanto volte ci siamo trovati a urlare ai protagonisti dei film horror.
Che immancabilmente non lo ascoltavano, se ne stavano lì in quella casa, in quel bosco, in quella cittadina dai contorni sinistri, dai rumori inquietanti, dalle presenze che poco a poco si facevano sentire.
Theo e Susanna sembrano stranamente ascoltarlo questo nostro urlo, quella scritta che Theo si troverà nel suo diario di analisi, scritta in matita come un messaggio dal suo inconscio, li porta a fare le valigie, preparare la macchina e andarsene.
Sembra un sogno?
Un film horror che finisce troppo in fretta?

18 agosto 2020

Notte Horror 2020 - La Notte dei Morti Viventi

Siamo a... quante?
Ho davvero perso il conto delle Notti Horror trascorse?
Sono davvero riuscita a sdoganare un genere che mi vedeva quanto mai restia?
Sì.
Sì.
E infine: 7.
Siamo alla settima edizione della Notte Horror, e io ormai c'ho preso gusto.
La fifona che è in me vive e vegeta e rabbrividisce, ma ad agosto ha la meglio quella parte che ricerca i brividi, che si sforza e si sfida tanto da passare il resto dell'anno a cercare e segnare titoli.
Che poi (come vedrete per il resto della settimana) passo comunque il tempo a chiedermi chi me lo fa fare e perché mi faccio del male...
Tra l'altro, puntuale come ogni anno, alla Notte Horror si abbina la nottata del giovine in libera uscita, e io mi ritrovo a dormire da sola in una casa piena di scricchiolii e rumori sinistri con il carico d'orrore accumulato.
Bello, no?
La soluzione, da quest'anno, è dormire sul divano con il cane.
Direi che grande e grosso com'è mi difende lui da fantasmi, spiriti e... zombie!
Sì, zombie.
Anche se probabilmente grande e grosso com'è diventerebbe preda facile per questi mangia carne.
E arriviamo allora dopo questa lunga e inutile premessa a parlare di zombie.

Silenzio in Sala - Le Uscite al Cinema della Settimana

Con la Notte Horror che avanza (appuntamento alle 23!), meglio distrarci in anticipo con i film che escono al cinema in questi giorni.
Perché sì, i film continuano ad uscire al cinema e qualcosa sembra davvero guarire se in sala ci aspettano tutti questi titoloni!
Tra nomi di punta, necessari ritorni e piccoli e probabili gioiellini da scoprire sembra davvero che la stagione cinematografica ci creda nel ritorno del pubblico.

Onward - dal 19 agosto
Sarà la volta buona?
Rimandato una, due, tre volte forse questa volta si riuscirà davvero a godere su grande schermo dell'ultima prova della Pixar.
Inutile dire che lo sto aspettando con ansia!
Trailer

Mai a volte raramente sempre - dal 13 agosto
Presentato alla Berlinale e amato pure da Xavier Dolan (se v'interessa) il nuovo film di Eliza Hittman si concentra sulla lunga odissea di una giovane per riuscire ad abortire.
Dal piccolo paese di provincia in cui pure il consultorio non è d'aiuto, alla grande città di NY e la burocrazia di Planned Parenthood.
Politico e doloroso quanto basta.
Ne ho parlato QUI

Volevo Nascondermi - dal 15 agosto
Torna al cinema il ritratto di Ligabue ad opera di Giorgio Diritti e Elio Germano.
"Uscito" all'inizio della pandemia, era giusto recuperarlo.
Trailer

Gretel & Hansel - dal 15 agosto
La solita rivisitazione in chiave femminista di una fiaba classica?
Non solo.
In questo cambio di protagonista (che è la beniamina Sophia Lillis) c'è una chiave più gotica e horror, ma decisamente d'alta classe.
Se ne parlerà a breve.
Trailer

Little Joe - dal 20 agosto
Una pianta promette di rendere felici chi se ne prende cura.
No, non si chiama maria, ma Little Joe.
Qualcosa però non torna, e la "madre" di questo fiore rosso come lei, inizia a vedere strani effetti sul figlio in carne ed ossa che ne ha respirato il polline.
Curiosità ce n'è, con Emily Beecham e Ben Whishaw.
Trailer

Siberia
L'ultimo film di Abel Ferrara con protagonista Willem Defoe nei panni di un uomo che vive solitario in una locanda desolata e del suo viaggio nella memoria. Sì, curiosità ce n'è pure qui.
Trailer

Il Grande Passo
Due fratelli diversi in tutto, un unico sogno da realizzare: andare sulla Luna.
Ambientazione veneta, leggerezza in semplicità.
Trailer

Monos - Un Gioco da Ragazzi
Ragazzini che giocano alla guerra nella giungla colombiana, o ragazzini che la guerra la stanno facendo davvero?
Thriller che arriva da lontano ma che ha le carte in regola per stupire.
Trailer

Una Sirena a Parigi
La Senna esonda e porta con sé una sirena, che verrà salvata da un cantante/gestore di un cabaret in rovina.
Scoppierà l'amore?
La fiaba romantica alla francese è servita.
Trailer

17 agosto 2020

Il Lunedì Leggo - Casa di foglie di Mark Z. Danielewski

La storia della pubblicazione della Casa di foglie è quasi interessante come il romanzo stesso.
Vista la sua natura ergodica*, fatta di parole colorate, di pagine bianche, di paragrafi scritti in verticale, in orizzontale, scritte a fondo pagina e note dentro le note e dentro girandole, quadrati, stampate al contrario... insomma, in base alla pazzia di chi il romanzo l'ha concepito, la sua stampa richiedeva molta attenzione, molta cura e ovviamente parecchi soldi. Soldi che avrebbero reso vendibile il romanzo solo a costi esorbitanti.
Come fare?
La Mondadori ci provò.


Scelto il libro il giorno dopo un altro romanzo strano e bellissimo (Opera struggente di un formidabile genio, che porto ancora nel cuore), si impegnò sostituendo i colori blu e rosso con tonalità di grigio, accordandosi con Danielewski stesso.
Ma poi, dopo una prima edizione riuscita, basta.
La ristampa si fermò, Casa di foglie divenne introvabile.
Venduto a pochi euro sui mercatini, a prezzi che sfioravano le 200 euro su ebay.
Il suo alone di libro cult che cresce, la sua fama di romanzo introvabile pure.
Finché lo scorso autunno la 66TH A2ND decide di risolvere il problema, facendosi carico di una corposa riedizione, seguendo pari pari i colori, le direzioni, le scelte di Danielewski, e pubblicando alla "modica" cifra di 29 euro Casa di Foglie nella sua interezza.
Un successo.
Un ritorno in classifica.
L'accontentare fan e cercatori.(1)

15 agosto 2020

Antrum

 Andiamo al Cinema su Prime Video


ATTENZIONE

QUESTO POST È MALEDETTO

Lo confermano i più importanti Blogger, ne è prova la quantità di lettori che n'è uscito angosciato dalla lettura, gli iscritti che ne hanno subito le conseguenze.

Con un'introduzione così, voi, andreste avanti?

Sì?

Bene, peggio per voi perché se questo post forse è maledetto, forse no, di certo lo è Antrum.

Un film sbucato chissà come e chissà quando sul catalogo di Prime Video, preceduto da una serie di interviste a registi, esperti dell'occulto, semplici appassionati a dire che Antrum è un film maledetto.

Anzi, è il film più mortale mai realizzato.

Un film proiettato una sola volta (nel 1979) in un teatro (a Budapest) poi andato in fiamme, nessun sopravvissuto. Tranne una copia del film che ha iniziato a girare per le selezioni dei festival portando i selezionatori che lo avevano visto -e scartato- a morire di lì a poche ore in circostanze misteriose.


Cos'è Antrum, che strane cose mostra un film maledetto, e soprattutto, siamo pronti noi spettatori a vederlo?

Abbiamo un'introduzione per decidere, un conto alla rovescia per cambiare idea ed uscire dalla sala, o in questo caso, cambiare canale.

Ovviamente la curiosità vince, dimostrando quanto influenzabile è la nostra mente che vede, che cerca, che decifra simboli e inquietanti visioni in quella che è una "strana" gita di due fratelli in una foresta "magica".

I due sono lì per riprendere dall'inferno l'anima della loro cagnolina, con tanto di guida esoterica per allontanare e non far uscire gli spiriti maligni dalla fossa che hanno deciso di scavare per arrivare all'inferno.

Da qui lo strano.

Il magico è dato da pazzi in carne ed ossa che al limitare di quella foresta vivono.


Antrum, raccontato così, sa già di filmino amatoriale in cui il più lo fa l'occhio di chi lo guarda. Che non sa se venir impressionato dalle presenze, dalle visioni che il piccolo Nathan ha, dagli inquietanti esseri che sembrano abitare in quella foresta, o se ridere del tentativo del voler far impressione, di quegli effetti posticci, di quella recitazione statica, di quei personaggi sopra le righe e ovviamente di quella storia non così maledetta e non così ben gestita nei suoi tempi e nel suo sviluppo.

Con il rapporto fra i due fratelli e la loro folle decisione a essere messi continuamente sotto esame.

In un continuo stare in bilico fra questi due mondi quasi opposti ma decisamente confinanti, Antrum mostra scoiattoli di pezza, cannibali sui generis e sovrimpressioni a non finire, ma ha dalla sua scene piuttosto agghiaccianti in cui basta un demone fisso a guardarci per farci paura, e un inizio e una fine che inquietano se si è -come me- predisposti ad esserlo.

Il più allora lo fanno davvero quegli stralci di mockumentary, a creare una leggenda e a svelare simboli e codici in un tentativo di farne un nuovo The Blair Witch Project.

Il film da cui inevitabilmente tutto parte.

Ma ormai pure io sono una spettatrice scavata e l'impressione che ne esce è più di un tentativo mal riuscito che si può volendo spostare ad essere volutamente ironico nei suoi intenti.

Il fatto che sia datato 2018 indica come la sua aurea di film maledetto (o di mockumentary a svelare com'è facile ingannare degli spettatori) non è poi ben messa.



Voto: ☕☕½/5

14 agosto 2020

Triangle

 È già Ieri -2009-

Jess bene non sta.

Ha un figlio che richiede attenzioni speciali, una vita caotica, e una gita in barca con cui distrarsi un po'.

Ma quando arriva al porto, quando Greg la vede e le chiede come sta capisce che


Jess bene non sta.

Ha un figlio che richiede attenzioni speciali, una vita caotica, e una gita in barca con cui distrarsi un po'.

Ma quando arriva al porto, quando Greg la vede e le chiede come sta capisce che qualcosa non va. Il figlio è a scuola, dice lei, sale in barca, assieme ai ricchi amici di Greg -Sally e Downey-, e l'annuale "donna con cui dovrebbe sistemarsi" Heather. 

La gita inizia, allietata dai pettorali del mozzo Victor, e tra un bicchiere di vino e uno scambio di opinioni, Jess vede all'orizzonte delle nubi nere, il vento si ferma e


Jess bene non sta.

Ha un figlio che richiede attenzioni speciali, una vita caotica, e una gita in barca con cui distrarsi un po'.

Ma quando arriva al porto, quando - la vede e le chiede come sta capisce che qualcosa non va. Il figlio è a scuola, dice lei, sale in barca, assieme ai ricchi amici di Greg -Sally e Downey-, e l'annuale "donna con cui dovrebbe sistemarsi" Heather. 

La gita inizia, allietata dai pettorali del mozzo Victor, e tra un bicchiere di vino e uno scambio di opinioni, Jess vede all'orizzonte delle nubi nere, il vento si ferma e la minaccia, il sesto senso che Jess sembra aver avuto per tutto il viaggio si palesano.

Sarà un naufragio, sarà una tragedia. 

O forse no.

Perché una nave si fa largo da quell'orizzonte, è la Aeolus che li accoglie, ma su quella nave non c'è nessuno, ma proprio nessuno, corridoi infiniti, silenzio, uno strano senso di déjà-vu per Jess che, bè,


Jess bene non sta.

Ha un figlio che richiede attenzioni speciali, una vita caotica, e una gita in barca con cui distrarsi un po'.

Ma quando arriva al porto, quando Greg la vede e le chiede come sta capisce che qualcosa non va. Il figlio è a scuola, dice lei, sale in barca, assieme ai ricchi amici di Greg -Sally e Downey-, e l'annuale "donna con cui dovrebbe sistemarsi" Heather. 

La gita inizia, allietata dai pettorali del mozzo Victor, e tra un bicchiere di vino e uno scambio di opinioni, Jess vede all'orizzonte delle nubi nere, il vento si ferma e la minaccia, il sesto senso che Jess sembra aver avuto per tutto il viaggio si palesano.

Sarà un naufragio, sarà una tragedia. 

O forse no.

Perché una nave si fa largo da quell'orizzonte, è la Aeolus che li accoglie, ma su quella nave non c'è nessuno, ma proprio nessuno, corridoi infiniti, silenzio, uno strano senso di déjà-vu per Jess che, beh, Jess bene non sta. E inizia a stare ancora peggio quando capisce la natura di quella nave, quando scopre l'identità delle minacce che attentano alla loro vita, quando poco a poco (decisamente più lentamente di noi spettatori) capisce il loop in cui è finita e qual è l'unico modo per riuscire a tornare a casa, da suo figlio.


Jess bene non sta, e forse bene non stanno nemmeno quelli che cercano di scrivere sceneggiature sui loop temporali. A tal proposito vorrei conoscere un giorno quelli di Dark.

Farne qualcosa di riuscito e a prova di bomba non è facile.

Qui Christopher Smith ci riesce in parte, sfiancando lo spettatore in alcuni punti, rendendo la sua Jess che bene non sta, un po' troppo "bionda" e spargendo nel film un po' di brividi horror, un po' di scene d'azione, per non scontentare nessuno.

Il basso budget e gli attori di serie B -di cui faceva parte anche Liam Hemsworth, l'unico poi divenuto noto- non aiutano, e diciamo pure che gli 11 anni che Triangle ha li porta male tra effettacci e ambientazioni posticce.

Ma un suo fascino, come tutti i film sul loop, Triangle ce l'ha e resiste nel tempo, anche per quel significato nascosto, quel tema della maternità e del continuo cercare di essere la versione migliore di sé che porta a pensare e riflettere e pure tifare per Jess, che, beh, bene non sta.



Voto: ☕☕½/5

12 agosto 2020

Becky

Andiamo al Cinema su Prime Video UK

Chi è Becky?

È un'adolescente ribelle, segnata dalla morte della madre, perennemente arrabbiata con il padre che vuole pure vendere quella casa al lago in cui sono racchiusi i suoi ricordi più belli, ora che lui ha trovato un altro amore, così in fretta, troppo in fretta, mettendo ancora più in disparte lei?

Non solo.

È un'adolescente vendicativa e astuta, che sa come muoversi, come mettere il broncio e provocare senso di colpa?

Anche.

È una macchina da guerra, sanguinolenta e senza freni, che una volta messa in moto non si può più fermare?

Certo.

Becky è tutto questo, e anche di più.

11 agosto 2020

In Breve su Netflix: Unbreakable Kimmy vs Il Reverendo - Rick and Morty s04 - The Babysitter Club

Se l'estate chiede leggerezza e pochi titoli si fanno avanti, Netflix sa come rispondere.
Tra certezze, insospettabili ritorni e gradite sorprese, c'è di che stare freschi.

Rick and Morty - Stagione 4

In Breve: sempre loro, Rick e Morty nelle loro avventure spaziali che rimaneggiano temi, che citano a profusione che ovviamente si fanno più geniali, esilaranti e inarrivabili che mai.

Funziona: Eccome!
Diviso in due parti, Netflix c'ha dato un primo assaggio natalizio per concludere la stagione qualche settimana fa tanto da far sembrare troppo pochi 5 episodi per volta.
Quanto alla scrittura, gli episodi sono un qualcosa di difficilmente classificabile per la quantità di genio all'opera.
Dan Harmon, che sto scoprendo solo ora con la sua Community, è una penna da venerare.

10 agosto 2020

Il Lunedì Leggo - Di Carne e di Nulla di David Foster Wallace

[Segue l'introduzione che faccio ormai ogni anno in questo periodo, quando arriva il momento di leggere una raccolta di DFW]

Quando ho scoperto DFW è stata una folgorazione.
Ero al primo anno della magistrale, La scopa del sistema lo avevo preso sotto consiglio di un amico e subito avevo deciso di lanciarmi su Infinite Jest.
Non un'esitazione nonostante la sua mole ma solo la voglia di scoprire il suo genio al massimo.
Quello stesso anno era uscito il suo ultimo romanzo, postumo e incompiuto, e l'idea di avere così poco tempo da passare ancora insieme a lui mi ha fatto rallentare il passo: se un solo altro romanzo dovevo avere, il resto dei racconti, dei saggi, dei reportage, lo avrei accolto lentamente.
Uno l'anno.
Per finire con quel Re Pallido e quell'intervista di David Lipsky trasformata in quel bellissimo film che è The end of the tour.
Mica lo sapevo però che si sarebbe continuato a pubblicare DFW, che in Italia ma pure in America avrebbero setacciato ogni più piccolo articolo, recensione, intervista o critica scritta su un qualunque argomento, anche il meno interessante per un non esperto di -chessò- matematica? linguistica?
Ma tant'è, che DFW venda, che abbia la sua cerchia di fedeli di cui faccio parte giustifica queste nuove raccolte. E così in un anno in cui volevo che da bianca mi fosse finalmente spiegato il rap, mi sono ritrovata invece a leggere Di carne e di nulla.
Tredici saggi, tre interviste.
Solo uno non l'ho letto, quello dedicato a Wittgenstein's Mistress di David Markson che già grazie ai Cinque romanzi americani spaventosamente sottovalutati > 1960 avevo deciso di scovare e di leggere e nel vedere che l'edizione italiana pubblicata da Edizioni Clichy prevede incorporata la sua analisi, non mi sono fatta problemi a saltarlo.

7 agosto 2020

Chiwawa

È già Ieri -2019-

Con tutti i social di cui siamo circondati, che si aggiornano, che lasciano indietro, che fanno selezione, tenere un blog ha ancora senso?
È la domanda che volenti o nolenti un blogger si deve fare.
C'è chi tiene giustamente il piede in due scarpe, sfruttando e usando i social per comunicare, per condividere, per dare spazio a post silenziosi e sonnolenti.
C'è chi lo fa bene, chi si è trasferito direttamente su pagine FB o Instagram riducendo la scrittura a favore della comunicabilità.
C'è chi ci prova, come me, perdendo lo slancio ogni tanto, non trovando la voglia in altre, capendo che pure lì -come agli inizi qui- il segreto è fare rete, commentare sempre, rispondere, condividere, citare... insomma, un vero e proprio lavoro che si aggiunge a quello del blog e non sempre coincide con gli intenti del blog: sì far conoscere e consigliare (o sconsigliare) un titolo, ma anche scriverne, in modo creativo, in modo da rimettere insieme le idee.


In un 2020 in cui la blogosfera si svuota, i blog hanno ancora senso?
Se guardiamo a questo particolare caso: sì.
Perché solo grazie al blog Pensieri Cannibali un film giapponese, strano, luminosissimo, come Chiwawa è finito nei miei radar.
Che poi Cannibal Kid l'abbia scovato (da quello che ho capito) grazie ad una pagina FB potrebbe fare il giro e far cadere la mia tesi.
Ma guardiamo alla mia fonte, al fatto che in questo agosto 2020 in cui di nuovi titoli c'è gran penuria, un blog mi è venuto in soccorso e mi ha fatto conoscere un film come così.


Così come?
Diverso, nuovo, moderno ed estremo, coloratissimo ed esagerato, che mescola i generi e non sembra averne.
Che fa dei social un'estetica, che fa della generazione di oggi dei ragazzi di Tokyo un'indagine.
E un'indagine è anche quella al centro del film, con Miki a cercare di ricostruire, di capire, di conoscere finalmente Chiwawa, ragazza sempre allegra, scatenata, su di giri ed ingenua, piombata all'improvviso nella sua cerchia di amici per sconvolgerla.


Chiwawa è stata uccisa, il suo corpo è stato ritrovato a pezzi, e Miki che l'ha sempre guardata con un misto di ammirazione e gelosia, cerca di capire cosa n'è stato di quest nuova stella di Instagram, di questa modella richiestissima, in quei mesi in cui si è staccata dalla compagnia. E chi era soprattutto prima di piombare fra loro in quella folle sera al Sedgwick (un nome non dato certo a caso visto il destino della modella di Warhol) dove hanno fatto il colpaccio.
La storia è tutta qui, con flashback che si alternano a raccontare di vacanze esagerate, di feste che non hanno fine, di prestiti e ospiti, di amori che nascono e finiscono, di segreti di cui Miki non era a conoscenza.
Con il presente in cui giornalisti e opinionisti ne fanno il caso del momento, per criticare e puntare il dito contro i giovani di oggi.
E il paragone con i colori acidi di Spring Breakers di Korine nasce spontaneo.


Ma se l'indagine ha un suo peso, a fare davvero il film sono le piccole storie, i piccoli momenti che nei flashback si racconta.
Sembra di stare in un videoclip, in un manga (da cui il film è tratto), in una stories di Instagram, in continue foto filtrate, con canzoni che si cantano e si ballano pure, con il montaggio frenetico a sconvolgere, con l'amico che vuole essere regista a filmare a sua volta le gesta di questi amici.
In queste feste in ville di lusso, con piscine olimpioniche, in quei locali dalle luci soffuse, in quei set fotografici, si sta un gran bene e ci si innamora dell'ingenuità di Chiwawa, del suo bisogno di attenzioni e conforto, di quel sorriso che sembra nascondere tante fragilità.
Anche quando gli eccessi si fanno ridondanti, anche quando l'estetica supera il contenuto, si arriva ad un finale malinconico e sofferto in cui si capisce che a Chiwawa, a Miki, Yoshida, Nagai e a tutti questi amici che si è imparato a conoscere, si è voluto bene.


Voto: ☕☕½/5

6 agosto 2020

Silenzio in Sala - Le Nuove Uscite del 6 Agosto

Ha senso tenere questa rubrica nell'agosto 2020?
Qualcuno la legge, qualcuno al cinema ci va?
E a fare cosa visti i film in uscita?
Se guardiamo ai nuovi c'è solo da stendere un velo pietoso, per fortuna alcune sale ripropongono restaurati titoli selezionati di Fellini e Jim Jarmusch, meritano di certo più attenzione di questi:

Galveston
Con la regia di Mélanie Laurent, la sceneggiatura di Nic Pizzolatto e Elle Fanning protagonista era lecito pensare ne venisse un gran film, polveroso come Pizzolatto sa fare.
Ma l'uscita in Italia con due anni di ritardo e in quest'estate sfortunata non è casuale.
Io ne ho parlato QUI

High Life
Altra uscita del 2018, altro cast e regia che promettevano bene (Claire Denis dirige Jake Gyllenhaal, Robert Pattinson, Mia Goth, Juliette Binoche, André Benjamin).
Essendo incappata solo in commenti negativi, da questa odissea nello spazio di un gruppo di ergastolani me n'ero tenuta alla larga e non credo che sarà il titolo giusto per andare in sala.
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The Empty
È estate ed è tempo di horror.
Lo sarà a breve pure qui, ma quando si parla di sparizioni ed evocazioni demoniache, non si suscita troppo interesse.
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Amo la Tempesta
Cervelli in fuga da recuperare?
Ci pensa Angelo, divorziato e senza lavoro, incaricato dall'ex moglie a cercare il figlio emigrato in Germania. Gli altri genitori di quartiere chiedono lo stesso, e parte un'avventura on the road che però dal Trailer sembra tutt'altro che scoppiettante.
Nour - in uscita il 10 agosto
Sergio Castellitto interpreta il medico di Lampedusa Pietro Bartolo parlando così di quei barconi che sbarcano, delle storie di chi cerca salvezza, concentrandosi sulla giovane Nour.
Trailer