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31 ottobre 2013

Halloween... in film!

Ormai anche l'Italia è stata invasa da Halloween, c'è poco da fare!
La versione gotica del carnevale è entrata nella nostra cultura, e anche grazie al cinema il rapporto con questa si è fatto via via più forte.
Non solo saghe horror, attenzione, anche gran bei titoli sono coinvolti da questa festa, finendo anche per essere spunti originali e divertenti per dei costumi!

Donnie Darko
Nel super cult di ormai un decennio fa, la festa in maschera non è solo un leitmotiv che si propaga per tutta la durata del film (l'indimenticabilmente angosciante Frank, no?) ma porta a quel finale criptico e unico con un Donnie magnificamente vestito!





Friends
Nell'ottava stagione gli amici più simpatici del piccolo schermo regalano perle di genialità grazie ai loro costumi! Come dimenticare il conigliotto Chandler o la patata Ross?


Buffy
La serie non sono mai riuscita a finirla, ma ho un vivo ricordo dell'ironica puntata di Halloween! Ognuno diventava infatti il costume che indossava, e ci si ritrovava così con una Buffy indifesa principessa, uno Xander/Rambo e una Willow sexy fantasma!



Nightmare Before Christmas
Sarà anche un film natalizio, ma quel genio di Tim Burton unito alla sapiente regia di Henry Selick, confezionano la spiegazione perfetta su Halloween e lo fanno in musica!
Un capolavoro!



Passando a qualche spunto dell'ultimo minuto per l'abbigliamento di questa sera, Tim Burton è indubbiamente fonte di saggezza per un vestito mostruoso ma chic!
Perchè non usare la complessità romantica di Edward Mani di Forbici


o l'eleganza dandy de La fabbrica di cioccolato


o ancora i folli personaggi di Frankenweenie?


In alternativa al re del gotico, si può sempre optare per gli intramontabili classici, rivisitati questa volta grazie al piccolo schermo!

I più in voga sono certamente i "walker" di The walking dead


ma anche Dracula ha un nuovo fascino se si prende spunto da Jonathan Rhys Meyer


e, per essere più originali e al passo con i tempi, anche le streghe possono diventare appetibili grazie ad American Horror Story!


Silenzio in Sala - Le Nuove Uscite al Cinema

Grazie al ponte festivo, le uscite della settimana si prospettano variegate e numerose! Il rischio della scelta è però molto alto, vista la presenza massiccia di film italiani, ma qualche chicca c'è.
Come si dice: piatto ricco, mi ci ficco!

Before Midnight
Li avevamo conosciuti e adorati -almeno io- per le strade di Vienna. Li abbiamo ritrovati 9 anni dopo in quel di Parigi, e ora dopo altri 9 anni, Jesse e Celine sono in vacanza in Grecia. Cosa è loro successo nel tempo trascorso? Il fortunato trio Ethan Hawke-Julie Deply-Richard Linklater (alla regia) si riforma per concludere la romantica trilogia iniziata con Before Sunrise e Before Sunset.
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Miss Violence
Film shock a Venezia che non è propriamente per tutti, vedi qui.
Al Lido si è portato a casa il leone d'argento e la coppa Volpi al miglior attore, ma la distribuzione è con il contagocce.
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Un castello in Italia
Commedia francese promettente, diretta dalla metà italiana Valeria Bruni-Tedeschi che è anche protagonista assieme all'affascinante Louis Garrel e Filippo Timi. Lei è una donna di 40 anni sola e con il castello di famiglia da vendere, loro sono il corteggiatore con poca voglia di impegnarsi e il fratello malato di AIDS.
Parzialmente autobiografico e presentato a Cannes: consigliato!
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Blancanieves
La Biancaneve del titolo non è quella canonica conosciuta grazie ai fratelli Grimm, ma è immersa in tutto e per tutto nella Spagna degli anni '20. Dalla corrida alla tauromachia (ah, la tauromachia), fino al flamenco, la leggenda della ragazzina odiata dalla matrigna rivive in questo film di Pablo Berger che, come The Artist, adotta lo stesso linguaggio degli anni rappresentati: didascalie per i dialoghi e bianco e nero.
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Captain Phillips
Da una storia vera, l'avventura di un capitano che si vede assaltare dai pirati somali la nave e la dura lotta per sopravvivere. Un film più americano di così è difficile da trovare, anche perchè il protagonista è Tom Hanks.
Nì.
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Ender's Game
Tratto dal romanzo di fantascienza di Orson Scott Card, il film è ambientato in un futuro dove l'attacco per prepararsi a un probabile attacco alieno, i giovani vengono spediti in un'accademia militare nello spazio. Il timido Ender sembra promettere bene, così il suo istruttore lo torchierà a dovere.
Harrison Ford, Asa Butterfield, Hailee Steinfeld e Viola Davis nel cast.
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Sole a Catinelle
Distribuzione colossale (più di 1000 sale) per il terzo film di Checco Zalone diretto sempre da Gennaro Nunziante. Non avendo visti i precedenti, dubito mi arrischierò a vedere questa sua ultima fatica, ambientata nel vicentino e che narra le tragicomiche vicende di Checco, che passato il successo, si arrampica in affari e deve portare il proprio figlio al mare.
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Zoran, il mio nipote scemo
Vincitore del premio del pubblico a Venezia, la commedia con protagonista Giuseppe Battiston è molto più promettente. La storia racconto della convivenza tra uno zio borione e spesso e volentieri ubriaco, con il nipote, colto e vero campione a freccette. Accortosi del suo talento, lo zio lo iscriverà al campionato mondiale. Ironia e divertimento assicurati.
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Il Pasticciere
Un uomo tranquillo, devoto pasticcere, incappa in un delitto. Parte da qui un noir che sulla carta non convince, con protagonisti Antonio Catania, Rosaria Russo e Ennio Fantastichini.
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Smiley
Per gli amanti dell'horror un film che sembra infarcito di cliché (la frase da scrivere tre volte, questa volta non allo specchio ma in una videochat) al punto giusto. Il cast, senza nomi di punta, non aiuta il giovane regista (classe 1988) Michael J. Gallagher.
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30 ottobre 2013

Miss Violence

Andiamo al Cinema

Come già per Gravity, anche a questo film è giusto dedicare maggiore attenzione dopo le giornate veneziane visto il suo arrivo nelle sale domani.
Miss Violence, che al Lido è stato giustamente premiato per la regia (leone d'argento) e per l'interprete maschile (Themis Panou), è una di quelle pellicole che nonostante il tempo passato continua a bruciare. Bruciare o colpire, perchè l'effetto che fa è quantomai vicino ad un pugno allo stomaco che difficilmente si dimentica.


Tutto parte con il suicidio di una ragazzina durante la festa del suo undicesimo compleanno. Con la disgrazia, si entra tra le mura domestiche di una famiglia atipica, di cui si fatica inizialmente a capire i rapporti. Il capofamiglia è allo stesso tempo marito, padre di due donne la cui differenza di età le rende quasi madre e figlia, e nonno di due bambini. Che qualcosa non va', lo si percepisce fin da subito: quell'atmosfera di controllo e di ansia collettiva, unita alle visite dei servizi sociali dopo il suicidio, fanno già intendere il celarsi di più segreti dietro l'aria borghese del patriarca. Dal peso del cibo fino alla gestione del lutto, tutto passa sotto il suo sguardo severo, tanto ligio in casa quanto incapace di tenersi un lavoro, e ci si chiede come faccia la famiglia a sopravvivere.
La verità ci verrà mostrata all'improvviso, in uno squarcio che ci violenta e ci lascia annichiliti, portandoci in un girone infernale che sembra non avere fine e nemmeno un happy end.


Tutte queste sensazioni, che vanno dall'oppressione allo squallore, sono enfatizzate ancora di più dall'uso praticamente continuo di scene a camera fissa, che come uno occhio voyeuristico ci immerge nelle angosciose mura di una casa da cui difficilmente si esce.
La costruzione della fotografia è quindi curata in modo maniacale, creando momenti di sublime bellezza e di tensione grazie ad un montaggio sapiente fatto ovviamente di stacchi.
La musica gioiosa di sottofondo in alcune scene, in contrasto con il clima austero mostrato, aumenta ancora di più il senso di claustrofobia che Alexandros Avranas vuole dare e che gli stessi attori, capaci di essere e di interpretare i loro doppi ruoli di vittime e carnefici (notevole, oltre al premiato con la Coppa Volpi, le due sorelle Eleni Roussinou e Sissy Toumasi), riescono a portare su schermo.
Quello che ne esce è quindi un film che scuote e continua a ribollire dentro per i temi trattati e soprattutto per la loro messa in scena. La crudezza, unita alla straniante freddezza con la quale Miss Violence ci si mostra, rendono il tutto un forte pugno allo stomaco di difficile digestione.



29 ottobre 2013

Peaky Blinders

Quando i film si fanno a episodi

C'è un nuovo nome da mettere nella lista delle persone da seguire: Steven Knight.
Il suddetto, oltre ad aver ideato un giochino da niente come Chi vuol essere milionario? ha saputo stupire tutti a Venezia con uno dei film più emozionanti e ben girati del festival, quel certo Locke che si spera arrivi prima o poi nelle nostre sale.
Nel suo passato, tante sceneggiature (tra cui Piccoli affari sporchi, di prossimo recupero, e Redemption, da poco nelle sale). Ma Steven ha avuto il tempo anche di scrivere e produrre una serie che è qualcosa di meraviglioso: Peaky Blinders, mandato in onda dalla BBC Two e ambientato negli anni del primo dopoguerra.


Il telefilm (già rinnovato per una seconda stagione) riesce non solo a tratteggiare bene i traumi dei sopravvissuti alla campagna di Francia, ma anche a delineare gli scontri tra bande e le vite malavitose come oltreoceano ha saputo fare Martin Scorsese con Boardwalk Empire.
In questo caso, il fattore in più è sicuramente dato dalla produzione british, che ha quel qualcosa di unico che si condensa in soli 6 episodi, e il fatto che, al posto della simpatica e segnata faccia di Steve Buscemi, abbiamo quel bel faccino inquieto di Cillian Murphy. L'attore è perfetto nei panni di Thomas Shelby che, per le sue capacità, supera il fratello maggiore nella gestione degli affari di famiglia e grazie ai suoi piani machiavellici cerca di allargarne il territorio. Tormentato però dagli incubi e non così irremovibile al fascino femminile, si troverà a far fronte alla bella cameriera assunta nel suo pub, che è però una spia mandata dal nuovo ispettore di polizia, Campbell (il roccioso Sam Neill), arrivato appositamente dai tumulti di Belfast per rintracciare una partita di armi rubata per il quale c'è lo zampino degli Shelby, ovviamente.
I problemi non sono solo questi, e tra crisi amorose, proclami bolscevichi e gare truccate, la vita a Birminghan è parecchio movimentata.


Quello che comunque fa la vera differenza, e innalza Peaky Blinders, è la sua realizzazione. Al di là del sapiente uso del montaggio, a lasciare letteralmente a bocca aperta è la fotografia: bella da far venire i brividi, con scene che rasentano la perfezione per la loro costruzione geniale e unica. Dulcis in fundo, e non per questo da sottovalutare, una colonna sonora orgasmica che in barba alla filologia utilizza brani moderni che vanno da Nick Cave ai The White Stripes, passando per Tom Waits.
Un mix di accecante bellezza!


28 ottobre 2013

Torta di Mele & Cioccolato!

Il Fabbricatorte

Se c'è qualcuno da incolpare per la mia smodata passione per i dolci (da fare e da mangiare), è di certo la mia nonna.
Con il passare degli anni non ha smesso di sperimentare e qualche settimana fa mi ha conquistato con l'ennesima torta deliziosa! Le ho rubato la ricetta, e anche se la mia non è riuscita altrettanto bella, credetemi, è una vera delizia!

INGREDIENTI

200g di farina
2 uova
125g di zucchero
100g di burro
2 mele
100g di cioccolato fondente
Mezza bustina di lievito

PROCEDIMENTO

Iniziare mescolando assieme lo zucchero e il burro ammorbidito a temperatura ambiente, unendo poi le uova. Aggiungere gli ingredienti secchi (la farina, il lievito e un pizzico di sale) e la scorza grattugiata del limone.

Una volta che l'impasto è ben omogeneo, lasciare riposare per una mezzora e nel frattempo far sciogliere a bagnomaria il cioccolato assieme a una noce di burro.
Sbucciare anche le mele e tagliarle a fette.

Quando sarà tutto pronto, versare l'impasto nella tortiera foderata di carta da forno o imburrata e infarinata, stendere sopra il cioccolato e poi decorare con le fette di mela.
Infornare a 160° per 30 minuti e... Buon Appetito!


Biglietti, Prego! - Il Boxoffice del Weekend

Non cambia molto la classifica questa settimana! Il Cattivissimo si mantiene saldo in testa racimolando sempre più spettatori e lasciando agli altri solo le briciole (da notare l'assenza in top 10 dell'unico altro film di animazione: Justin e i cavalieri valorosi). Le nuove entrate partono con lo scontato podio della coppia Wahlberg-Washington, l'inaspettato (gioite!) quinto posto del vincitore di Cannes e l'horror in ottava posizione. Fanalino di coda, Julian Assange e il suo Wikileaks.
Ecco i dettagli:

1 Cattivissimo Me 2
week-end € 2.026.751 (totale: 12.681.088)

2 Una piccola impresa meridionale
week-end € 1.007.100 (totale: 2.582.834)

3 Cani sciolti
week-end € 934.877 (totale: 934.877)

4 Aspirante vedovo
week-end € 580.717 (totale: 3.955.526)

5 La vita di Adele
week-end € 458.093 (totale: 458.093)

6 Cose nostre - Malavita
week-end € 435.618 (totale: 1.318.009)

7 Gravity
week-end € 419.618 (totale: 5.805.508)

8 Dark Skies - Oscure Presenze
week-end € 373.461 (totale: 373.461)

9 Escape Plan - Fuga dall'inferno
week-end € 326.617 (totale: 1.060.181)

10 Il quinto potere
week-end € 301.020 (totale: 301.020)

27 ottobre 2013

Rumors Has It - Le News dal Mondo del Cinema

Il muscoloso Bane nei panni del paillettoso Elton John? La perplessità è d'obbligo nell'apprendere che ad interpretare il musicista nel biopic Rocketman sarà nientemeno che Tom Hardy! L'attore ci ha abituato a ruoli muscolosi ma anche, e forse per questo la scelta non è poi così forzata, ad ottime interpretazioni, visto quanto dimostrato a Venezia con Locke. Ora non resta che aspettare quello che è stato definito un "fantasy musicale e biografico capace di unire la vita e la musica di Elton John" per vedere se saprà cavarsela anche dietro il pianoforte.

Il suo ultimo lavoro, Only God Forgives, ha convinto solo in parte. Ora Nicolas Winding Refn si dà all'horror, al femminile. L'altra metà del cielo spesso martoriata nei suoi film, sarà quindi protagonista con un'attrice d'eccezione: Carey Mulligan, già in Drive. Fortunatamente, viste le lacune a livello di sceneggiatura che spesso affliggono i suoi film, alla scrittura è stata chiamata Polly Stenham. I walk with the dead dovrebbe procedere però solo dopo la fine dell'altro progetto in ballo, The Avenging Silence.

E' sempre stato nell'aria, ma vuoi per gli impegni del regista, vuoi per gli sceneggiatori che non volevano mettersi al lavoro senza la firma ufficiale del protagonista, ancora nulla aveva preso piede. Stiamo parlando del sequel del fortunato e cultissimo Beetlejuice, il secondo film da regista di quel genio di Tim Burton che ora, dopo 25 anni potrebbe avere un sequel!
Michael Keaton ha firmato, la Warner Bros. è pronta... ora il timore sta nella piega dell'operazione: Burton riuscirà a ripetere la delizia di Frankenweenie o tornerà nel triste filone commerciale da Alice in poi?

Appartengono entrambe alla nuova generazioni di attrici che hanno il loro perchè, e ora si trovano insieme in un film apocalittico. Evan Rachel Wood e Ellen Page saranno due sorelle in Into the Forest, tratto dall'omonimo romanzo di Jean Hegland, che racconta della fuga da una civiltà alla deriva per installarsi in una foresta lontane da tutto e da tutti. La Page è anche produttrice.

Nicole Kidman poco a poco torna in forma. Dopo aver lasciato il botulino, e dopo la convincente interpretazione in Stoker, l'attrice torna nella sua Australia con i connazionali Guy Pearce e Hugo Weaving per girare Strangerland. La storia ruota attorno alla disperazione di una coppia di genitori che vede il loro figlio scomparire nel nulla nel deserto australiano e la difficoltà di affrontare la situazione e il mistero del lutto.

American Horror Story: Coven è iniziato da poche settimane, e se c'è una cosa che la serie tv di Murphy ha portato all'attenzione di tutti è la bravura e la bellezza di Jessica Lange, non che ce ne fosse bisogno vista la carriera! Purtroppo però l'attrice sta pensando a ritirarsi, ha infatti dichiarato al L.A. Times che nel suo futuro si prevedono ancora “una produzione teatrale, forse uno o due film, un'altra stagione di American Horror Story e poi basta. Perché penso che sia abbastanza. Voglio lasciare col botto... o forse dovrei dire con uno spavento”.

La notizia che non ti aspetti è arrivata!
Le nostre estati (e inverni, e autunni, e primavere) sono ancora accompagnate dalla sua risata birichina postpranzo, ma Jessica Fletcher potrebbe tornare sui nostri schermi! La NBC ha infatti in mente un reboot de La signora in giallo, sceneggiato da Alexandra Cunningham (Desperate Housewives) e con protagonista Octavia Spencer nei panni di un'amministratrice di ospedale/scrittrice. Il tutto sarà quindi aggiornato, ma pare che la stessa Angela Lansbury possa avere un ruolo all'interno della serie!

26 ottobre 2013

Clerks II

E' già ieri -2006-

Kevin Smith si è ufficialmente installato nel mio televisore!
Dopo aver visto il suo esordio non poteva mancare il seguito, e ora che che l'amore è confermato, non mancherà di certo il resto della sua filmografia.
L'etichetta di cult affibbiata negli anni, e a ragione, a Clerks, ha fatto sì che la paura per il suo sequel, con molti più soldi e quindi molti più rischi, fosse assai alta.


Smith è riuscito però a gestire il tutto creando il giusto equilibrio tra citazioni nerd, situazioni al limite -se non oltre- l'assurdo e il trash e quella dose di personalissimo stile che lo contraddistingue (con tanto di cammei dei suoi altri attori feticcio).
A fare da collante al tutto, Dante e Randal, che nonostante gli anni passati e lo Quick Stop andato in fumo, non sembrano essere cresciuti poi molto. Certo, ora lavorano come cuochi/camerieri in un fast food, e sì, Dante sta per convolare a nozze e trasferirsi in Florida, ma sotto sotto i due sono rimasti i cazzoni di sempre, indecisi e sempre pronti a combinare casini.
Immancabilmente al loro fianco, o meglio, fuori dal loro posto di lavoro, Jay e Silent Bob, che regalano i momenti più comici ma anche quelli un po' più tirati del film. New entry invece la bella e simpatica (e soprattutto sorprendente in quanto interpretata da Rosario Dawson che mai ho considerato più di tanto come attrice) Becky e il goffo e nerdissimo Elias, con il quale Randal riuscirà a doppiare la mitica discussione sulla morte nera di Star Wars, mettendo a confronto la trilogia di Lucas con quella di Jackson.


Oltre a dei convincenti nuovi personaggi, Clerks II mostra anche la crescita che, in 12 anni, Kevin Smith ha fatto. La gestione non solo del colore e del budget più consistente a disposizione, ma anche e soprattutto della trama fanno di questo seguito un film molto più solido e compatto, abbandonando il sì fortunato ma un po' raffazzonato racconto a episodi.
Lo svolgimento in una sola giornata non cambia però, dove l'amore e le sue dolorose scelte la fanno da padrone: nel tormentato rapporto tra Dante, la sua futura moglie e la sua capa, si installano quindi gag memorabili (quella del povero asino), momenti da musical e pure qualche lacrimuccia, perchè, sì, i due commessi più politicamente scorretti del grande schermo riescono a far commuovere grazie ad un'amicizia tanto speciale e quel finale evocativo e ricco di significato!
Non resta ora che aspettare con molta ansia il terzo e ultimo capitolo, non ancora in lavorazione che dovrebbe chiudere per sempre -e si spera in gloria- la carriera del regista.


25 ottobre 2013

Le Amiche della Sposa

E' già Ieri. -2011-

L'altra sera ho imparato due cose:
Mai guardare film in TV
Mai fidarsi dell'Academy

Due anni fa, un po' in sordina, Le amiche della sposa fece il botto. Botteghino in subbuglio, gente delirante, inni a Una notte da leoni al femminile, carriere che decollavano, e, come se non bastasse, nomination come se piovesse. Per la precisione, due all'Oscar (miglior sceneggiatura e miglior attrice non protagonista) e due ai Golden Globes (miglior commedia e miglior attrice in commedia).
Ora, sarà che a me le commedie ammericane poco attirano, sarà che alle commedie di successo preferisco quelle magari non così di nicchia ma che almeno escono da un circuito -il Sundance- più di prestigio, sarà che vederlo in TV significa sorbirsi un'ora di pubblicità, ma io tutto questo clamore e sopratutto tutte queste nomination proprio non le capisco.


Le amiche della sposa è un classico film di equivoci ed imbarazzi pre matrimoniale, con protagonista la donna in crisi lavorativa, affettiva e fondamentalmente esistenziale, che si ritrova a fare da damigella d'onore assieme a delle perfette sconosciute alla sua migliore amica. Migliore amica che, a quanto pare a sua insaputa, frequenta un mondo parecchio altolocato, inarrivabile per la squattrinata di quanto sopra, che si vede così contendere la sua posizione di privilegio e i suoi affetti da un'altezzosa riccastra alquanto odiosa. Visto che dire la verità pare sempre brutto nei film, ecco che l'escalation di situazioni al limite dell'assurdo e dell'imbarazzo prende vita, con cene andate a male e viaggi anche peggio che portano la protagonista sempre più in crisi e sempre più vittima di se stessa.
Cosa può succedere allora per risolvere la situazione? L'amore certo, ma che sia un po' complicato, eh!


Bene, allora come può una sceneggiatura parecchio banale arrivare ad avere una nomination?
Come possono essere delle gag al limite del trash (sì, mi riferisco a quelle del bagno collettivo) degne di nota?
Non che io sia una bacchettona, per carità, ma che queste risate meritino di stare accanto a Midnight in Paris o a The Artist proprio non mi va giù, visto che, soprattutto, nulla sembrano avere di nuovo rispetto a film del passato e peccano anche di poco approfondimento di characters che meriterebbero più spazio e che pure sono parte del titolo -proprio le amichE della sposa che vengono abbandonate ai loro problemi coniugali senza troppi fronzoli.
E passi che nel film Melissa McCarthy (che per la cronaca per me rimarrà SEMPRE Sookie di Una mamma per amica) e Jon Hamm (che per una volta abbandona il bicchiere ma non il vizio da Mad Men) fanno la loro porca figura, che dopo la prima parte che sa di già visto il film prende un po' di quota, che con il doppiaggio si perde sicura efficacia e che la colonna sonora non è così malvagia... ma lo vedete da voi, questa è solo una lista di cose positive che si ferma qui e che ancora non mi fa comprendere certe decisioni dell'Academy.
E a pensarci bene, nemmeno le mie di decisioni comprendo.
La prossima volta che decido di godermi un film che passa per TV, fermatemi.


24 ottobre 2013

Silenzio in Sala - Le Nuove Uscite al Cinema

Sovrastata da filmoni americani, il fine settimana si salva grazie alle produzioni europee.
Scegliete bene il vostro destino!

La vita di Adele
Vincitore allo scorso festival di Cannes, annunciato con scandalo, il film di Kechiche parla con sentimento della storia d'amore tra due donne, che porterà la ragazza del titolo fuori dall'adolescenza.
Consigliatissimo (anche solo per la sempre brava Léa Seydoux)!
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Il Quinto Potere
Ritratto dell'uomo che ha sconvolto il mondo, rivelando verità nascoste e mettendo in subbuglio il governo americano (e non solo). Benedict Cumberbatch è Julian Assange, il fondatore di WikiLeaks nel film che non ha convinto troppo, però,  i critici. A completare il cast il bel Daniel Brühl.
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Oh Boy - Un Caffè a Berlino
Campione di incassi e di premi in Germania, arriva con il contagocce un film che sa molto di indipendenza e di voglia di fare. La storia è quella di un ragazzo a cui tutto va male -dalla ragazza che lo lascia, all'abbandono dell'università fino alla perdita della carta di credito.
Una commedia in bianco e nero che sembra avere il suo perché!
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Cani Sciolti
Classico Buddy movie ammericano con protagonisti Mark Wahlberg e Denzel Washington. I due interpretano un agente dell'Intelligence e uno della DEA che si ritrovano ad indagare sullo stesso caso. Dall'iniziale diffidenza, dovranno iniziare a cooperare quando per i loro superiori diventeranno i nemici.
Tanta azione quanta prevedibilità.
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Runner Runner
Se come regista Ben Affleck ci sa decisamente fare, come attore ancora non decolla, scegliendo pellicole di bassa lega. Come questa, in cui assieme a Justin Timberlake è protagonista di una storia di truffe e doppi giochi nel mondo dell'azzardo. Bah.
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Dark Skies - Oscure Presenza
Per gli amanti del genere horror, una pellicola che sa spaventare introducendo in una classica famiglia borghese inquietanti e fantomatiche presenze. Protagonisti Keri Russell (rilanciata da The Americans) e Josh Hamilton.
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Justin e i Cavalieri valorosi
Arriva dalla Spagna e prodotto da quel biscottaio di Antonio Banderas l'unica uscita della settimana dedicata ai più piccoli. Justin è un ragazzino per nulla forte ma che per commemorare il nonno e realizzare il suo sogno, parte alla ricerca della spada di famiglia così da diventare finalmente un cavaliere. Tra gag e sentimenti, c'è di che gioire!
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23 ottobre 2013

Mr. Vendetta

Once Upon a Time -2002-

Il mio recupero della trilogia della vendetta di Park Chan-wook è iniziato dal mezzo, con lo spettacolare secondo capitolo occupato da Oldboy.
Spinta dall'entusiasmo per la suddetta pellicola, la visione è proseguita con quella che ha dato il via al ciclo del regista coreano che, però, non ha avuto lo stesso effetto.
Calma, però, Mr. Vendetta mi è piaciuto eccome, grazie soprattutto all'ottima regia e alla bellissima fotografia -poetica e straziante al tempo stesso-, ma non riesce comunque a scalzare il suo seguito -solo filologico- e quella potenza annichilente che lo riveste.
Il dolore e l'inutilità della vendetta sono percepite qui in modo forse più disumano, ma la differenza sta che è il caso, la sfortuna o le dannate coincidenze a farla da padrone, non un regista onnisciente che tutto vede e prevede.
Non c'è attesa, non c'è costruzione, le vendette qui si compiono spinte dai bisogni.


Vendette, sì, perché sono almeno due quelle messe in campo, più una terza finale e sorprendente.
Da una parte abbiamo Ryu, sordomuto e povero, alla ricerca di un modo per pagare le cure della sorella, bisognosa di un trapianto di rene. Dall'altra abbiamo Park Dong-jin, a cui Ryu rapisce la figlia dopo essere stato raggirato da malviventi contrabbandieri di organi. Con i soldi del riscatto, il ragazzo spera di riuscire a pagare l'operazione per la sorella dopo che, quasi come un miracolo (o una beffa), un donatore è stato trovato.
Il ruolo del protagonista passa così dall'uno all'altro, con la violenza che esplode improvvisa e impensabile nei due uomini apparentemente innocui. Ryu, tartassato dalla sfortuna che lo annienta con i suoi brutti tiri, inizierà a cercare i malviventi che lo hanno ingannato, mentre il padre addolorato, risucchiato in questi stessi abissi, gli dà la caccia con altrettanta spietatezza.
Le loro vendette sono entrambe giuste, difficile decidere per chi patteggiare conoscendo le loro storie, il loro dolore. Con Ryu l'empatia è quasi immediata, entrando nel mondo a sé che si è costruito vista la sua situazione di sordomuto, ma quando l'errore più imperdonabile si compie, il sentimento di repulsione naturale, fa invece spazio alla pietà.
Pietà che si allarga al padre solo e inconsolabile, alla ragazza di Ryu, ingenua e coinvolta, a sua sorella che se ne va nel modo e per il motivo peggiore e alla ragazzina innocente e vittima del destino .


La vendetta si fa così lastricata di buone intenzioni, ma non porta mai a nulla di buono. E con quel finale quasi surreale, Park ce lo racconta in tutta la sua sapiente crudezza.
Il regista sa fare ovviamente di più, rendendo bella in modo accecante ogni morte (si vedano le foto), riuscendo a tirar fuori una lacrima in quella che potrebbe essere una situazione ironicamente pressante, con le mani di Ryu e della sua ragazza che si intrecciano per l'ultima volta.
Con il fiume che si colora del rosso del sangue, Mr. Vendetta si può considerare un'ottima palestra per il suo seguito, che in modo ancora più spietato racconta di storie e di vendette al limite della follia.


22 ottobre 2013

Mad Men - Stagione 3

Quando i film si fanno ad episodi

Arrivati ormai alla terza stagione, nessun abbassamento di tono, nessuna ripetizione, nessuna stanchezza a livello di scrittura: Mad Men continua ad essere grande, e l'empatia con i personaggi sempre maggiore.
Se nella seconda stagione, infatti, anche i personaggi secondari acquisivano la loro importanza, qui si continua su questo piano mescolando sapientemente humor, sentimenti e lavoro con addirittura una spruzzata di sangue (causa falciatrice, che lascia davvero a bocca aperta e permette il contatto tra gli inarrivabili Don e Joan).


Come sempre, però, a tenere desta l'attenzione è il tormentato rapporto tra Betty e Don, che in questi 13 episodi come non mai alterna picchi di romanticismo (l'abbraccio finale dopo la festa di Roger e l'incredibile viaggio a Roma) a profonde ferite, con la scoperta della verità e l'ennesimo, travolgente, tradimento.
La vera novità è questa volta, che il passionale tradimento è da parte di entrambi, e ci si trova quindi a sorridere quando quel telefono squilla e nessuno all'altra linea risponde, con i coniugi che si guardano pieni di ansia. Questo, prima di vedere il proprio cuore spezzato, stracciato e finito dall'assenza di amore, ritrovandosi come la domestica Carla: spettatori che tutto sanno e che nulla vorrebbero sapere, per continuare a vedere solo la famiglia bella e felice.
Una famiglia che in questa stagione si allarga, grazie all'arrivo di ben due Gene, padre e nipote, che regalano più spessore alla complicata Sally, ormai nel tumulto della crescita.


Attorno alla famiglia Draper ruota, ovviamente, quella della Sterling-Cooper, che tra rivalità interne (Campbell e Cosgrove) e probabili acquisizioni, rinasce dalle sue ceneri in un episodio finale quanto mai risolutivo.
Dopo il turbamento e lo shock per l'assassinio del presidente Kennedy, seguito praticamente in diretta da una nazione attonita, quello che segue è un nuovo inizio, in cui dissapori e ferite vengono rimarginate, in cui le forze si uniscono per creare qualcosa di nuovo: la Sterling Cooper Draper Pryce.
Trova così di nuovo il suo ruolo l'affascinante Joan, il cui marito sembra tentennare e infrangere i sogni della sua carriera di medico, mentre a farle da contraltare è una Peggy ormai decisa a costruire il suo ruolo di donna indipendente, cercando avventure che la facciano sentire realizzata.
Inutile stare ancora a parlare di una trama che incastra i suoi pezzi sempre al momento giusto, lasciando con la parte tecnica -fatta di montaggi sapienti e costruzione di stoyboard geniali (su tutti, i flashback de Il contratto e Il parto)- sempre sopraffina lo spazio all'attesissima quarta stagione.



21 ottobre 2013

Tortine Black&White!

Il Fabbricatorte

Un acquisto sbagliato mi ha permesso di sperimentare questa ricetta. Infatti, c'è poco da fare, non c'è nulla come la crema spalmabile che sa come davvero ti chiami, e le altre sono solo delle imitazioni.
Spinta dalla voglia di tornare bambina, però, mi ero azzardata a comprare una di quelle bicolore -al cioccolato e al latte- scoprendo amaramente che non mi faceva così impazzire.
Da questa sventura, e per non lasciare nel fondo del ripostiglio il vasetto, ecco questa ricettina davvero semplice e, ovviamente, golosa!

INGREDIENTI per circa 15 tortine

150g di farina
150g di zucchero
125g di burro
3 uova
2 cucchiaini di lievito
crema di nocciole bicolore

PREPARAZIONE

Iniziare come sempre mescolando assieme lo zucchero e il burro rimasto a temperatura ambiente fino a creare una morbida crema. Aggiungere le uova una alla volta e poi incorporare la farina e il lievito.

A questo punto, con metà dell'impasto, riempire per 3/4 gli stampini di cupcakes precedentemente imburrati e infarinati (al naturale se in silicone). Al rimanente impasto aggiungere il cacao per renderlo scuro e riempire i restanti stampini.
Prendere la crema di nocciole e mettere un cucchiaino abbondante sopra ogni tortina, ovviamente alternando il colore per creare il contrasto.

Mettere in forno già caldo a 180° per 15 minuti e... Buon Appetito!