19 ottobre 2013

Clerks

Once Upon a Time. -1994-

Di film cult ce ne sono a iosa.
Grazie all'iniziativa di Frank Manila alla quale anch'io ho partecipato, mi è balzato agli occhi che ancora mi mancava un tassello fondamentale nella mia istruzione: il lavoro numero uno di Kevin Smith.
Clerks è uscito nel 1994 e, nonostante lo stesso anno sia uscito un certo Pulp Fiction, qualcuno -non chiedetemi di ricordare chi- ha preferito scegliere come pellicola della sua vita questo.
Spinta dalla curiosità, e dal senso di colpa della mia mancanza, ecco quindi questo recupero che mi ha fatto capire il motivo della scelta di Mister X e innamorare dell'ironia e dello stile di Smith.


Quello che Clerks mostra è una tipica giornata da commessi: Dante gestisce, purtroppo anche nel suo giorno di riposo, uno store, il suo vicino e amico Randal, invece, un videonoleggio.
In questa lunga è infinita giornata ai due succede di tutto: momenti di assurdità uniti a drammi sentimentali si vanno ad intrecciare come episodi dall'apertura del mattino fino alla chiusura delle serrande a notte inoltrata. Nel mezzo, finti santoni che si pronunciano contro le sigarette, maniaci delle uova, ex che ritornano, funerali e una partita di hockey improvvisata nel tetto.
Nel raccontare tutto questo, Smith utilizza un rudimentale bianco e nero -la produzione fu del tutto indipendente e girata nello stesso store in cui Smith lavorava- puntando sul montaggio (fatto di contrappunti da manuale) ma soprattutto sulla sceneggiatura per il risultato finale. Quello che più resta impresso di Clerks sono infatti i dialoghi geniali, i discorsi filosofici da veri nerd su Star Wars, le battute ricche di ironia e totalmente politically scorrect che personaggi unici e inimitabili portano avanti. Oltre a Dante e Randal, infatti, e la loro lunga, lunghissima giornata, anche l'ormai iconico Silent Bob (interpretato dallo stesso Smith) e Jay se ne stanno lì a fare i loro personali affari.
Al film non manca quindi proprio niente, nemmeno una colonna con i controc******i (passatemi il termine) per la quale è stato speso metà del budget di produzione!
Grazie a questo, Clerks si va a incasellare in quella lista di grandi classici che DEVONO essere visti e, dato che del regista posso menzionare solo un Dogma (di cui ho ricordi un po' confusi ma comunque piacevoli, ricchi di risate grazie a una Alanis Morisette/Dio e i pasticci biblici creati da Matt Damon e Ben Affleck), il recupero del resto delle sue pellicole sarà d'obbligo!


14 commenti:

  1. Io, io, io! Sono io il mister X che ha "sacrificato" pulp fiction a favore di clerks! :)
    Felice che ti sia piaciuto, Lisa!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Oh! Avevo qualche sospetto ma non avevo il tempo di verificare quando ho scritto!
      La tua scelta non ha nulla da invidiare a Tarantino!

      Elimina
  2. strepitoso, tra le commedie più geniali di sempre, idem per il sequel

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il sequel è pronto per essere gustato, ti saprò dire!

      Elimina
  3. Clerks mi piacque molto.
    Il sequl no.
    Tempo per il terzo...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Uhm... già pareri contrastanti sul numero due... vedremo!
      Per il terzo ci sarà da aspettare ancora..

      Elimina
  4. Stupendo. Un cultissimo che so a memoria.
    Grande anche il secondo, attendo trepidante il terzo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ora capisco tutte le citazioni sulla morte nera... geniale!

      Elimina
  5. il peggio della commediaccia all'italiana con velleità autoriali (oddio, "autoriali"... indipendenti, ecco) che sviliscono ancora di più il tutto. Sopravvalutatissimo, anche se in prospettiva si può dire che se Smith avesse saputo affrancarsi dalla povertà dell'esordio con film buoni glielo sarebbe potuto perdonare come peccato di gioventù e frutto appunto dell'inesperienza e delle condizioni proibitive in cui lo confezionò (dovette vendersi tutta la sua collezione di fumetti per finanziarlo). E invece appena salito sul carrozzone non fece altro che ripetere la formula con più soldi. Anche i più fanatici sostenitori di Kevin Smith ai tempi dell'università rimasero perplessi davanti a Mall Rats: era appunto solo un Clerks molto più ricco. Comunque mitici i titoli dei film porno, anche se ovviamente frutto della sagacia dei traduttori della versione italiana.
    Di Smith ti consiglierei Chasing Amy, ma io l'ho vagamente gradito solo perchè parla di fumetti!

    Da notare che la popolarità ottenuta da Smith col suo capolavoro gli ha aperto le porte della scrittura per i supereroi americani, a cui è tornato anche nei momenti in cui la sua carriera era al palo (il film con Liv Tyler fu un flop). Come sceneggiatore si è rivelato molto convencente, scrivendo dei notevolissimi archi narrativi di Freccia Verde e Daredevil.

    Quando uscì la versione in volume del fumetto Preacher di Ennis e Dillon misero un teaser in copertina con le parole di Kevin Smith: "meglio che vedere un film!".
    Un critico rispose: "beh, forse di uno dei tuoi..."

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Come ho scritto di Smith spero di approfondire il resto della filmografia nei prossimi giorni.
      Clerks per me ha centrato l'obiettivo, con una grande sceneggiatura che fa divertire in modo intelligente, nulla in confronto alle commediucole italiane ben più stereotipate!

      Elimina
  6. Grande anche il secondo, già, anche se più "film" in senso classico. Spero che il terzo mantenga le aspettative. E Dogma troneggia in maxi poster sopra il mio letto ^___^

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Dogma ora me lo voglio rivedere, lo ricordo gran poco ma credo che anche il giovine ne verrà conquistato!

      Elimina
  7. Oggesudamoreacceso, quanto risi! Un vero filmone!

    RispondiElimina