Uscito nel 1999, quando avevo la bellezza di 11 anni, ricordo ancora -seppur vagamente- tutto il clamore che questo prequel (quando ancora non conoscevamo la parola prequel) provocò.
Ricordo articoli di giornale, lo stupore nel sapere chi fosse in realtà quello spaventoso uomo mascherato di nero, facendo così la conoscenza con la sensazione di spoiler (quando ancora non conoscevamo la parola spoiler).
Ricordo la decisione di vederli, prima o poi, questi Guerre Stellari, ma solo una volta finita quest'altra trilogia, con l'intenzione di partire da qui, dal passato, per poi ritornare nel 1977.
Quando mi decisi, qualche anno fa, prevalse però la decisione di adattarmi a quanto deciso da Lucas, a quanto provato dagli altri milioni di spettatori nel mondo, scoprendo solo poi cosa portò Anakin Skywalker a diventare Dart Fener.
Sta di fatto che in questo primo capitolo, che si apre con il mio amato Ewan McGregor, poco ci viene davvero raccontato.
A fare una sintesi, c'è una ribellione in atto, un'occupazione del pianeta Naboo provato dall'embargo, e una lunga fuga/battaglia per riconquistarlo da parte degli jedi e della regina Amidala.
In 2 ore e 10, tutto questo è però condito da numerose sequenze d'azione, da intrattenimenti vari, riusciti e no, che se fanno la gioia del fan purista, la fanno un po' meno per me, che di un film -nonostante gli effetti speciali, nonostante le creazioni e la fantasia- mi concentro più sulla trama, e su come questa viene sviluppata.
Lo posso dire?
Lo dico.
Qui lo sviluppo è minimo, ci sono ghirigori, ci sono giri e giri da funambolo, ma a stringere, la sostanza è nulla.
Quanto stiamo infatti a seguire le imprese del piccolo Anakin sul suo sguscio?
Quanto sott'acqua, con pesci e mostri?
Quanto su quel pianeta sabbioso e desolante di Tatooine?
Quanto infine nella battaglia finale, con tanto di Sith?
Troppo.
Almeno per i miei gusti.
Avrei preferito più profondità, e a ben guardare, tutta questa profondità viene dal conoscere già cosa accadrà a quel bambino tanto forte ma oppresso dalla paura, quel bambino che ora Ewan/Obi Wan dovrà istruire visto che -fortunatamente per chi non lo ama- Liam Nesson/Qui-Gog Jinn ci ha lasciato.
Non ricordando quanta delusione avessi provato in questo primo capitolo, immagino che le cose cambieranno andando avanti, con la crescita di Anakin, con i suoi turbamenti, con la forza che lo chiama e lo impaurisce, con l'arrivo dell'amore.
Di certo, se Lucas tanto voleva riportarci su quella Galassia tanto lontana, oltre agli effetti speciali, doveva guardare un po' meglio a cosa voleva raccontarci.