Dopo le serie TV, la premessa è d'obbligo anche qui.
Non si tratta dei film peggiori di quest'anno agli sgoccioli, ma delle delusioni.
Dei grandi nomi che non hanno fatto fede alle aspettative, dei titoli da cui era lecito farsi prendere di più.
Pronti a scoprirli e a non urlarmi contro?
10. Mountainhead
Dopo Succession, Jesse Armstrong se ne esce con un ritratto al vetriolo dei ricchi e ricchissimi di oggi che pianificano omicidi in modo avventato.
Una satira già vista e mal fatta, purtroppo.
9. Big Bold Beautiful Journey
Margot Robbie dopo il successo di Barbie se ne torna con una commedia romantica in cui manca il romanticismo.
Colin Farrell dopo l'exploit de Gli Spiriti dell'Isola torna con una commedia romantica in cui è completamente fuori posto.
Kogonada dopo i bellissimi Columbus e After Yang prova il salto verso il grande pubblico con una commedia romantica e fantascientifica.
Falliscono tutti, che delusione.
8. Here
Robert Zemeckis sperimenta ancora una volta, con una macchina da presa posizionata sempre nello stesso punto, con il ringiovanimento facciale di Tom Hanks e Robin Wright.
Ne esce un pastrocchio che dà il mal di testa.
7. The Smashing Machine
Non che mi aspettassi grandi cose da un film su un campione dell'MMA prima che diventasse una disciplina di successo, ma da Benny Safdie e da un Dwayne Johnson che punta all'Oscar sì.
6. Babygirl
Uno scult come pochi, dove Nicole Kidman dovrebbe dare scandalo ma ci sono serie HBO molto più estreme di questo dramma pruriginoso che fa più ridere che riflettere.
5. Alpha
Tutta colpa delle aspettative date da Titane.
In questa favola nera e dai colori seppia sull'AIDS e sul marchio che comporta, Julie Ducournau si perde in visioni estetiche più che di contenuto.
4. Life of Chuck
Sono più le delusioni che Mike Flanagan mi regala rispetto alle soddisfazioni.
Nonostante il binomio con Stephen King lontano dai brividi, questa vita e tutte quelle che contiene non mordono come avrebbero dovuto.
3. Queer
Sono più le delusioni che Luca Guadagnino mi regala rispetto alle soddisfazioni.
Anche adattando William S. Burroughs in un trip visivo non da poco, mi perde.
2. Eddington
Sono sempre pronta a ricredermi e a credere a Ari Aster.
Ma nemmeno a questo giro, un po' western, un po' complottista, riesce a convincermi.
Vince la noia, mentre non si ha alcuna voglia di rivivere lo spettro della quarantena.
1. Frankenstein
Con il film atteso da una vita Guillermo del Toro non ha saputo essere il del Toro che volevo.
Troppo patinato nella fotografia, troppo eccessivo l'uso degli effetti speciali, troppa noia in un racconto noto a cui manca la firma originale.
Magari nei prossimi giorni di vacanza lo riaffronterò, ma già non averne avuto voglia finora è sintomo di una delusione cocente.










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